Il Teatro Comunale di Modena è pronto a dare il via alla nuova stagione lirica con l’allestimento di “Mosè in Egitto” di Gioachino Rossini, il 18 ottobre alle 20.00, con una replica il 20 ottobre alle 15.30. Questa coproduzione, realizzata insieme ai teatri di Piacenza e Reggio Emilia, rappresenta una delle opere più significative del compositore e sarà parte della programmazione di diversi teatri.
Dettagli dell’opera: un classico di Rossini
“Mosè in Egitto” è una delle opere più celebri di Gioachino Rossini e si distingue per la sua ricca melodia e la profonda drammaticità. La versione presentata a Modena coincide con quella rielaborata per il Teatro di San Carlo a Napoli nel 1819, nota per la sua celebre preghiera “Dal tuo stellato soglio“. La direzione musicale è affidata a Giovanni Di Stefano, affiancato dall’Orchestra Filarmonica Italiana, che promette di offrire un’esperienza sonora di alto livello.
Le scenografie sono curate da Nicolás Boni, in collaborazione con il regista Pier Francesco Maestrini, e si caratterizzano per una forte componente naturalistica, arricchita dall’uso di proiezioni video per migliorare l’impatto visivo dell’opera. L’intento è quello di offrire al pubblico un’immersione totale nella storia, che racconta l’esodo del popolo israelita guidato da Mosè, intrecciando realtà storica e trama amorosa.
Un cast di prestigio
Il cast di “Mosè in Egitto” crea un mix di talenti riconosciuti. Il ruolo del protagonista, Mosè, è interpretato da Michele Pertusi, un tenore che ha guadagnato notorietà per le sue esibizioni nei teatri di tutto il mondo, inclusi eventi di prestigio come il Rossini Opera Festival di Pesaro. Al suo fianco, Dave Monaco interpreta Osiride, mentre Andrea Pellegrini assume il ruolo del Faraone. Completano il cast Aida Pascu , Mariam Battistelli , Angela Schisano , Matteo Mezzaro e Andrea Galli .
L’importante contributo del Coro Lirico di Modena, preparato da Giovanni Farina, arricchisce l’esperienza singolare dell’opera, portando in vita i momenti più emozionanti e drammatici della narrazione.
Il contesto e l’approccio alla regia
La tematica di “Mosè in Egitto” offre un’interessante riflessione sui valori storici e religiosi, sebbene il regista abbia sottolineato che i riferimenti storici nell’opera sono “tanto flebili quanto artificiosi“. Questo spunto ha guidato la scelta di un’interpretazione visiva che strizza l’occhio al fantastico piuttosto che al purismo storico. La scenografia e i costumi sono stati concepiti per esaltare il senso di meraviglia e le forze sovrannaturali che segnano i momenti cruciali del racconto, così da enfatizzare l’aspetto quasi mitico degli eventi.
Con questa nuova produzione, il Teatro Comunale di Modena intende non solo onorare il patrimonio dell’opera lirica, ma anche coinvolgere il pubblico in una narrazione che trascende il tempo, offrendone una visione contemporanea e potente. Nel contesto di un’epoca in cui la musica e il teatro possono servire come rifugio e riflessione, esperienze come questa diventano fondamentali per mantenere viva la tradizione culturale e artistica del nostro tempo.