The biggest combat rock band a pescara: cento musicisti per un evento rock collettivo in arena

The biggest combat rock band a pescara: cento musicisti per un evento rock collettivo in arena

a pescara, l’arena del porto turistico ospita il progetto collettivo the biggest combat rock band, un evento gratuito che unisce musicisti di ogni livello per eseguire brani storici del rock con messaggi sociali e di protesta.
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Domenica 27 luglio all’arena del porto turistico di Pescara, centinaia di musicisti si uniranno gratuitamente nel progetto collettivo "The Biggest Combat Rock Band" per suonare insieme brani iconici del rock, promuovendo musica, condivisione e messaggi sociali. - Gaeta.it

Un progetto musicale collettivo prende vita all’arena del porto turistico di Pescara, dove domenica 27 luglio si riuniranno centinaia di musicisti per suonare insieme alcuni tra i brani più emblematici del rock. The Biggest Combat Rock Band rompe gli schemi, trasformando un’arena sul mare in un palcoscenico di condivisione, musica e messaggi sociali forti, con un invito aperto a chitarristi, batteristi, bassisti e voci di ogni livello.

Un evento speciale all’arena del porto turistico di pescara

L’arena, collocata sulla costa adriatica, ospita una serata dedicata alla musica dal vivo che va oltre il semplice concerto. Il progetto The Biggest Combat Rock Band permette a chiunque volesse partecipare di salire sul palco gratuitamente, a patto di portare uno strumento o la propria voce. L’evento è pensato come un laboratorio collettivo in cui esperti e neofiti si incontrano per realizzare un’esecuzione potente e unitaria sulla scia del rock.

La scelta di Pescara non è casuale, la città offre un contesto unico tra mare e cultura musicale. L’iniziativa alimenta un’idea di comunità musicale dove la connessione tra persone e storie prende forma tramite gli strumenti e le canzoni. Oltre al concerto, si gireranno videoclip live, che aiuteranno a fissare l’energia di questa esperienza in modo visivo.

Può partecipare chiunque, senza distinzioni di livello professionale o stile. I musicisti interessati possono ancora contattare gli organizzatori via email, segno che l’apertura alla partecipazione popolare resta una priorità. Non si tratta solo di musica, ma di una forma di espressione condivisa, creata in tempo reale da un collettivo molto ampio e eterogeneo.

La scaletta e i valori del rock

La scaletta comprende sette brani selezionati per il loro significato nella storia del rock e per il peso dei messaggi contenuti. Si parte con ‘Sunday Bloody Sunday’ degli U2, un pezzo del 1983 che affronta la violenza politica ispirandosi ai tragici fatti del Bloody Sunday del 1972 in Irlanda del Nord. Questa canzone rappresenta uno dei punti di forza nella comunicazione di denuncia che il rock può veicolare.

Segue ‘Police on My Back’ dei Clash, un classico punk del 1980 che parla di fuga, resistenza all’autorità e tentativi di sopravvivenza in ambienti ostili. Viene dal loro album ‘Sandinista!’ e mantiene intatta la carica di ribellione tipica del gruppo. Il brano assume un significato ancora attuale nel contesto delle tensioni sociali.

Tra gli anni ’90 prende spazio ‘Salvation’ dei Cranberries, un pezzo intenso nato dalla voce di Dolores O’Riordan. Racconta la ricerca di una salvezza personale e la lotta interiore, temi toccanti che attraversano un periodo di grandi cambiamenti culturali. È un’occasione per riflettere sui conflitti individuali che spesso si intrecciano allo spirito collettivo.

Non manca un omaggio al grande folk-rock americano con ‘Like a Rolling Stone’ di Bob Dylan . La versione che sarà proposta si ispira all’arrangiamento dei Green Day, portando nuovi toni a un classico senza tempo. Questa scelta di mescolare stili sottolinea la continuità e mutazione del rock come forma d’arte.

Sempre dai Green Day arriva ‘American Idiot’ , brano noto come manifesto critico contro conformismo e manipolazione mediatica negli Stati Uniti post-11 settembre. Il pezzo conserva un peso politico forte e si inserisce nel filone della protesta sociale, che l’evento intende far sentire in modo collettivo e diretto.

Chiusura con ritmo e festa

A chiudere la serata saranno ‘Summer of ’69’ di Bryan Adams, un brano del 1984 che celebra la giovinezza e i sogni figli della libertà, e ‘I Was Made for Lovin’ You’ dei Kiss . Quest’ultimo, celebre per il suo stile dance-rock, ha segnato intere generazioni con un ritmo travolgente e rimane un inno da cantare insieme. La scelta di queste canzoni più leggere dà un equilibrio alla scaletta, e aiuta a chiudere l’evento con una nota di festa.

Una partecipazione aperta e collettiva

The Biggest Combat Rock Band si configura come un laboratorio musicale dove si mescolano suoni, voci e storie di vita. La formula prevede la partecipazione libera di chiunque abbia voglia di far parte di una band di massa. Non serve essere professionisti, basta avere uno strumento o una voce e la voglia di mettersi in gioco.

L’evento rappresenta più di un concerto. Diventa un momento in cui la musica diventa strumento di unione e di dialogo sociale, in un periodo storico dove esperienze comuni hanno un valore crescente. L’insieme di più di cento musicisti diventa così un organismo collettivo, capace di raccontare vicende di ribellione, memoria e nostalgia al ritmo della musica.

L’idea alla base è quella di unire persone di diversa età, background e competenze, creando qualcosa che supera il semplice intrattenimento. Il risultato è un’esecuzione ad alto impatto emotivo, supportata dalla possibilità di lasciare una traccia in video. La partecipazione resta gratuita, confermando l’attenzione degli organizzatori a coinvolgere la comunità in modo diretto e spontaneo.

Chiunque desideri salire sul palco ha ancora la possibilità di iscriversi scrivendo all’indirizzo indicato, potendo così aggiungere la propria voce o strumento a questo grande coro collettivo nel cuore di Pescara.

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