Tavoli tematici su Made in Italy, cibo, grandi eventi e sostenibilità al festival L'Italia delle Regioni a Venezia

Tavoli tematici su Made in Italy, cibo, grandi eventi e sostenibilità al festival L’Italia delle Regioni a Venezia

Al festival “L’Italia delle Regioni” a Venezia, presidenti regionali e esperti hanno discusso di Made in Italy, cibo, turismo, sport e sostenibilità per promuovere innovazione, cultura e coesione territoriale.
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La seconda giornata del Festival "L'Italia delle Regioni" a Venezia ha visto tavoli tematici su Made in Italy, cibo, turismo, cultura, sport e sostenibilità, con la partecipazione di istituzioni e esperti per promuovere innovazione, tradizioni e coesione territoriale. - Gaeta.it

La seconda giornata del Festival “L’Italia delle Regioni” si è articolata attorno a tavoli tematici dedicati al Made in Italy, al cibo, al turismo, cultura, sport e alla sostenibilità territoriale. L’evento, ospitato nella storica Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, ha visto la partecipazione di presidenti e assessori regionali, insieme a esperti di diversi ambiti. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto concreto tra istituzioni, mondo accademico e imprese su temi cruciali per il futuro del Paese.

Il valore del made in italy: tra eccellenze e innovazione tecnologica

Il tavolo dedicato al Made in Italy è stato guidato da Stefania Proietti, presidente della regione Umbria, che ha posto l’accento sull’importanza di approfondire le eccellenze italiane. Proietti ha evidenziato come il Made in Italy rappresenti non solo le imprese di alta qualità ma anche una chiave per promuovere l’identità e la storia italiana all’estero. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di strumenti e strategie che favoriscano un’effettiva innovazione tecnologica, in grado di rafforzare la competitività delle aziende. Il confronto ha coinvolto delegati regionali e protagonisti dell’industria, per delineare scenari e opportunità su scala globale, tenendo presente il ruolo cruciale che l’innovazione riveste nel mercato contemporaneo.

Cibo, alimentazione e salute: mettere al centro la cultura e il territorio

Durante il tavolo su cibo, alimentazione, salute e benessere il presidente del Molise, Francesco Roberti, ha sottolineato il ruolo del cibo non solo come fonte di nutrimento ma anche come elemento culturale e di prevenzione sanitaria. Ha richiamato l’attenzione sulle tradizioni agroalimentari italiane, radicate nella sostenibilità e nella valorizzazione dei territori, con particolare focus sulla pesca e sulle filiere di qualità. Roberti ha spiegato che “il confronto tra regioni è importante per affrontare le sfide legate alla qualità della vita e al futuro dei territori stessi”, mettendo in evidenza come la tutela di queste tradizioni contribuisca anche allo sviluppo economico locale. Il dialogo ha approfondito temi legati alla sicurezza alimentare, all’educazione alla dieta e all’armonizzazione di norme per la valorizzazione dei prodotti tipici.

Grandi eventi e turismo: pianificazione e continuità per risultati duraturi

Il tavolo sui grandi eventi, turismo, cultura e sport è stato coordinato da Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano. Kompatscher ha evidenziato che la pianificazione strategica è fondamentale per sfruttare appieno il potenziale degli eventi su larga scala, evitando approcci frammentari che ne limitano l’impatto nel lungo termine. Ha messo in rilievo come una visione condivisa e integrata possa garantire continuità negli investimenti e benefici reali per la comunità locale. La discussione ha riguardato gli strumenti per la promozione turistica, l’organizzazione di eventi culturali e sportivi e il rapporto con il territorio, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale di queste iniziative.

Territori e città sostenibili: infrastrutture materiali e immateriali per ridurre i divari

Il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha guidato il tavolo incentrato su territori e città sostenibili. Marsilio ha indicato come la vera sfida consista nel creare collegamenti efficaci fra aree diverse, superando il divario tra territori più sviluppati e zone marginali. Ha citato le infrastrutture materiali – ferrovie, strade, autostrade – e quelle immateriali, come le reti digitali, sottolineando che “senza queste reti ogni progetto di sostenibilità rischia di rimanere solo una dichiarazione”. Marsilio ha posto l’accento sulla necessità di garantire servizi e investimenti adeguati anche nelle zone meno ricche, per evitare uno squilibrio che comprometta la qualità della vita e lo sviluppo socioeconomico. Il tavolo ha discusso inoltre il ruolo delle politiche regionali e nazionali per supportare lo sviluppo infrastrutturale e la coesione territoriale in modo integrato.

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