The last of us 2, i dati di ascolto negli usa mostrano un calo netto rispetto alla prima stagione

The last of us 2, i dati di ascolto negli usa mostrano un calo netto rispetto alla prima stagione

La seconda stagione di The Last of Us registra un calo del 55% negli ascolti negli Stati Uniti, mentre HBO resta ottimista per la crescita globale con 37 milioni di spettatori medi e reazioni contrastanti del pubblico.
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La seconda stagione di *The Last of Us* ha registrato un significativo calo di ascolti e valutazioni negli Stati Uniti, mentre a livello globale mantiene una solida popolarità; il finale ha diviso il pubblico tra apprezzamenti e critiche. - Gaeta.it

La seconda stagione di the last of us si è conclusa domenica scorsa negli Stati Uniti, con numeri di ascolto molto più bassi rispetto alla prima. Warner Bros. ha diffuso i dati che evidenziano un forte calo di spettatori per il finale, mentre HBO resta cautamente ottimista sul recupero delle visualizzazioni nei giorni a seguire. Oltre ai numeri, emergono anche criticità legate al giudizio degli spettatori e alla percezione generale della stagione nella sua interezza, soprattutto tra il pubblico statunitense.

Il calo degli ascolti negli stati uniti: numeri a confronto tra prima e seconda stagione

La puntata conclusiva della seconda stagione, trasmessa domenica negli Stati Uniti, ha raccolto circa 3,7 milioni di spettatori su diverse piattaforme. Questo rappresenta un calo del 55% rispetto agli 8,2 milioni che avevano seguito il finale della prima stagione. Inoltre, il dato del finale risulta inferiore di quasi un terzo rispetto ai 5,8 milioni di spettatori registrati al debutto della seconda stagione. Questi numeri indicano una riduzione evidente dell’interesse, almeno sul mercato statunitense, rispetto all’anno precedente. La perdita di pubblico riguarda sia la diretta televisiva che le streaming su piattaforme associate alla rete.

Ascolti dell’episodio finale

L’episodio finale ha attirato meno spettatori rispetto al resto della stagione, suggerendo che alcuni fan potrebbero aver abbandonato la serie prima della conclusione. Questa tendenza mette in evidenza la difficoltà di mantenere alta l’attenzione su una produzione che nella sua prima edizione aveva fatto registrare record d’ascolto. Il crollo nei numeri testimonia un fenomeno ormai noto alle serie di successo: il rischio di perdere pubblico nei sequel o nelle stagioni più avanti nella narrazione.

Le previsioni di hbo e l’andamento globale delle visualizzazioni

Nonostante il calo negli Stati Uniti, HBO mantiene un atteggiamento fiducioso in merito alle performance della serie. Il network ha dichiarato di aspettarsi una crescita significativa degli ascolti nei giorni successivi, grazie soprattutto al ponte del Memorial Day, periodo in cui solitamente le visualizzazioni tendono a risalire proprio per una maggiore disponibilità di tempo libero del pubblico. Questa aspettativa si basa anche sui dati di diffusione globale.

Diffusione globale della serie

A livello internazionale, la seconda stagione ha ottenuto in media circa 37 milioni di spettatori per episodio. Questo numero supera la media dei 32 milioni a episodio che la prima stagione aveva totalizzato nei novanta giorni seguenti la messa in onda. Quindi, benché il pubblico statunitense sembri essersi ridotto, la platea globale è aumentata, rinsaldando la popolarità della serie sul lungo termine. Questa differenza suggerisce che la percezione negativa riguardi in misura maggiore il mercato domestico americano, piuttosto che il successo complessivo al di fuori degli Stati Uniti.

Inoltre, la stagione ha mantenuto un’unanime distribuzione internazionale, con paesi europei, americani e asiatici che hanno dedicato molta attenzione alla serie. La crescita a livello mondiale aiuta a bilanciare il bilancio complessivo della produzione e mostra una diffusione ancora consistente.

La percezione critica e la reazione del pubblico statunitense

I risultati d’ascolto più bassi negli Stati Uniti riflettono un sentimento diffuso a proposito della stagione. I voti assegnati dagli utenti su piattaforme come Rotten Tomatoes, Metacritic e IMDb sono diminuiti rispetto alla prima stagione. Non solo sono calati i punteggi medi, ma è diminuito anche il numero complessivo di recensioni e voti, elemento che indica un disinteresse o una certa distanza del pubblico. Il giudizio predominante appare segnato da un senso di delusione e disincanto verso una serie che in precedenza aveva riscosso ampi consensi.

Aspetti narrativi e tecnici

Questa percezione riguarda vari aspetti della serie, dalle scelte narrative alla costruzione dei personaggi. Nonostante la qualità tecnica e artistica rimanga elevata, alcuni spettatori e critici sottolineano che la storia non abbia mantenuto le aspettative originali. Il confronto con il primo ciclo risulta inevitabile, e in molti casi poco favorevole per la seconda stagione.

Il calo di interesse in USA si accompagna dunque a un giudizio critico più rigido e a un diverso coinvolgimento emotivo da parte degli spettatori, che iniziano a mostrare segni di stanchezza verso la trama.

Le reazioni sui social al finale e la divisione del pubblico

Al momento della messa in onda del finale, i social hanno registrato un’ondata di commenti contrastanti. Su X , alcuni fan hanno difeso la direzione creativa decisa dagli autori e hanno apprezzato le scelte narrative, ritenendole coerenti con l’evoluzione dei personaggi e lo sviluppo della storia. Dall’altro lato, invece, altre persone hanno definito il finale “deludente” o addirittura “il peggior finale di stagione possibile”.

Questa polarizzazione testimonia come la serie abbia diviso il pubblico in modo marcato. Le discussioni tra i fan sono diventate molto animate, con scambi di opinioni che mettono a fuoco sia gli aspetti positivi che i limiti della conclusione. La discordia sollevata riguarda la risoluzione delle trame, la profondità dei personaggi e il ritmo del racconto.

L’effetto complessivo vede la seconda stagione in una posizione meno omogenea rispetto alla prima. Il finale, più che altri episodi, è diventato il centro del dibattito, stimolando un alto livello di interazione ma anche di disaccordo. Il pubblico sembra oggi più diviso e meno compatto rispetto al passato.

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