Il dipartimento di stato americano ha introdotto nuove regole per gli studenti stranieri che richiedono un visto per frequentare scuole e università negli Stati Uniti. A partire dal 2025, i richiedenti dovranno rendere accessibili ai funzionari diplomatici i propri profili social, così da consentire un controllo più approfondito sulle loro attività online. Queste misure riguardano in particolare le categorie di visto F, M e J, cioè quelle legate all’istruzione accademica, professionale e agli scambi culturali.
Nuove norme sui controlli digitali per i richiedenti visti studenteschi
Le nuove direttive prevedono che i diplomatici Usa possano esaminare i profili social di chi fa domanda per un visto per studio o scambio. L’obiettivo è identificare segnali che possano indicare ostilità verso gli Stati Uniti, la loro cultura, governo, o principi fondanti. L’accesso ai social media diventa così una tappa obbligata per chi chiede un permesso di soggiorno per motivi educativi.
I candidati che si rifiuteranno di fornire questo accesso saranno automaticamente sospettati di voler nascondere informazioni dalle autorità. Il dipartimento di stato sottolinea che la valutazione delle attività online servirà per contrastare potenziali rischi alla sicurezza nazionale. In pratica, i diplomatici dovranno individuare eventuali messaggi di propaganda che sostengano terroristi stranieri o altre minacce, ma anche qualsiasi forma di supporto a molestie o violenze antisemite considerate illegali.
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Focus sui contenuti antisemiti e sicurezza nazionale
Il controllo sugli atteggiamenti antisemiti rispecchia indicazioni già fornite dall’Ufficio per la cittadinanza e l’immigrazione , che dipende dal Dipartimento della Sicurezza interna. Queste misure hanno generato critiche, perché vengono interpretate da alcuni come un modo per reprimere prese di posizione contro la politica israeliana nella guerra a Gaza.
Il dipartimento di stato evidenzia che il controllo interesserà non solo studenti, ma anche altri richiedenti visti legati all’istruzione e agli scambi culturali. Queste categorie comprendono il visto F per studenti accademici, M per studenti di formazione professionale, e J per partecipanti a programmi di scambio culturale.
Reazioni ufficiali e contesto politico delle misure
Un funzionario di alto livello del dipartimento di stato ha sostenuto che queste nuove procedure servono a garantire maggiore sicurezza al paese e alle sue università. Ha inoltre precisato che il segretario di stato, Marco Rubio, sta contribuendo ad aggiornare il dipartimento stesso per renderlo funzionale alle sfide attuali.
È importante notare che queste mosse arrivano in un momento di forte tensione politica e sociale legata alle questioni internazionali e alla sicurezza. Controlli più rigorosi sui richiedenti visto sono stati uno strumento ricorrente, ma l’estensione al monitoraggio completo delle attività online rappresenta una novità significativa nel campo dell’immigrazione e dell’istruzione negli Stati Uniti.
Gli studenti stranieri, ormai, dovranno fare i conti con questa nuova procedura che amplia il raggio di azione dei diplomatici americani, obbligandoli a rendere trasparente non solo il proprio percorso accademico ma anche la loro presenza digitale, a garanzia di un’esame più stringente da parte delle autorità statunitensi.