Tiramisù World Cup 2025 parte da moasca per la prima selezione del monferrato

Tiramisù World Cup 2025 parte da moasca per la prima selezione del monferrato

La Tiramisù World Cup 2025 parte da Moasca, nel Monferrato, con quaranta concorrenti che si sfidano tra ricetta originale e creativa; l’evento valorizza il territorio e anticipa le semifinali di Treviso.
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La Tiramisù World Cup 2025 parte da Moasca, nel Monferrato, con la selezione regionale che porterà ai semifinalisti della gara internazionale dedicata al celebre dolce italiano, valorizzando il territorio e la cultura locale. - Gaeta.it

La Tiramisù World Cup 2025 prende il via nelle colline dell’astigiano, a Moasca, con la prima selezione che porterà ai livelli successivi della competizione. La manifestazione, ormai arrivata alla nona edizione, richiama appassionati del dolce al cucchiaio più noto d’Italia e del mondo. In questa fase regionale si decideranno i semifinalisti che si sfideranno poi a Treviso, a ottobre, per la fase finale. L’evento coincide con la rassegna “Nero di Stelle” e rappresenta un’occasione di visibilità per il territorio del Monferrato, soprattutto all’interno di un contesto culturale e gastronomico riconosciuto a livello internazionale.

Dettagli sulla gara e modalità di selezione a moasca

La selezione del Monferrato, che si svolge al castello di Moasca, vede la partecipazione di quaranta concorrenti suddivisi in due categorie. Ventiquattro si impegnano nella prova della ricetta originale del tiramisù, realizzata con ingredienti tradizionali come uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao. Altri venti si cimentano nella ricetta creativa, che permette di modificare almeno un elemento della base e di aggiungere fino a tre ingredienti per personalizzare il dolce.

Le sfide sono organizzate in due tavoli distinti e iniziano al mattino alle 10. Ogni concorrente ha quaranta minuti per completare la preparazione. A giudicare le creazioni è una giuria di esperti, che valuta ogni tiramisù su diversi parametri: esecuzione tecnica, presentazione estetica, intensità gustativa, equilibrio complessivo, sapidità e armonia. Dai verdetti emergeranno quattro vincitori, due per categoria, che accederanno alle semifinali in programma a Treviso fra ottobre e novembre.

Moasca come location ideale e rilevanza del territorio

Moasca, nel cuore del Monferrato, si presenta come cornice ideale per questa tappa della Tiramisù World Cup. Andrea Mattana Renon, vicepresidente della Tiramisù Academy e originario di Asti, ha sottolineato il valore dell’evento per una zona che fa parte del patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco. Mattana Renon ha espresso soddisfazione per ospitare l’appuntamento in un luogo famoso per i suoi paesaggi collinari e ha invitato gli amanti del tiramisù a scoprire il territorio.

Il Monferrato infatti offre un originale incrocio tra cultura, storia e produzione enogastronomica. Moasca spicca per il suo castello medievale, ricostruito nel XIV secolo, e per la chiesa parrocchiale di San Pietro, edificata nel 1600. Il borgo ha una lunga tradizione vitivinicola, soprattutto per la produzione di vini come il Barbera d’Asti e il Moscato d’Asti, che accompagnano i sapori dolci del tiramisù nel corso dell’evento. Il sindaco Andrea Ghignone ha rimarcato questo legame tra territorio e manifestazione, insistendo sulla ricaduta positiva in termini di promozione locale.

Organizzazione e valore internazionale del concorso

La Tiramisù World Cup si caratterizza per la volontà di legare la competizione a luoghi di interesse paesaggistico e culturale. Francesco Redi, organizzatore della manifestazione, ha evidenziato come la scelta di Moasca risponda all’intento di unire la gara alla scoperta di territori meno noti ma ricchi di valore turistico. I partecipanti, spesso professionisti o appassionati del settore, apprezzano questa formula che mette insieme cucina e territorio.

Questa strategia permette di allargare l’appeal della Tiramisù World Cup oltre la semplice sfida gastronomica. La trasformazione di ogni tappa in un evento locale e internazionale serve a far conoscere il made in Italy, nelle sue radici più profonde. La formula della competizione ha assunto così un rilievo crescente, dal debutto fino ad oggi, aprendosi a nuovi protagonisti e a creazioni originali.

Iniziative collaterali con il campione serafini

Parallelamente alla selezione, il pubblico potrà gustare le creazioni di Stefano Serafini, campione della Tiramisù World Cup 2021. Da venerdì 4 luglio il maestro propone la sua versione creativa, arricchita con nocciole Piemonte IGP, che ha avuto grande successo nella passata edizione. Questa iniziativa affianca la competizione, dando l’opportunità di assaggiare un dolce riconosciuto a livello nazionale, mantenendo vivo l’interesse intorno alla manifestazione.

Serafini, noto per il suo “Cuore”, ha contribuito a portare il tiramisù fuori dagli schemi tradizionali, sperimentando varianti apprezzate anche da giurie e pubblico. La sua presenza a Moasca rappresenta infatti un richiamo speciale, legato allo sviluppo della cultura gastronomica in Italia e al ruolo del tiramisù come dolce simbolo del paese. L’abbinamento con prodotti tipici locali, come l’Asti Spumante, sottolinea inoltre la connessione forte tra cibo e territorio che l’evento vuole valorizzare.

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