L’Italia si trova ad affrontare rischi ambientali e geologici di vario tipo, dai terremoti alle eruzioni vulcaniche, passando per alluvioni e frane. In questo contesto la diffusione rapida e chiara delle informazioni gioca un ruolo cruciale per la protezione della popolazione. Durante un convegno all’Università per Stranieri di Perugia, esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno approfondito il ruolo della comunicazione nel soccorso pubblico, specialmente alla luce dell’uso crescente dei social media.
L’importanza della tempestività nell’informazione di protezione civile
Il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, Attilio Visconti, ha sottolineato che in un paese come l’Italia, esposto a rischi sismici, vulcanici, idrogeologici e ambientali, la tempestività delle comunicazioni è una delle prime misure di prevenzione. Un’informazione immediata e ben gestita limita i danni, perché può orientare i cittadini verso comportamenti adeguati e fornire istruzioni pratiche da seguire durante l’emergenza.
Comunicare per prevenire
Visconti ha rimarcato il valore strategico di una comunicazione che non si limiti a intervenire dopo il verificarsi di un evento, ma entri a far parte di un percorso quotidiano di prevenzione. Conoscere i rischi e adottare un comportamento corretto prima delle calamità riduce l’impatto dei fenomeni naturali, diminuendo le conseguenze per le persone e i beni. La protezione civile, ha detto, non è solo gestione dell’evento critico ma anche diffusione di informazioni chiare sull’ordinario, che nel tempo previene lo straordinario.
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Lo stile comunicativo dei vigili del fuoco tra sobrietà, trasparenza e prossimità
Il prefetto Visconti ha evidenziato valori fondamentali per le comunicazioni dei vigili del fuoco: sobrietà, trasparenza, rigore, e prossimità. Questo significa che il linguaggio usato deve essere semplice, privo di sensazionalismi, e vicino alla comunità, capace di ristabilire un rapporto diretto con il pubblico. La comunicazione non deve limitarsi all’emergenza, ma assumere un ruolo educativo e preventivo, favorendo una cultura della sicurezza condivisa.
L’approccio scelto punta a rafforzare la fiducia della popolazione, evitando informazioni confuse o eccessivamente tecniche. In questo modo si garantisce che le indicazioni operative siano facilmente comprensibili, riducendo il panico e aumentando la capacità di reazione dei cittadini in situazioni di rischio.
Evoluzione della comunicazione nei vigili del fuoco: dal fare al raccontare
Durante l’incontro è intervenuto il comandante dei vigili del fuoco Eros Mannino, che ha descritto un cambiamento culturale nel ruolo comunicativo del corpo. Storicamente i vigili si sono concentrati sull’azione più che sulla narrazione degli interventi. Questa inclinazione al “fare”, seppure importante per la velocità e l’efficacia delle operazioni, ha limitato la presenza mediatica e la capacità di raccontare il senso del lavoro svolto.
Il valore della narrazione
Con l’avvento dei social media e l’aumento dell’attenzione pubblica verso la gestione delle emergenze, si è compreso che comunicare in modo efficace rappresenta un elemento essenziale per far conoscere i valori e l’impegno dei vigili del fuoco. Raccontare l’emergenza significa oggi far capire anche l’organizzazione, la preparazione e le priorità che guidano le azioni di soccorso. La comunicazione è diventata parte integrante del coordinamento delle crisi, non più solo un aspetto marginale ma centrale per il rapporto con i cittadini e la stampa.
Momenti di riflessione sulle strategie di comunicazione istituzionale
Oltre ai rappresentanti dei vigili del fuoco, al convegno hanno preso parte anche il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, e figure chiave della protezione civile e della comunicazione pubblica, come Luciana Lanzillotto della Presidenza del Consiglio e Pierfrancesco Demilito, responsabile dell’ufficio stampa del Dipartimento di Protezione Civile. Questi contributi hanno arricchito il dibattito, spostando l’attenzione sul valore strategico dell’informazione per la sicurezza collettiva.
Al centro delle discussioni è emersa la necessità di migliorare i canali di comunicazione ufficiali, soprattutto per garantire una diffusione tempestiva e credibile delle notizie. L’esperienza accumulata ha dimostrato come una comunicazione chiara e coordinata possa ridurre malintesi e confusione, elementi pericolosi quando si gestiscono situazioni emergenziali.
Formazione e preparazione del personale
La riflessione è orientata anche alla formazione specifica del personale, affinché ogni addetto alla comunicazione sia preparato ad affrontare scenari complessi e a interagire con i media e il pubblico con autorevolezza e chiarezza.