Un grave episodio di tentata truffa si è verificato a Matelica, nella provincia di Macerata, quando due individui hanno cercato di raggirare un’anziana di 86 anni utilizzando l’inganno del finto nipote. Grazie alla prontezza della vittima nel contattare le autorità , i carabinieri sono riusciti ad arrestare i sospetti, un uomo e una donna, entrambi di origine campana. Questo caso mette in evidenza la vulnerabilità delle persone anziane nei confronti di simili inganni, che purtroppo sono in aumento in molte città italiane.
La tecnica del finto nipote
La tecnica del finto nipote è un metodo di raggiro molto diffuso, in cui i truffatori si spacciano per familiari in difficoltà per estorcere denaro alle loro vittime. Nel caso di Matelica, i due sospetti hanno contattato l’anziana al telefono spacciandosi per un nipote, informandola di una presunta emergenza che richiedeva un pagamento immediato. Hanno dichiarato che la madre della donna, figlia della vittima, era stata coinvolta in un incidente stradale e che per liberarla sarebbe stato necessario versare una cauzione di 10mila euro.
Questa tecnica si basa sulla manipolazione psicologica, cercando di creare un forte legame emotivo tra la vittima e il finto parente. Il senso di urgenza è amplificato dall’idea che la vita di un familiare possa essere in pericolo, mettendo così la persona in una situazione di panico e confusione, che facilita il raggiro. Fortunatamente, l’anziana, nonostante l’ansia creata dal messaggio ricevuto, ha mantenuto la lucidità necessaria per comprendere che qualcosa non andava.
Leggi anche:
L’intervento dei carabinieri
Dopo aver ricevuto la segnalazione dalla vittima, i carabinieri si sono attivati immediatamente analizzando le telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire il percorso dei presunti truffatori. Questo lavoro di indagine ha portato all’identificazione della targa dell’auto utilizzata dai due individui, risultata noleggiata a Roma. Grazie a queste informazioni, le forze dell’ordine hanno avviato un’intensa attività di ricerca, che ha avuto esito positivo poche ore dopo.
La vettura è stata infatti intercettata in Umbria, con a bordo la giovane donna di 34 anni e un altro individuo, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati simili. L’azione tempestiva dei carabinieri ha impedito la realizzazione della truffa, salvaguardando l’integrità economica e psicologica dell’anziana.
Precedenti e andamento delle truffe agli anziani
La donna coinvolta, già nota per precedenti legati a truffe, era sottoposta a un obbligo di firma. Questo particolare fa riflettere sulla difficoltà di contrastare tali crimini, che si avvalgono spesso di soggetti con un passato criminale. Le truffe agli anziani, in generale, rappresentano un problema crescente nella società odierna, alimentato da una popolazione che invecchia e che spesso vive da sola, esponendosi così a situazioni di vulnerabilità .
È fondamentale che le famiglie e le comunità rimanendo vigili e informare gli anziani riguardo a queste pratiche disoneste. L’educazione e la consapevolezza possono fare la differenza nel proteggere le persone più deboli. La risposta delle autorità è cruciale, ma altrettanto importante è la prevenzione, che può avvenire attraverso campagne informative e programmi di sensibilizzazione.
Questo episodio a Matelica è solo un esempio di come la determinazione di una persona possa impedire una truffa, sottolineando la necessità di continuare a combattere contro pratiche così riprovevoli.