Taranto celebra l'IGP: il bilancio del Consorzio delle Clementine del Golfo

Taranto celebra l’IGP: il bilancio del Consorzio delle Clementine del Golfo

Il Consorzio di Tutela IGP Clementine del Golfo di Taranto, guidato da Daniela Barreca, celebra i progressi post-IGP, evidenziando benefici economici e innovazioni nella filiera per promuovere il prodotto.
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Taranto celebra l'IGP: il bilancio del Consorzio delle Clementine del Golfo - Gaeta.it

Il Consorzio di Tutela IGP Clementine del Golfo di Taranto, sotto la guida della presidente Daniela Barreca, riflette sui progressi fatti nell’anno successivo all’ottenimento del riconoscimento ministeriale. Un passo significativo che ha portato a diverse iniziative di promozione e salvaguardia delle clementine, ora protette dall’IGP. Questo traguardo non solo aumenta l’immagine del prodotto, ma offre vantaggi economici tangibili per le aziende agricole e i confezionatori coinvolti nella filiera.

Vantaggi dell’IGP per le imprese agricole

L’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta rappresenta un’opportunità senza precedenti per le aziende agricole della zona di Taranto. L’apposizione del bollino IGP consente agli agricoltori di commercializzare con maggiore credibilità le clementine, fornendo una garanzia sia ai buyer che ai consumatori sulla qualità del prodotto. La presidente Barreca sottolinea come il riconoscimento abbia già iniziato a tradursi in benefici economici per le aziende associate.

Le 24 aziende agricole attualmente parte del consorzio possono contare su un’immagine rafforzata e su migliori opportunità di vendita. Inoltre, gli agricoltori che conferiscono i loro frutti ai confezionatori possono sperimentare un valore aggiunto ai loro prodotti. Con una strategia ben definita, il consorzio mira a tutelare e promuovere le clementine del Golfo di Taranto attraverso una vigilanza costante nel rispetto del disciplinare di produzione. Questo approccio olistico non solo crea opportunità di mercato, ma alimenta anche un senso di identità e condivisione tra gli agricoltori.

Innovazioni nell’imballaggio e nei disciplinari di produzione

Il riconoscimento dell’IGP ha spinto il consorzio a implementare modifiche significative al disciplinare di produzione. Uno degli obiettivi principali è stato quello di adattare la filiera alle esigenze attuali del mercato e dei confezionatori, rispondendo così alle nuove dinamiche di consumo.

Durante la stagione attuale, che si chiuderà a metà febbraio, è stato scelto un imballaggio unico per i prodotti destinati alla Grande Distribuzione Organizzata . Questo approccio mira a enfatizzare il prestigio del marchio IGP e migliorare la visibilità delle clementine sul mercato. Le modifiche comprendono, ad esempio, una riduzione dal 90 al 60% del numero di frutti con bollino effettuati negli imballaggi non sigillati. Questi cambiamenti non solo semplificano la logistica, ma aiutano anche a garantire che il prodotto arrivi in ottime condizioni ai consumatori.

In aggiunta, la capacità degli imballaggi sigillati è aumentata da un massimo di 3 kg a formati più adatti alle esigenze del mercato moderno. La presidente Barreca evidenzia come tali modifiche non abbiano influito sulle qualità organolettiche delle clementine ma, al contrario, ne abbiamo potenziato il valore percepito.

Prossimi passi e eventi futuri

Guardando al futuro, gli eventi passati come gli appuntamenti del G7 in Puglia e Sicilia hanno dimostrato l’apprezzamento e l’interesse crescente per le clementine del Golfo di Taranto. Il consorzio intende continuare su questa strada, esplorando nuove opportunità di marketing e pubblicità per raggiungere un pubblico sempre più ampio.

La missione del consorzio è chiara: garantire che ogni agricoltore associato possa trarre il massimo beneficio dal riconoscimento IGP, promuovendo al contempo la qualità e l’unicità delle clementine. Con un attento monitoraggio e la cura degli interessi della filiera, Taranto si prepara a mantenere la propria identità e tradizione fruttifera, creando un legame duraturo tra produttori e consumatori.

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