La dodicesima tappa del Tour de France ha offerto un duello serrato sulle Alpi con salite impegnative e distacchi importanti. Dopo 180 chilometri, con quattro gran premi della montagna, lo sloveno tadej pogacar ha ripreso la maglia gialla, annunciando una fase decisiva della corsa. Domani, invece, i corridori affronteranno una prova a cronometro individuale relativamente breve ma tecnica, da Loundevielle a Peyragudes.
Tappa dura tra auch e hautacam con grandi distacchi
Il percorso di oggi, partito da Auch, ha visto i corridori affrontare salite di diversa difficoltà lungo 180 chilometri di gara. Quattro sono stati i gran premi della montagna, un’occasione per testare la forza dei pretendenti alla vittoria finale. Tra questi, uno di quarta categoria e altri più impegnativi di prima e seconda categoria, fino a giungere alla salita finale hors catégorie di Hautacam. La tappa ha richiesto una solida preparazione fisica vista la salita finale molto ripida, che ha selezionato i migliori scalatori e favorito le azioni in solitaria.
Azione decisiva di pogacar
Lo sloveno tadej pogacar, del team UAE Emirates, è stato protagonista di una fuga decisiva negli ultimi chilometri, guadagnando un vantaggio che si è rivelato il più solido sul traguardo. Il distacco finale ha segnato 2’10” di margine su Jonas Vingegaard, il danese del team Visma Lease a Bike, e 2’23” su Florian Lipowitz della Red Bull-Bora Hansgrohe, terzo classificato di giornata. Questa vittoria si conferma una dimostrazione di forza per pogacar, che ha mantenuto un ritmo costante e aggressivo per tutta la salita, lasciando indietro i suoi rivali più diretti.
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Il ritorno alla maglia gialla e la classifica generale dopo la tappa alpina
Con il successo odierno, tadej pogacar ha ripreso la maglia gialla di leader della classifica generale, una posizione chiave che aveva perso nelle tappe precedenti. Il vantaggio riportato sugli avversari rappresenta un segnale importante a pochi giorni dalla conclusione della corsa. Pogacar guida ora con un margine di 3 minuti e 31 secondi su Jonas Vingegaard. Anche Remco Evenepoel, altro nome importante della corsa, è meno lontano in classifica, distanziato di 4 minuti e 45 secondi dal primo posto.
Classifica generale in bilico
Questi numeri mostrano un equilibrio delicato e un Tour ancora aperto. La discesa in campo della maglia gialla stabilisce una supremazia però tutt’altro che definitiva, visto il percorso ancora complesso e le sfide che attendono gli atleti nella fase finale. Le differenze accumulate oggi, sia in termini cronometrici che fisici, potrebbero influenzare le strategie sia del team di pogacar che di quelli dei suoi principali rivali.
Il prossimo appuntamento con la cronometro individuale da loundevielle a peyragudes
Domani la corsa propone una cronometro individuale di soli 11 chilometri, da Loundevielle a Peyragudes, una specialità che spesso cambia le carte in tavola. Questa prova, seppur breve, sarà meno favorevole agli scalatori puri e potrebbe aiutare chi ha abilità contro il tempo a guadagnare secondi preziosi in classifica. Peyragudes, località di arrivo, è una stazione sciistica con salite impegnative anche in fase di cronometro, che impongono ai corridori di dosare bene sforzo e tecnica.
Caratteristiche del percorso
Il percorso è caratterizzato da tratti misti e pendenze variabili. La sfida ricalcherà lo stile di una corsa contro il tempo dove ogni secondo conta. Per pogacar e i suoi avversari sarà fondamentale evitare errori e mantenere la concentrazione massima su ritmi elevati. Questa frazione potrà rimescolare la classifica, riducendo o ampliando distacchi e dando una spinta nuova al Tour dopo la fatica di oggi.
Lo sviluppo della cronometro sarà seguito con interesse dagli appassionati, un momento clou per capire come i protagonisti affronteranno un terreno differente, fatto di velocità pura e capacità di mantenere il ritmo senza supporti diretti dei compagni di squadra. La giornata di domani potrà dare indicazioni importanti sulle strategie ultime prima delle ultime tappe decisive del tour.