Tensioni a cerveteri per i ritardi nel rilascio del gasolio agricolo mettono a rischio le colture estive

Tensioni a cerveteri per i ritardi nel rilascio del gasolio agricolo mettono a rischio le colture estive

a cerveteri ritardi e costi elevati nella distribuzione del gasolio agricolo mettono a rischio le coltivazioni estive, con agricoltori e consigliere gianluca paolacci che chiedono interventi urgenti e semplificazioni burocratiche
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A Cerveteri la distribuzione del gasolio agricolo è fortemente ritardata da anni, creando gravi problemi agli agricoltori locali e rischiando di compromettere la stagione estiva e l’economia agricola del territorio. - Gaeta.it

La questione della distribuzione del gasolio agricolo a cerveteri si fa sempre più critica, con ritardi che durano da anni e preoccupazioni crescenti tra gli agricoltori locali. La stagione estiva, cruciale per le coltivazioni, rischia di subire danni significativi a causa delle lunghe attese e delle difficoltà burocratiche. Le amministrazioni sono chiamate a intervenire con procedure più snelle per evitare ripercussioni sul lavoro agricolo e sull’economia territoriale.

Ritardi e problematiche nella distribuzione del gasolio agricolo a cerveteri

Il consigliere comunale di cerveteri, gianluca paolacci, ha espresso forte preoccupazione per i lunghi tempi di attesa nella concessione del gasolio agricolo, che in alcuni casi arrivano a durare mesi. La situazione crea tensioni crescenti tra gli operatori agricoli, che in questo periodo sono impegnati nella massima attività per la programmazione e la cura delle colture estive. Senza il carburante necessario, il lavoro di un intero anno può andare perso, con conseguenze rilevanti per gli agricoltori e per l’intera filiera agricola locale.

Paolacci ha sottolineato la necessità di intervenire rapidamente semplificando l’iter burocratico, per consentire agli uffici competenti di operare senza impedimenti. La lentezza nelle procedure non dipende solo dal personale, che cerca di fare il possibile, ma dall’assenza di risorse e indicazioni precise da livelli superiori. I mancati rilasci, o le assegnazioni irregolari in certe fasi, rischiano di compromettere l’erogazione futura del gasolio, creando un effetto a catena che dura ormai da circa tre anni. La responsabilità dell’assessorato preposto a questa materia è ampiamente discussa, con richiami a un maggior controllo e consapevolezza delle difficoltà sul campo.

Conseguenze per il lavoro e l’economia agricola

L’agricoltura di cerveteri si trova nel momento più delicato dell’anno, dove l’irrigazione e la movimentazione di macchinari dipendono strettamente dalla disponibilità di gasolio. La carenza prolungata o la distribuzione disomogenea del carburante influiscono sulla capacità degli agricoltori di rispettare i tempi di semina, raccolta e manutenzione dei terreni. Questo non solo compromette la qualità e la quantità delle colture, ma produce un impatto diretto sulle entrate degli operatori, già sotto pressione per altri fattori di costo.

Il consigliere comunale ha evidenziato che il lavoro degli uffici deve essere supportato con migliori risorse, ma anche che l’intervento politico deve farsi carico di una revisione urgente delle modalità di erogazione. Senza un cambiamento rapido, la situazione potrebbe peggiorare nei mesi a venire, con danni estesi all’intero comparto agricolo locale. La carenza di gasolio può anche generare conflitti tra agricoltori e istituzioni, aggravando il rischio di disaffezione e difficoltà operative.

Costi elevati e critiche alle politiche agricole nazionali ed europee

Oltre ai problemi di approvvigionamento, gli agricoltori di cerveteri lamentano anche il peso dei costi elevati del gasolio, che incidono pesantemente sui bilanci familiari e aziendali. Questi oneri si sommano ad altre spese della produzione agricola, riducendo la competitività delle imprese locali. Molti operatori chiedono maggiori tutele per i prodotti del made in italy e invocano una revisione delle norme contenute nella politica agricola comune , che al momento risultano difficili da sostenere per il settore.

Contrasti sul green deal europeo

Le tensioni riguardano anche le misure europee del green deal, che puntano a ridurre le emissioni e il consumo dei carburanti fossili. Alcuni agricoltori contestano questi obiettivi definendoli troppo rigidi e poco adattabili alla realtà produttiva italiana. Si teme che un eventuale taglio al gasolio agevolato aumenti ulteriormente i costi di produzione, portando a una riduzione della produzione interna e a un indebolimento della sostenibilità economica delle aziende agricole. Questi contrasti alimentano un dibattito acceso sulle politiche energetiche e agricole, con richieste di interventi mirati per garantire equilibrio tra ambiente e lavoro nei campi.

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