I tassisti di napoli segnalano un taglio alle postazioni dedicate nel cuore della città, accompagnato da una comunicazione assente da parte dell’amministrazione comunale. La rimozione degli stalli in piazza del gesù rappresenta un punto critico di una situazione che si complica tra esigenze turistiche, attività commerciali e il ruolo del trasporto pubblico non di linea.
La scomparsa degli stalli taxi in piazza del gesù e le reazioni dei tassisti
Nel centro storico di napoli, precisamente in piazza del gesù, gli stalli riservati ai taxi sono stati eliminati senza preavvisi chiari, lasciando spazio ai tavolini di bar e ristoranti. Questo ha generato malcontento diffuso tra i conducenti, che si sentono esclusi dalla pianificazione urbana. Il logo del Comune di napoli apposto sugli sportelli dei taxi non riflette, secondo loro, alcun sostegno concreto, anzi segnala un distacco dalle necessità di chi quotidianamente assicura un servizio pubblico importante.
Il presidente della seconda municipalità, giuseppe marino, ha ammesso di non conoscere i motivi alla base dello spostamento degli stalli. Nel frattempo, l’ufficio viabilità e traffico del Comune non ha fornito chiarimenti, mostrando un silenzio che irrita i rappresentanti della categoria. I tassisti rimproverano l’assessore ai trasporti di ignorare le loro richieste, equiparandolo a “un sordomuto” rispetto al dialogo richiesto.
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Impatti concreti della rimozione degli stalli
La rimozione degli stalli non è soltanto un fatto simbolico, ma ha impatti concreti: ridurre la visibilità e l’accessibilità dei taxi rischia di allontanare clienti e incrementare l’attività abusiva sulle strade. Per chi guida taxi regolari, sottoposti a controlli e obblighi precisi, la decisione appare come un passo indietro che allontana dal centro pulsante della città, dominato ora dalle attività di bar e ristoranti.
La gestione delle postazioni taxi tra carenze e conseguenze sul territorio
La società napoletana mobilità ha cancellato il vecchio stallo taxi di piazza del gesù, spostando le postazioni disponibili in zone meno frequentate e meno pratiche per i viaggiatori. Questo spostamento diminuisce il punto di incontro naturale tra tassisti e utenti, un elemento che rischia di aumentare i viaggi a vuoto e tempi di attesa più lunghi per chi si sposta a napoli.
La normativa vigente impone che gli stalli taxi siano evidenti e facilmente raggiungibili. Invece, la riduzione e lo spostamento provocano un effetto opposto, con pochi posti disponibili e una presenza nascosta. I tassisti sottolineano che, dopo l’impennata dei flussi turistici degli ultimi anni, sarebbe ragionevole potenziare il servizio e i punti di sosta, garantendo un raccordo fluido con i maggiori attrattori culturali e commerciali.
Aumento del fenomeno abusivo per la gestione attuale
I conducenti si sentono spinti ai margini da una gestione che sembra favorire spazi all’aperto per ristoranti e bar, senza bilanciare adeguatamente le esigenze del trasporto pubblico non di linea. Questa situazione ha come risultato un aumento del fenomeno abusivo: chi opera senza licenza si afferma più facilmente in assenza di punti fissi e controllabili.
La protesta dei tassisti e le richieste di trasparenza al Comune di napoli
La mobilitazione nasce da tassisti che non sono legati a sindacati ma cercano comunque visibilità per le loro rivendicazioni. La principale accusa al Comune riguarda la mancanza di trasparenza in decisioni che impattano pesantemente sulla categoria. I conducenti chiedono spiegazioni che non arrivano, mettendo in discussione il ruolo di chi dovrebbe assisterli e invece tace.
Il messaggio più duro è rivolto a chi dovrebbe difenderli: “Perché non ci sono prese di posizione nette contro questi provvedimenti?” I tassisti percepiscono un abbandono da parte delle istituzioni, che prima di ogni cosa devono rispondere alle esigenze di un servizio pubblico fondamentale per la mobilità cittadina e turistica.
Tensioni e richieste di intervento
La tensione resta alta, mentre cresce la richiesta di interventi che ripristinino gli stalli nel centro storico e garantiscano il riconoscimento di un lavoro sottoposto a regole severe. La loro presenza, dicono, deve restare ben visibile per dare sicurezza e ordine a chi sceglie di muoversi in taxi tra vie storiche e punti di interesse di napoli.
Le prossime mosse della categoria saranno scrutinati con attenzione dalle autorità e dagli osservatori cittadini, consapevoli che questa disputa coinvolge il pubblico, ma soprattutto la gestione degli spazi nel cuore di napoli.