Tar del lazio conferma la legittimità dei condoni edilizi a campo di mare, sette sentenze favorevoli al comune

Tar del lazio conferma la legittimità dei condoni edilizi a campo di mare, sette sentenze favorevoli al comune

Il tribunale amministrativo regionale del Lazio conferma la correttezza delle procedure del comune di Cerveteri sui condoni edilizi a Campo di Mare, garantendo sicurezza legale e investimenti per la riqualificazione territoriale.
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Il TAR Lazio ha confermato la correttezza delle procedure del Comune di Cerveteri sui condoni edilizi a Campo di Mare, garantendo sicurezza ai residenti e destinando i fondi raccolti alla riqualificazione del territorio. - Gaeta.it

Negli ultimi mesi il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha emesso una serie di sentenze che hanno confermato la correttezza delle procedure seguite dal comune di Cerveteri riguardo ai condoni edilizi nella zona di Campo di Mare. Questo pronunciamento chiude una lunga vicenda iniziata decenni fa e offre sicurezza a numerosi residenti che hanno regolarizzato o intendono farlo le proprie abitazioni. Andiamo a vedere nel dettaglio come si è giunti a questo risultato e quali sono le implicazioni per il territorio.

Le sentenze del tar e la conferma della correttezza degli atti comunali

Il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha deciso in sette occasioni a favore dell’amministrazione comunale di Cerveteri, respingendo tutti i ricorsi che contestavano i condoni edilizi nell’area di Campo di Mare. In particolare, i giudici hanno certificato la validità del rilascio dei condoni e la correttezza del calcolo degli oneri concessori associati. È stata anche riconosciuta la legittimità dell’atto d’obbligo predisposto dall’ente comunale, uno strumento che impegna sia il cittadino sia l’amministrazione. Questo documento fissa obblighi chiari e garantisce che, una volta regolarizzata la proprietà, il comune non potrà avanzare ulteriori richieste economiche o vincoli nei confronti dei privati.

Un contesto amministrativo complesso

Il tribunale ha sottolineato che la procedura adottata non corrisponde a un semplice condono standard. La vicenda si inserisce in un contesto amministrativo complesso che ha permesso di regolarizzare una lottizzazione abusiva grazie all’attuazione di un piano di recupero e di una variante speciale al piano regolatore. Il rigore tecnico dell’iter è stato valutato attentamente dalle corti, che hanno confermato come la misurazione e il calcolo dei contributi siano stati condotti secondo parametri normativi precisi, ben documentati nella delibera di consiglio comunale numero 80 del 2023. Ogni contestazione relativa al coinvolgimento di altri soggetti o a presunti errori nei conteggi è stata respinta senza eccezioni.

Il peso degli oneri e la scelta politica del comune di cerveteri

Un aspetto centrale di questa vicenda riguarda la suddivisione degli oneri tra amministrazione comunale e cittadini. Dalla variante speciale emerge che il 79% degli oneri complessivi, previsti per l’intero comparto di Campo di Mare, è stato assunto dal comune. Solo il 21% della somma è stata richiesta ai privati che hanno provveduto a regolarizzare le proprie abitazioni. Questa decisione indica chiaramente la volontà del comune di farsi carico della maggior parte degli investimenti necessari per la riqualificazione dell’area, un territorio da tempo marginalizzato e in precarie condizioni.

Un commento del sindaco

Il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha sottolineato come questo bilanciamento economico rappresenti un passaggio delicato e non scontato, dato che riguardava una delle questioni urbanistiche più complesse del territorio, con oltre 60 anni di storia alle spalle. L’atto di rilasciare i condoni ha richiesto un impegno particolare da parte dell’amministrazione, che ha dovuto dimostrare competenza nel calcolo economico e coraggio politico nell’assumersi le responsabilità connesse.

L’impatto economico e il reinvestimento delle risorse a campo di mare

Dalla fase di rilascio dei condoni partita a giugno 2024, il comune di Cerveteri ha incassato più di 655.000 euro in poco più di un anno. Queste risorse finanziarie rappresentano un risultato concreto e tangibile della procedura di regolarizzazione. L’amministrazione ha deciso che tutto il denaro ottenuto sarà destinato esclusivamente a interventi pubblici nella zona di Campo di Mare.

Il reinvestimento mira a migliorare le infrastrutture e lo stato urbanistico dell’area, a ripristinare servizi fondamentali e a valorizzare il territorio dopo lunghi anni di abbandono e di irregolarità. Oltre quaranta condoni sono già stati regolarmente pagati e rilasciati, garantendo ai cittadini coinvolti la possibilità di mettere ordine alla propria posizione legale. Gli atti emessi dal comune non saranno più soggetti a dubbi o contestazioni, proprio grazie alle sentenze favorevoli del tar.

Il ruolo del personale comunale e la difesa giudiziaria del comune

Dietro questo risultato si nasconde un lavoro intenso di diversi uffici e professionisti. Il sindaco ha espresso gratitudine nei confronti della dirigente ingegner Manuela Lasio, che ha diretto l’ufficio urbanistico, e della funzionaria architetto Patricia Ciurluini, che ha gestito tutta la parte tecnica e la preparazione della delibera sugli oneri. Un ringraziamento è andato anche al vicesindaco Riccardo Ferri, che, nell’epoca in cui era assessore all’urbanistica, ha lavorato a stretto contatto con l’ufficio per impostare correttamente la procedura.

La difesa legale

Dal punto di vista legale, l’avvocato Valerio Morini ha guidato con successo la difesa del comune davanti al tar. Il successo è stato ampio, con tutte le sentenze favorevoli ottenute. Questi pronunciamenti hanno creato un precedente giuridico che rafforza la legittimità degli atti, offrendo maggiore chiarezza e certezza ai cittadini e all’amministrazione. I ricorsi iniziali sembravano mirare a mettere in discussione non solo la politica comunale ma anche il lavoro tecnico svolto dal personale incaricato, in particolare nella fase finale di calcolo dei contributi dovuti dai privati.

Con queste sentenze, il tar ha invece risposto in modo puntuale e preciso a ogni critica, difendendo il rigore e la trasparenza della procedura adottata da Cerveteri. Restano così confermati i diritti dei cittadini che hanno regolarizzato le loro abitazioni e il ruolo del comune nel tutelare l’interesse pubblico attraverso un percorso amministrativo complesso ma concluso con successo.

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