Nel tranquillo quartiere Crocetta di Torino si è consumato un episodio che ha scosso residenti e passanti. Una giovane postina, mentre consegnava un pacco in via Lamarmora, è stata bloccata e aggredita da un uomo che si è spacciato per il portinaio del condominio. L’azione violenta e il pronto intervento delle forze dell’ordine hanno riportato alla luce una realtà meno pacifica di quanto appaia il quartiere.
L’aggressione nella portineria di via lamarmora
La vicenda è avvenuta nel tardo pomeriggio, quando la postina aveva il compito di consegnare un pacco in uno stabile signorile della via Lamarmora a Torino, una strada nota per i palazzi ben tenuti e l’atmosfera silenziosa. L’uomo, Massimiliano Manzi, 40 anni, si è presentato con modi gentili dicendo di essere il portinaio e offrendo aiuto per identificare il destinatario del plico. La donna, in difficoltà a individuare il nome sul citofono, ha accettato la richiesta.
L’episodio nella portineria
Una volta dentro l’androne, l’uomo ha mutato atteggiamento. Ha bloccato la postina nello spazio ristretto della portineria, luogo dotato di poche sedie e una scrivania, con marmi lucidi attorno. Qui ha tentato un approccio violento: l’ha abbracciata contro la sua volontà, ha cercato di baciarla e ha abbassato i pantaloni. La donna, dopo un attimo di choc, ha trovato la forza di scappare dal condominio.
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L’aggressione ha assunto toni ancora più preoccupanti poco dopo: Manzi si è avvicinato anche a una collega della vittima, che nel frattempo era arrivata in soccorso. Le urla della postina hanno richiamato l’attenzione dei passanti nella via, generando allarme immediato.
L’intervento dei carabinieri e la denuncia
Le richieste di aiuto hanno portato subito all’arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile. Gli agenti hanno bloccato Manzi mentre ancora si trovava nei pressi del luogo dell’aggressione. Manzi è noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio, ma mai per atti di violenza sessuale.
Dopo una notte trascorsa in caserma, al 40enne è stata formalmente contestata l’accusa di tentata violenza sessuale. La postina ha denunciato i fatti, riuscendo a raccontare in modo chiaro quanto accaduto, nonostante lo stato emotivo difficile tra lacrime e nervosismo.
Indagini in corso
Sono state immediatamente avviate indagini per ricostruire eventuali altri episodi simili compiuti da Manzi. Le autorità non escludono che simili comportamenti possano essere già avvenuti, anche se non denunciati, data la zona molto frequentata e la presenza di molte abitazioni di pregio.
Sicurezza e tensioni nel quartiere crocetta
L’episodio ha rotto l’apparente tranquillità del quartiere Crocetta, una zona del centro di Torino conosciuta per gli uffici notarili e gli eleganti portoni, spesso considerata immune dalle tensioni di altre aree della città. La vicenda però sottolinea come episodi di violenza possano succedere ovunque, anche dove sembra meno probabile.
Contemporaneamente, nelle aree limitrofe, specialmente tra via De Nicola e i giardini Clessidra, i residenti segnalano la crescente presenza di spacciatori. Questi soggetti non esitano a sostare vicino a istituti scolastici, aumentando la percezione di rischio nelle strade frequentate da famiglie e bambini.
Le forze dell’ordine mantengono un monitoraggio stretto della zona, che negli ultimi tempi ha mostrato segnali di tensione sociale non più trascurabili. L’arresto di Manzi e lo sviluppo dell’indagine servono a mantenere alta l’allerta, ma testimoniano anche i problemi che persistono sotto la superficie di un quartiere considerato tra i più sicuri di Torino.