La ricerca scientifica italiana ha fatto un passo avanti significativo nello studio degli effetti dell’olio di oliva sulla salute, con particolare attenzione al tumore al seno. Un nuovo studio, pubblicato sull’European Journal of Cancer, ha collegato il consumo regolare di olio di oliva con una minore incidenza delle forme più aggressive di questa malattia. La ricerca ha coinvolto più di 11.000 donne molisane su un arco temporale di 13 anni, offrendo dati solidi e di lunga durata.
Ricerca molisani: metodi e risultati
Lo studio in questione fa parte del Progetto Umberto, frutto della collaborazione tra IRCCS Neuromed e Fondazione Umberto Veronesi ETS. A condurlo è stata la dottoressa Emilia Ruggiero, dell’Unità di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed, con un impegno sostenuto da Monini, azienda leader nell’olio extravergine di oliva.
Il lavoro ha monitorato per oltre un decennio più di 11.000 donne residenti in Molise, raccogliendo dati sul loro regime alimentare e lo stato di salute. La particolarità della ricerca, che la rende unica nel suo genere, è l’analisi della relazione diretta tra consumo di olio di oliva e protezione contro le forme più aggressive di tumore alla mammella. Secondo la pubblicazione, l’olio di oliva esercita effetti positivi non limitati ai meccanismi ormonali, ma coinvolgendo vie biologiche come i processi infiammatori e lo stress ossidativo.
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Il rigore metodologico e la durata del monitoraggio aumentano il valore dei risultati, che vanno oltre la semplice correlazione, suggerendo una possibile azione preventiva dell’olio di oliva in un ambito in cui le opzioni di prevenzione e tutela della salute femminile sono ancora in fase di approfondimento.
Ruolo di monini nel sostegno alla ricerca scientifica
Monini, azienda con radici profonde nella produzione di olio extravergine di oliva, ha supportato questa ricerca sin dal 2020. L’impegno di Monini non si limita alla produzione di un prodotto alimentare di qualità, ma si estende alla promozione della scienza come elemento chiave per comprendere e valorizzare le proprietà nutraceutiche dell’olio.
Maria Flora Monini, rappresentante dell’azienda, ha sottolineato come il sostegno a progetti scientifici di rilievo rappresenti un punto fermo della sostenibilità per l’impresa. L’obiettivo è consolidare la consapevolezza delle caratteristiche benefiche di un alimento che accompagna la dieta tradizionale italiana da oltre un secolo, migliorandone il riconoscimento anche a livello internazionale grazie a evidenze scientifiche concrete.
La collaborazione con istituti di ricerca e fondazioni come Neuromed e Veronesi conferma la volontà dell’azienda di investire su ambiti che possano avere un impatto diretto e concreto sulla salute pubblica.
Implicazioni del consumo di olio di oliva per la prevenzione del tumore al seno
Lo studio pubblicato nell’European Journal of Cancer apre scenari interessanti nella prevenzione del tumore al seno. Le forme più aggressive di questa malattia risultano meno frequenti fra le donne che consumano regolarmente olio di oliva, suggerendo un ruolo protettivo che opera attraverso processi biologici che vanno oltre la regolazione ormonale.
I meccanismi proposti riguardano la riduzione dello stress ossidativo e l’attività antiinfiammatoria, due fattori considerati cruciali nello sviluppo e nella progressione del cancro. L’olio di oliva, ricco di composti fenolici, flavonoidi e antiossidanti, sembra modulare questi processi, contribuendo a contenere eventi cellulari che favoriscono la trasformazione tumorale.
Importanza per strategie preventive e nutrizionali
Questo dato arricchisce il quadro delle strategie preventive e alimentari legate alle malattie oncologiche, incentivando ulteriori studi e spingendo verso ricette dietetiche che includano questo alimento come componente fondamentale. Le donne coinvolte nella ricerca evidenziano quanto una scelta consapevole nell’alimentazione possa concretamente influenzare la propria salute a lungo termine.
Il lavoro della dottoressa Ruggiero rappresenta un contributo prezioso per la scienza, soprattutto in un campo dove la prevenzione e la cura richiedono strumenti sempre più mirati e personalizzati. L’olio di oliva si conferma quindi non solo ingrediente gustoso, ma un valido alleato per la mente medica e i cittadini.