I test sulle strade europee del sistema di guida autonoma «Full Self-Driving» di Tesla si concentrano ora su Roma, dopo le prove effettuate nei pressi dell’Arco di Trionfo a Parigi. Il video dell’ultima sesión di prova mostra una Model 3 muoversi senza intervento umano tra il traffico romano, arrivando fino al Colosseo con il conducente che non tocca il volante.
Il sistema full self-driving di tesla e la sua tecnologia senza radar
Il software Full Self-Driving di Tesla rappresenta una guida autonoma di livello 3 e si distingue perché non utilizza sensori radar. La vettura si affida alle telecamere montate a bordo e a un’intelligenza artificiale addestrata su miliardi di dati raccolti dalle auto Tesla in condizioni reali. Ogni modello diventa così una sorta di laboratorio mobile che invia informazioni all’azienda per apprendere e migliorare costantemente il sistema.
Formazione e dati raccolti
Il processo di formazione del software è durato anni e si basa soprattutto sull’esperienza dei clienti Tesla, che con le loro auto alimentano i dati necessari al potenziamento del sistema. È un approccio diverso rispetto a quello di altri produttori, che spesso combinano sensori radar e telecamere. L’obiettivo era lanciare la tecnologia FSD supervisionata anche in Europa entro primavera 2025, ma le prove ancora in corso spiegano un possibile ritardo rispetto a questa tabella di marcia.
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Attraverso il traffico di roma con una model 3 senza intervento umano
Roma si presenta come una delle città più impegnative per i sistemi di guida autonoma a causa del traffico caotico e delle strade strette del centro storico. L’ultimo video pubblicato da Tesla mostra proprio una Model 3 in fase di test che si muove senza che il conducente tocchi il volante, gestendo il traffico con autobus, motorini e veicoli privati.
La strada scelta attraversa alcune delle zone più emblematiche della capitale. La vettura passa per piazza Venezia, costeggia Vittoriano, Campidoglio e Circo Massimo, fino a raggiungere il Colosseo. Il software mostra un controllo regolare del mezzo anche in momenti complessi, come i cambi di corsia e le rotatorie rumorose, gestendo gli spazi ristretti senza interventi umani visibili.
Caratteristiche della Model 3 usata
Secondo Tesla, la vettura utilizzata è una Model 3 standard, modificata soltanto nel software del sistema Autopilot. Questo indica come la tecnologia possa funzionare su veicoli già in produzione, a patto che siano equipaggiati con il pacchetto di sensori e telecamere che supportano il programma di guida autonoma.
Le sfide e le aspettative nella guida autonoma sulle strade italiane
Guidare in città come Roma rappresenta una sfida per dispositivi di guida autonoma per via delle caratteristiche uniche del traffico e della segnaletica. Strade strette, veicoli parcheggiati in modo irregolare, motorini che si infilano tra le corsie e una quantità elevata di pedoni rendono necessaria una risposta molto rapida e precisa da parte del software.
La dimostrazione fornita nel video costituisce un test importante per valutare come l’Autopilot di Tesla reagisca a questo scenario. La presenza del conducente che deve supervisionare il sistema rimane obbligatoria al momento, ma la capacità di manovrare senza interventi diretti rimane un passo avanti significativo.
Ruolo degli enti regolatori
Gli sviluppi di questo sistema sono seguiti da vicino anche dagli enti regolatori europei, che dovranno approvare l’uso commerciale su larga scala. Roma diventa così non solo sfondo, ma banco di prova per capire se e quando la guida autonoma potrà fare il suo ingresso nelle città italiane senza compromessi sulle norme di sicurezza.
La portata dei test social e la comunicazione di tesla
Tesla ha scelto di rendere pubblici alcuni momenti dei test del software FSD tramite video postati sui social, generando discussioni e attenzione tra appassionati e critici. Il confronto fra la prova a Parigi e quella a Roma mette in evidenza la volontà di mostrare come il sistema possa adattarsi a contesti urbani diversi, con livelli di complessità varia.
I video pubblicati servono anche a ricavare dati di comportamento in situazioni reali, utili per affinare le prestazioni del sistema. La trasparenza di Tesla, pur rischiando critiche, mostra la reale evoluzione del progetto in corso piuttosto che soluzioni bloccate in laboratorio.
L’esperienza sul campo contribuisce a smuovere dibattiti sull’utilizzo della guida autonoma, sui limiti attuali e futuri e sulle potenzialità di integrazione nei sistemi di mobilità urbana. Intanto, la Model 3 continua a muoversi da sola sulle strade di Roma, sfidando il traffico e registrando un ulteriore tassello in questa ricerca tecnologica.