Tartaruga ferita salvata al porto di torre del greco, le immagini diventano virali sui social

Tartaruga ferita salvata al porto di torre del greco, le immagini diventano virali sui social

Il circolo nautico di Torre del Greco salva una tartaruga caretta caretta ferita nel porto; la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli si occupa delle cure e della riabilitazione dell’animale.
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Un team del circolo nautico di Torre del Greco ha salvato una tartaruga caretta caretta ferita nel porto, affidandola alla Stazione Zoologica Anton Dohrn per le cure, evidenziando l’importanza della tutela della fauna marina locale. - Gaeta.it

La zona del porto di torre del greco è stata teatro di un salvataggio in mare che ha catturato l’attenzione di molti. Una tartaruga caretta caretta, in difficoltà per una grave ferita al carapace, è stata individuata e recuperata dagli addetti del circolo nautico durante una normale attività di vela. L’episodio, ripreso in video, ha fatto rapidamente il giro del web, portando alla luce il problema degli animali marini feriti nelle acque vesuviane.

Il ritrovamento della tartaruga in difficoltà nel porto di torre del greco

Ieri mattina, mentre gli istruttori e gli addetti del circolo nautico di torre del greco si trovavano su un gommone nel tratto d’acqua vicino al porto, hanno notato qualcosa di insolito. Tra i partecipanti ai corsi di vela, qualcuno ha visto una tartaruga caretta caretta agitarsi con fatica, evidenziando segni di sofferenza evidenti. L’animale mostrava movimenti confusi e un nuoto scoordinato, elemento che ha subito insospettito gli operatori. La tartaruga sembrava impigliata in una situazione difficile, quasi incapace di mantenersi a galla.

Avvicinandosi con il gommone, gli addetti si sono resi conto che diversi tagli profondi solcavano il carapace dell’animale, quasi come fosse rimasta coinvolta in un incidente con un’imbarcazione. La fatica con cui si muoveva e il sangue che trasudava da alcune ferite hanno aumentato l’allarme. Nel cuore di torre del greco, un animale protetto e raro era in serio pericolo.

L’intervento e le prime fasi del recupero

Il presidente del circolo nautico, gianluigi ascione, era presente durante tutto l’intervento. A bordo del mezzo, si è spento il motore per evitare ulteriori movimenti bruschi che avrebbero potuto mettere a rischio la tartaruga. Gli operatori hanno tentato di avvicinare con estrema cautela l’animale ferito. Il recupero in acqua non è stato semplice: la tartaruga opponeva resistenza, ma il gruppo è riuscito a sollevarla dal mare e a metterla in salvo sul gommone.

Queste operazioni di recupero richiedono esperienza e attenzione, dato che gli animali marini malati o feriti possono reagire agitandosi. Gli addetti, oltre alle competenze nautiche, hanno mostrato grande sensibilità verso l’animale. Dopo aver portato la tartaruga a bordo, il gommone ha raggiunto rapidamente il molo di levante del porto, dove era previsto il trasferimento su terraferma. Sul posto, alcune persone presenti hanno applauditito per riconoscere l’impegno degli addetti e la buona riuscita dell’operazione.

Le cure e la prognosi della caretta caretta affidata alla stazione zoologica anton dohrn

Una volta condotta a terra, la tartaruga è stata sistemata con delicata cura in una bacinella ampia, scelta per non aggiungere stress all’animale. Successivamente sono arrivati i tecnici e i biologi della stazione zoologica anton dohrn di napoli, struttura specializzata in recupero e riabilitazione di fauna marina. Questi esperti hanno preso in carico l’animale, sottoponendolo a una prima valutazione delle condizioni fisiche e determinando l’entità delle lesioni sul carapace.

Le ferite aperte indicano un trauma da collisione probabilmente avvenuto con una barca. In questi casi, il rischio di infezioni è alto, ed è cruciale impostare una terapia adeguata il prima possibile. Le cure includeranno la pulizia delle ferite, eventuali medicazioni specifiche e il monitoraggio costante in ambiente protetto. La stazione anton dohrn ha già gestito situazioni simili in passato e dispone degli strumenti per sostenere questi animali fino alla guarigione.

Al momento, non è dato sapere quanto tempo occorrerà prima di poter liberare la tartaruga nuovamente in mare. Il caso ha attirato l’attenzione anche di alcune associazioni ambientaliste locali che si occupano della tutela della biodiversità marina del golfo di napoli. Gli esperti ricordano che eventi del genere sono campanelli d’allarme per la crescente pressione dell’attività umana sui delicati ecosistemi marini.

Commenti e attenzione social

Il video di questo intervento è stato girato da uno degli spettatori e poi condiviso sui social network. In poco tempo, ha raccolto numerose visualizzazioni e commenti, diventando virale soprattutto nel napoletano e nell’area vesuviana. Questo materiale ha catturato molta attenzione, mostrando in modo chiaro le difficoltà degli animali marini e la prontezza degli addetti nel rispondere a emergenze di questo tipo.

Le immagini mostrano chiaramente il momento in cui la tartaruga viene recuperata e la scaglia ferita sul carapace. Sono stati tanti i messaggi di apprezzamento, ma anche le segnalazioni riguardo alla necessità di migliorare la sicurezza in mare per prevenire incidenti simili. In città si è parlato di implementare vie di navigazione più protette o sistemi di allertamento per la presenza di fauna marina.

Lo abbiamo visto, eventi come questo, pur partendo da un fatto locale, riescono a far riflettere sulla fragilità dell’ambiente marino. L’attenzione che tocchiamo attraverso il racconto di questi momenti può aiutare a tenere il focus su un problema reale, non distante dalla realtà quotidiana di molti cittadini lungo le coste italiane. Torre del greco conferma così il proprio ruolo anche nella tutela della natura che circonda il golfo, grazie a chi agisce con tempestività e competenza.

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