La città di torino si trova di fronte a una nuova ondata di criminalità che sta mutando il modo in cui si percepisce la sicurezza urbana. Gli scippi in monopattino sono diventati frequenti, coinvolgendo vittime sorprendenti e vulnerabili mentre camminano per le strade o tornano a casa. Questi episodi violenti segnano un inquietante cambiamento rispetto ai tradizionali furti e rapine notturne, trasformandosi in aggressioni rapidissime e fisicamente pericolose.
Gli scippi in monopattino: aggressioni rapide e violente nel cuore della città
Negli ultimi mesi, torino ha registrato una crescita evidente di scippi messi a segno da aggressori a bordo di monopattini elettrici. L’ultimo episodio risale al 23 giugno, in via Buniva, dove una donna di 48 anni è stata aggredita da due uomini mentre rincasava dopo il lavoro. È stata colpita di sorpresa, strattonata con forza e trascinata a terra. Le hanno portato via una catenina d’oro dal collo, lasciandola non solo ferita ma anche scossa emotivamente.
Una testimonianza drammatica
Il marito della vittima ha descritto la scena con parole che restituiscono la drammaticità dell’accaduto: la donna a terra, tremante e disorientata. Portata in pronto soccorso al Gradenigo, ha ricevuto una prognosi di sette giorni per le ferite. Quella scena non è un caso isolato ma indica una nuova modalità di assalto che mette in ginocchio persone comuni in un quartiere fino a poco tempo fa considerato sicuro.
Leggi anche:
La trasformazione di vanchiglia: da quartiere tranquillo a zona di tensione
Il quartiere vanchiglia, noto per una vita di comunità pacata e sicura, si sta trasformando in un luogo dove la paura sta prendendo piede giorno dopo giorno. I residenti ammettono di sentirsi costantemente in guardia, incapaci di muoversi senza pensare alla possibilità di essere vittime di scippi violenti. Questo clima di tensione cresce anche grazie al racconto diretto di chi ha subito o assistito a queste aggressioni.
Testimonianze che raccontano un clima preoccupante
Le testimonianze smascherano una realtà che va oltre il semplice aumento di furti, parlano di un progressivo deterioramento della convivenza urbana. Da una città che offriva spazi di libertà alle persone, si passa a un contesto dove la fiducia nel camminare per strada si sgretola, alimentata anche da assenze evidenti di misure di sicurezza che diano una risposta concreta al problema.
Gli scippi in monopattino come fenomeno seriale secondo le autorità locali
A confermare la gravità del fenomeno è Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 7, che parla di un aumento chiaro e preoccupante di questi episodi. Secondo lei, gli scippatori sfruttano la velocità e la manovrabilità dei monopattini per colpire in modo rapido e scappare prima che le forze dell’ordine possano intervenire.
Alessi ricorda diversi episodi recenti, come quello di via Pavia dove un uomo è finito a terra dopo essere stato derubato alle prime ore del mattino, o un altro caso in via Aosta dove un passante ha visto il proprio cellulare strappato in modo violento. Questi fatti indicano come la tattica si ripeta con modalità simili e con crescente aggressività, trasformandosi in un vero e proprio problema di ordine pubblico.
Confronto con altre città europee: l’emergere delle bande in monopattino
Questo tipo di criminalità non è esclusiva di torino. In molte grandi città europee si segnalano episodi simili, dove gruppi organizzati o singoli utilizzano mezzi elettrici per muoversi rapidamente e fare bottino in pochi secondi. La diffusione di monopattini condivisi ha dato nuova vita a questi metodi, sfruttando a volte l’assenza di sistemi di controllo efficaci.
Nel capoluogo piemontese, casi come quello di via genova, dove una ragazza è stata spinta contro un muro da due giovani in monopattino mentre tentavano di rubarle la borsa, o l’aggressione a un anziano in corso vercelli, che ha riportato la frattura del femore dopo essere stato scaraventato a terra, confermano la pericolosità e la frequenza di questi episodi. La mobilità sostenibile rischia così di diventare un mezzo per facilitare il crimine, anziché un vantaggio per cittadini e ambiente.
Le falle nei controlli e la richiesta di interventi mirati per torino
Il problema si aggrava per la mancanza di un controllo efficace dei monopattini elettrici in sharing, spesso anonimi e difficili da tracciare. In molte zone della città diverse videocamere sono fuori uso o non offrono immagini di qualità sufficiente per permettere indagini rapide. Questo rende arduo per polizia e carabinieri rintracciare i responsabili o prevenire ulteriori aggressioni.
Le istituzioni locali sono chiamate a mettere in campo misure precise: una videosorveglianza puntuale, pattugliamenti frequenti, tracciabilità obbligatoria dei mezzi e sanzioni rapide per chi usa monopattini per commettere reati. La sicurezza delle persone e la possibilità di vivere gli spazi urbani senza paura dipendono da questo intervento deciso, fondamentale non solo per la città ma per il rispetto dei diritti di tutti i cittadini.