Terremoto di magnitudo 5.4 nel mar Egeo settentrionale avvertito in grecia e in puglia

Terremoto di magnitudo 5.4 nel mar Egeo settentrionale avvertito in grecia e in puglia

Un terremoto di magnitudo 5.4 ha colpito il mar Egeo settentrionale vicino a Néa Róda, Grecia, avvertito fino al sud Italia senza causare danni o feriti; epicentro a 9 km di profondità.
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Un terremoto di magnitudo 5.4 ha colpito il mar Egeo settentrionale vicino alla Grecia il 7 giugno 2025, avvertito anche in alcune zone del sud Italia, senza causare danni o feriti. - Gaeta.it

Nel pomeriggio di sabato 7 giugno 2025, un terremoto con magnitudo momentanea pari a 5.4 ha colpito il mar Egeo settentrionale, vicino alla costa orientale della Grecia. Il sisma è stato registrato alle 14:46 ora italiana e ha avuto un impatto percepibile in diverse località dell’area, fino a raggiungere alcune zone dell’Italia meridionale. I dati forniti dai centri sismologici internazionali hanno permesso di tracciare con precisione l’epicentro e la profondità della scossa, fornendo informazioni utili sul fenomeno.

Caratteristiche del sisma e localizzazione dell’epicentro

Il terremoto è avvenuto a circa 19 chilometri da Néa Róda, una località della regione della Calcidica, situata sulla costa orientale della Grecia. La profondità dell’ipocentro è stata stimata intorno ai 9 chilometri, una misura relativamente bassa rispetto alla media dei terremoti, elemento che ha reso gli effetti del sisma più intensi nella superficie interessata. La scossa è stata fortemente avvertita nei territori limitrofi e nelle aree insulari vicine al punto di origine, incrementando la percezione del movimento.

Una zona ad alta attività sismica

Questa porzione del mar Egeo è nota per la sua elevata attività sismica. La zona si trova sul confine tra la placca euroasiatica e quella dell’Egeo, dove le faglie geologiche si muovono con frequenza, generando spesso terremoti di vari livelli di magnitudo. La rilevazione di eventi intorno al quinto grado della scala Richter in questa area è frequente e rientra nei fenomeni legati al continuo adattamento delle placche tettoniche. Il terremoto di sabato si inserisce in questo contesto geologico attivo.

Percezione e impatto nelle aree greche vicine all’epicentro

La scossa del 7 giugno ha suscitato un certo allarme tra gli abitanti delle zone più vicine all’epicentro, soprattutto nelle isole e nelle città costiere della Calcidica. La vicinanza del fenomeno ha reso molto chiara la percezione delle vibrazioni, con alcuni residenti che hanno riferito di scossioni abbastanza forti da indurre momenti di apprensione. Il terremoto è stato particolarmente sentito nelle località turistiche e in quelle abitate più densamente.

La situazione a salonicco

Salonicco, importante città greca con oltre 350 mila abitanti, si trova a circa cento chilometri dal punto di origine del sisma. Nonostante questa distanza, la scossa è stata distintamente avvertita all’interno della città, soprattutto negli edifici più alti, dove le oscillazioni si manifestano più chiaramente. Non sono stati segnalati danni strutturali né problemi collegati al terremoto nella metropoli o nelle aree circostanti.

Segnalazioni di tremori nel sud italia e assenza di danni

Il terremoto ha raggiunto una percezione anche oltre i confini greci, toccando alcune zone del sud Italia. In particolare, in Puglia alcune persone hanno avvertito un leggero tremore, soprattutto ai piani superiori di abitazioni ed edifici alti. Queste sensazioni, anche se deboli, sono state confermate da alcuni residenti, confermando la capacità del moto sismico di propagarsi su distanze consistenti in determinate condizioni geologiche.

Non si registrano danni materiali né feriti in nessuna delle regioni interessate dal terremoto, sia in Grecia sia in Italia. Le autorità locali e i centri di protezione civile hanno monitorato la situazione per alcune ore dopo l’evento, senza rilevare situazioni di emergenza. Questo dato, unito alla profondità non troppo profonda ma nemmeno superficiale, ha limitato le possibili conseguenze del sisma sulle persone e alle infrastrutture.

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