Tentata rapina a Cles: catturato il responsabile di un assalto in gioielleria

Tentata rapina a Cles: catturato il responsabile di un assalto in gioielleria

Tentata rapina in una gioielleria di Cles: la prontezza della dipendente ha evitato il peggio, mentre i Carabinieri hanno identificato e denunciato rapidamente il malvivente di 40 anni.
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Tentata rapina a Cles: catturato il responsabile di un assalto in gioielleria - Gaeta.it

Una tentata rapina avvenuta in una gioielleria di Cles ha suscitato grande allerta tra residenti e forze dell’ordine. L’episodio, avvenuto subito prima della chiusura del negozio, ha messo in evidenza non solo l’astuzia del malvivente, ma anche la reazione calma della dipendente, che ha giocato un ruolo cruciale nel prevenire una situazione potenzialmente tragica. Le indagini, condotte dai Carabinieri, hanno portato all’identificazione rapida dell’autore, un uomo di 40 anni originario dell’Europa dell’Est.

L’orario fatale: il piano del rapinatore

Il rapinatore ha scelto di entrare nella gioielleria come un cliente qualsiasi, avvicinandosi agli orologi esposti per non suscitare sospetti. Questo stratagemma ha funzionato inizialmente, consentendogli di osservare l’ambiente e di capire che c’era solo una dipendente nel negozio. Con il volto parzialmente coperto da un berretto, ha sferrato il suo colpo: ha estratto una pistola, minacciando la commessa. La scena si è rapidamente trasformata da un’ordinaria visita in negozio a un momento di grande tensione, con il dipendente costretto a confrontarsi con una situazione potenzialmente letale.

La paura ha colto la giovane donna, ma il suo coraggio si è rivelato decisivo. Anziché farsi sopraffare dall’ansia, ha reagito prontamente. Con grande sangue freddo, ha aperto la porta d’ingresso per cercare un modo per mettere in fuga il rapinatore. Gli estranei in strada, sebbene ignari di cosa stesse accadendo all’interno, hanno percepito una certa agitazione. Questo intervento le ha permesso di creare un momento di confusione, dando così la possibilità al malvivente di desistere e di scappare, evitando ulteriori complicazioni.

L’intervento dei Carabinieri e l’identificazione del malvivente

Dopo la rapina, la commessa ha immediatamente contattato il numero di emergenza 112. La centrale operativa dei Carabinieri di Cles ha prontamente inviato diverse pattuglie sulla scena. I militari, una volta giunti, hanno avviato un’operazione di ricerca attiva, nel tentativo di rintracciare il fuggiasco. L’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza ha fornito preziosi elementi: nonostante il travestimento parziale, gli agenti sono riusciti a identificare il rapinatore come un 40enne della zona, con precedenti penali.

La caccia all’uomo ha avuto successo e, grazie a collaborazioni tra diverse pattuglie, l’autore è stato rintracciato presso la sua abitazione. Una perquisizione approfondita presso il suo domicilio ha portato al sequestro di abiti identici a quelli indossati durante la tentata rapina, oltre a un’arma risultata essere una riproduzione giocattolo di una Beretta calibro 9 modello 92 Fs, priva del tappo rosso previsto per i giocattoli di questo tipo.

Le conseguenze legali dell’assalto

L’uomo è stato denunciato dai Carabinieri per tentata rapina e il suo caso è stato rimesso alla Procura della Repubblica di Trento per ulteriori indagini. Questo sviluppo non solo mette in luce il rapido intervento delle forze dell’ordine, ma offre anche uno spunto di riflessione sulla sicurezza all’interno dei negozi e sui protocolli di emergenza da adottare in situazioni critiche.

L’episodio di Cles riporta in primo piano il tema della sicurezza nei luoghi pubblici e l’importanza di una prontezza di reazione sia da parte dei cittadini sia delle forze dell’ordine. Con la collaborazione e la professionalità dimostrata dalla dipendente della gioielleria, la situazione non ha portato a conseguenze più gravi, evidenziando l’importanza della formazione e del rispetto delle procedure in caso di emergenze.

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