Tentato furto di bottiglie in ristorante sequestrato a Terracina, denunciato un 25enne

Tentato furto di bottiglie in ristorante sequestrato a Terracina, denunciato un 25enne

a Terracina, il ristorante Essenza chiuso e sequestrato dopo il crollo mortale dell’8 luglio è stato vittima di un tentativo di furto di bottiglie pregiate; denunciato un giovane indiano di 25 anni.
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A Terracina, nel ristorante Essenza sequestrato dopo un crollo mortale, un giovane di 25 anni è stato denunciato per tentato furto di bottiglie di vino e violazione di sigilli. - Gaeta.it

Nel cuore di Terracina, l’ex ristorante Essenza continua a far parlare di sé. Il locale, ormai chiuso e sottoposto a sequestro dopo il tragico crollo dell’8 luglio che ha causato la morte della sommelier Mara Severin e ferito sette persone, è stato teatro di un tentativo di furto di bottiglie di vino. L’episodio ha coinvolto un giovane di 25 anni, di origini indiane, fermato e denunciato nei giorni successivi.

Il contesto del ristorante essenza dopo il crollo

Il ristorante Essenza a Terracina rappresentava un punto di riferimento enogastronomico nella zona, distinguendosi per la qualità delle sue proposte e una cantina ricca di bottiglie pregiate. L’8 luglio del 2025, però, un crollo improvviso ha distrutto gran parte della struttura causando una vittima e diverse persone ferite. A seguito dell’accaduto, la magistratura ha disposto il sequestro giudiziario dell’area per consentire le indagini sulle cause.

Dall’evento, il locale è rimasto chiuso e inserito sotto vincolo giudiziario, con l’accesso limitato e sorvegliato. Nonostante ciò, alcune bottiglie di vino particolarmente rare e preziose sono rimaste intatte, custodite su una parete distante dai punti di cedimento. La custodia delle bottiglie era affidata al titolare del ristorante, presente sul posto per controllare la situazione e vigilare sull’area.

Un episodio sotto sequestro

L’azione di controllo per garantire la sicurezza delle bottiglie è stata costante, vista la particolare importanza degli oggetti custoditi nel locale. “È fondamentale che nessuno possa accedere senza autorizzazione, soprattutto in un contesto così delicato,” ha commentato il proprietario.

Il tentativo di furto e la fuga del giovane

L’episodio si è verificato quando un uomo non autorizzato ha fatto irruzione nell’area sottoposta a sequestro. L’intruso ha tentato di impossessarsi di alcune bottiglie di vino rimaste sul fondo del locale. Il titolare, che stava effettuando un controllo, ha notato la presenza dello sconosciuto e lo ha fermamente richiamato.

Alla scoperta, il giovane si è rapidamente dato alla fuga cercando di allontanarsi senza destare troppo clamore. L’azione è durata solo pochi minuti, ma ha comunque provocato allarme e una segnalazione alle autorità competenti. La violazione dei sigilli imposti dalla magistratura ha reso il gesto particolarmente grave, oltre che il tentativo di sottrarre un bene appartenente a un locale sotto inchiesta.

La precarietà della sicurezza

“Quel luogo non doveva essere violato,” ha sottolineato un esponente delle forze dell’ordine, evidenziando la delicatezza dell’intervento e la necessità di rafforzare la sorveglianza.

L’intervento delle forze dell’ordine e la denuncia

Dopo alcune ore di ricerche, i carabinieri della stazione locale hanno individuato e fermato il ragazzo, un 25enne originario dell’India. Il riconoscimento da parte del proprietario del ristorante è avvenuto senza dubbi, basandosi sui dettagli forniti e sulla descrizione dell’individuo.

Il giovane è stato quindi denunciato per due reati specifici: violazione di sigilli e tentato furto aggravato. Nel codice penale, la violazione di sigilli comporta sanzioni severe quando si intromette in un luogo sottoposto a sequestro giudiziario, compromettendo le indagini in corso. Il tentato furto aggravato si configura per via del valore degli oggetti sottratti e la particolare situazione dell’immobile.

Il quadro giudiziario

Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità ulteriori o complici del tentato furto. Il caso sottolinea la necessità di controlli più stretti su luoghi sotto vincolo giudiziario, soprattutto dopo eventi tragici che attirano l’attenzione pubblica e possibili episodi criminali.

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