Tensione crescente a via ghedini per occupazioni abusive di appartamenti ATC e disagi in quartiere Torino

Tensione crescente a via ghedini per occupazioni abusive di appartamenti ATC e disagi in quartiere Torino

La situazione di degrado e insicurezza in via Ghedini a Torino, causata da occupazioni abusive di appartamenti ATC da parte di persone rom, provoca proteste dei residenti e interventi inefficaci della polizia.
Tensione Crescente A Via Ghedi Tensione Crescente A Via Ghedi
Il quartiere di via Ghedini a Torino è segnato da occupazioni abusive di appartamenti ATC da parte di persone di etnia rom, con conseguente degrado, insicurezza e disservizi che preoccupano i residenti e richiedono interventi urgenti delle autorità. - Gaeta.it

La situazione a via ghedini, nel tratto tra via maddalene e via ghedini, resta critica ormai da mesi. Qui, alcune abitazioni di proprietà dell’agenzia territoriale per la casa sono occupate senza autorizzazione da persone di etnia rom. Questo fenomeno ha generato proteste continue dei residenti italiani e stranieri regolari del quartiere. Le conseguenze sono evidenti: il degrado si è aggravato, con frequenti episodi di disturbo e danneggiamenti, riducendo la qualità della vita delle famiglie che convivono nella zona. La polizia è intervenuta più volte ma senza riuscire a porre fine alle occupazioni.

Occupazioni abusive agli appartamenti ATC e le denunce dei residenti

Il nodo centrale delle proteste riguarda tre appartamenti del complesso ATC presi di mira da occupanti abusivi. Da quanto riferiscono i residenti, questi alloggi sarebbero stati forzati, con serrature rotte e porte spalancate senza alcun titolo legale. Da quel momento, dentro e intorno allo stabile la situazione si è deteriorata. Gli abitanti segnalano un continuo via vai di persone a orari notturni, rumori molesti, e comportamenti violenti come risse e urla. Questi episodi compromettono la tranquillità della zona, che fino a poco tempo fa era considerata vivibile.

Degrado degli spazi comuni e rischi per il quartiere

Gli spazi comuni risultano spesso danneggiati, e gli ambienti verdi sono utilizzati come parcheggi improvvisati per veicoli di vario tipo: furgoni, camper, nonché automobili e motorini privi di targa. I mezzi vengono impiegati da minorenni per muoversi rapidamente tra le strade, aumentando il rischio di incidenti. Questa condizione genera allarme, perché quella parte di quartiere non ha mai avuto problemi simili in passato. Gli abitanti che rispettano le regole si trovano a convivere con un clima di insicurezza.

Interventi delle forze dell’ordine e le difficoltà nel contenere la situazione

La polizia di stato è giunta più volte in via ghedini per affrontare la questione, ma senza ottenere risultati definitivi. L’ultimo intervento risale a questa stessa mattina, quando alcuni residenti hanno segnalato la presenza di un motorino senza targa con ragazzi a bordo che circolavano vicino agli alloggi. Gli agenti hanno raggiunto il posto, ma il veicolo era stato già nascosto in cortile prima del loro arrivo. Non essendo stato possibile sorprendere i conducenti in flagrante, gli ufficiali non hanno potuto procedere con sanzioni o sequestri.

Problemi elettrici e costi a carico dei condomini regolari

Il problema è stato aggravato dall’allaccio illegale di corrente elettrica all’interno del sistema condominiale. Molte abitazioni regolari hanno sofferto spesso di blackout serali. Questi disservizi compromettono anche attività basilari come guardare la televisione o cucinare. I condomini raccontano di aver sostenuto spese eccezionali per riparazioni al sistema elettrico e per la pulizia delle aree comuni. Questi maggiori costi ricadono su chi vive onestamente, ma non riesce a veder tutelati i propri diritti più elementari.

Posizioni politiche e appelli per un intervento immediato

Anche la politica locale sta seguendo la vicenda. Il capogruppo di Fratelli d’Italia nel quartiere ha espresso la frustrazione degli abitanti attraverso una nota pubblica. L’esponente ha definito intollerabile il degrado che perdura e ha chiesto un intervento rapido per liberare gli appartamenti e ristabilire l’ordine. Secondo lui, è fondamentale difendere chi rispetta le regole e riportare dignità all’intera zona di Torino. L’appello è per un’azione concreta che fermi questa deriva e riporti sicurezza pubblica.

Posizione dell’agenzia territoriale per la casa

Dal canto suo, l’ATC è stata più volte contattata dai cittadini. L’agenzia ha risposto aprendo segnalazioni ufficiali alle autorità competenti. Però, i tempi burocratici e le complessità legali legate allo sgombero rendono ardua ogni soluzione rapida. Intanto, negli spazi comuni si vedono scritte e graffiti, appena coperti da mano di vernice. Questi atti vandalici chiariscono come il complesso sia fuori controllo, e i condomini regolari si sentono sempre più abbandonati.

La richiesta dei residenti per un recupero della legalità e della sicurezza a Torino

Gli abitanti del quartiere lanciano un messaggio diretto alle istituzioni: servono risposte immediate per fermare occupazioni illegali e prevenire il peggioramento della situazione. L’isolato rischia di sprofondare ulteriormente nella decadenza, con un impatto negativo su tutta la comunità. La sfiducia nelle istituzioni cresce, alimentata dalla percezione di indifferenza di fronte a problemi concreti che riguardano la convivenza quotidiana. I residenti chiedono che Stato e amministrazioni locali mostrino concretezza e determinazione, per garantire a chi abita nella zona condizioni di vita dignitose e sicure.

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