Teramo designato centro hub per la rete regionale di cura delle neoplasie del pancreas in Abruzzo

Teramo designato centro hub per la rete regionale di cura delle neoplasie del pancreas in Abruzzo

L’ospedale Mazzini di Teramo diventa centro hub per la rete regionale abruzzese nella gestione multidisciplinare delle neoplasie pancreatiche, coordinando quattro strutture ospedaliere e migliorando accesso e qualità delle cure.
Teramo Designato Centro Hub Pe Teramo Designato Centro Hub Pe
L’ospedale Mazzini di Teramo è stato designato centro hub della nuova rete regionale abruzzese per la gestione multidisciplinare delle neoplasie pancreatiche, coordinando quattro strutture ospedaliere per garantire cure specializzate e formazione avanzata sul territorio. - Gaeta.it

L’ospedale di Teramo si conferma punto di riferimento regionale per la gestione delle neoplasie pancreatiche, con la recente istituzione di una rete clinica organizzata in Abruzzo. Il sistema coinvolge quattro strutture ospedaliere, con Teramo scelto come centro hub a elevata specializzazione, a fronte dei centri spoke di Chieti, L’Aquila e Pescara. Questa nuova organizzazione punta a fornire un coordinamento più stringente per la diagnosi e il trattamento di queste malattie complesse.

La rete regionale abruzzese per la cura delle neoplasie pancreatiche

Il 15 luglio 2025 la Regione Abruzzo ha deliberato la creazione di una rete sanitaria dedicata alle neoplasie del pancreas, confermando Teramo come centro hub e assegnando ruoli di primo livello agli ospedali di Chieti, L’Aquila e Pescara. Questo modello si ispira a precedenti esperienze lombarde e si struttura su un’integrazione di competenze e risorse specialistiche. Attraverso la formazione di quattro “pancreas unit” si intende centralizzare i casi più complessi presso Teramo, garantendo un percorso clinico condiviso e una distribuzione più omogenea delle cure sul territorio regionale.

La rete nasce con l’obiettivo di offrire un’assistenza completa e coordinata, dove le strutture spoke svolgono funzioni di primo intervento e valutazione, indirizzando i pazienti più impegnativi verso il centro hub. Questo assetto mantiene la possibilità di accesso a cure specializzate senza obbligare i pazienti a migrare fuori regione, confermando così una maggiore continuità assistenziale. La scelta di quattro nodi territoriali copre un’area vasta e diversificata, in modo da ridurre i tempi di attesa e ottimizzare la gestione della patologia.

Criteri tecnici e requisiti per il centro hub di teramo

La rete si basa su un documento tecnico prodotto dall’ASR, che ha valutato i volumi di interventi chirurgici e le competenze presenti nelle strutture candidate. Il centro hub deve disporre di una serie di servizi specialistici attivi 24 ore su 24, indispensabili per assicurare un trattamento tempestivo e completo. Tra le necessità figurano unità di endoscopia e radiologia interventistica, pronto soccorso, rianimazione, radioterapia, medicina nucleare, anatomia patologica, centro trasfusionale e reparto di oncologia.

L’ospedale Mazzini di Teramo soddisfa tutti questi parametri ed è già attrezzato per affrontare la complessità delle neoplasie pancreatiche. Tale dotazione permette la concentrazione dei casi più difficili e la gestione integrata da parte di specialisti con esperienza consolidata, mantenendo un alto standard di sicurezza e qualità clinica. In questa struttura si concentrano anche attività di formazione, che supportano il personale sanitario coinvolto nel trattamento di questi tumori.

Il modello adottato mira a ridurre la migrazione sanitaria fuori Abruzzo, favorendo la cura in loco dei pazienti e migliorando l’accesso a prestazioni all’avanguardia. La scelta di limitare gli interventi chirurgici a pochi centri conferma l’importanza di operative con numeri significativi, essenziali per mantenere precisione e competenze aggiornate.

Ruolo di coordinamento e formazione del reparto di chirurgia generale di teramo

La UOC di chirurgia generale dell’ospedale Mazzini, diretta da Ettore Colangelo, gioca un ruolo chiave all’interno della rete. Già sede del corso di alta formazione in chirurgia pancreatica promosso dall’ACOI , rappresenta un punto di riferimento per la formazione di chirurghi specializzati in questo campo. Il reparto funge anche da centro di tirocinio per operatori interessati alla patologia, consolidando la posizione di Teramo come centro all’avanguardia.

Questa funzione di coordinamento significa non solo il trattamento dei pazienti, ma anche la promozione di aggiornamenti professionali e scambi di competenze con gli altri centri spoke. La collaborazione tra le diverse unità coinvolte rafforza la gestione multidisciplinare delle neoplasie e favorisce un approccio condiviso al caso clinico, coinvolgendo oncologi, radiologi, anestesisti e altri specialisti.

La presenza di un gruppo con esperienza specifica nella chirurgia pancreatica assicura interventi più mirati e risultati migliori per i pazienti, che da oggi potranno contare su un sistema più organizzato e capillare nel territorio regionale.

Dichiarazioni ufficiali e contesto sanitario regionale

Maurizio Di Giosia, direttore generale della ASL di Teramo, ha sottolineato come il riconoscimento regionale rappresenti un passo decisivo nell’affrontare una patologia che cresce in incidenza e richiede approcci complessi. “L’istituzione della pancreas unit hub offre un modello di cura multidisciplinare, capace di integrare competenze varie e assicurare qualità per tutti i pazienti della regione.”

L’organizzazione mira a limitare i disagi legati alle lunghe trasferte e a garantire il trattamento più adeguato senza rinunciare alla vicinanza territoriale. Il risultato ottenuto evidenzia l’importanza dei requisiti strutturali e formativi presenti a Teramo, oltre al lavoro già svolto dalla squadra chirurgica e dai professionisti della rete.

Questo assetto, unico in Abruzzo, segue le orme di altre regioni italiane scantollando la necessità di rafforzare i legami tra strutture ospedaliere e di assicurare risposte tempestive e integrate. Il centro hub di Teramo si propone come punto fermo per la crescita qualitativa delle cure oncologiche nel campo della neoplasia pancreatica sul territorio regionale.

Change privacy settings
×