Un gruppo di studenti della provincia di Pesaro-Urbino ha partecipato a un viaggio in bicicletta lungo la linea gotica, esperienza che ha collegato la storia della resistenza con il presente. L’europarlamentare Matteo Ricci ha preso parte alla tappa finale di questo percorso, accompagnandoli in momenti di riflessione sulla memoria e sul significato della libertà , proprio nella giornata del primo maggio.
La testimonianza di matteo ricci sull’importanza della memoria e della storia
Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della regione Marche, ha seguito la conclusione del progetto e si è detto impressionato dall’entusiasmo e dalla consapevolezza mostrata dagli studenti. Ha sottolineato come queste iniziative evitino che avvenga la dispersione della memoria storica, fondamentale per comprendere il presente. Ricci ha ricordato la forza di testimonianze come quelle dei partigiani, che hanno difeso la libertà in un’Europa divisa da ideologie contrapposte.
Con il riferimento alla linea gotica, ha invitato a immaginare il peso delle scelte di allora: da una parte una visione di libertà e dall’altra un regime nazista responsabile di persecuzioni, campi di concentramento e divisioni etniche. La vittoria dei partigiani e degli alleati ha segnato la nascita dell’Europa democratica che conosciamo. Ricci ha dato risalto al fatto che il percorso compiuto dagli studenti rappresenta non solo un ricordo storico, ma una base per costruire una coscienza condivisa.
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Riflessioni sui temi del lavoro e della nuova generazione in italia
Durante l’incontro Ricci ha affrontato inoltre il tema del lavoro e delle difficoltà che molti giovani ancora incontrano nel paese. Ha dichiarato che “l’Italia, pur fondata sul lavoro, presenta oggi una situazione precaria per molte persone, soprattutto i giovani” . Molti sono costretti a cercare opportunità fuori dai confini nazionali perché qui trovano poche prospettive solide.
Questa criticità rappresenta un nodo centrale della realtà sociale attuale, che richiede risposte concrete da parte della politica. Ricci ha puntato l’attenzione sulla necessità di conservare e rinnovare gli ideali di dignità e diritti che la resistenza ha portato, collegandoli alle sfide contemporanee. Il lavoro e la stabilità rimangono valori imprescindibili per garantire un futuro a chi sta iniziando un percorso di vita e carriera.
L’importanza di mantenere vivi i valori della resistenza attraverso le nuove generazioni
Un passaggio importante del discorso ha riguardato il progressivo spegnersi dei protagonisti diretti della resistenza. I testimoni storici stanno diminuendo, e questo rende urgente trasmettere alle nuove generazioni i valori di libertà e responsabilità che hanno animato quei tempi. Grazie a iniziative come “Sulle ruote della liberazione”, la memoria storica si mantiene viva non come dato astratto, ma come esperienza vissuta.
Ricci ha ringraziato gli studenti per aver dato continuità a questi principi, riconoscendo il loro ruolo nel custodire e raccontare la storia. Il legame fra passato e presente si è rafforzato nel gesto di attraversare fisicamente quei luoghi e condividerne significati profondi. Il messaggio finale ha richiamato i valori fondamentali della resistenza, sottolineando il senso di appartenenza alla nazione e la celebrazione del primo maggio come festa del lavoro e della libertà .
Il percorso in bicicletta sulla linea gotica e il coinvolgimento degli studenti
Il progetto “Sulle ruote della liberazione” ha preso avvio con l’obiettivo di far rivivere ai ragazzi eventi storici attraverso un’esperienza diretta. Il cammino ha attraversato vari punti simbolici della linea gotica, il sistema di fortificazioni realizzato durante la seconda guerra mondiale per fermare l’avanzata degli alleati. La tappa finale ha avuto luogo al cimitero inglese di Vallefoglia, un luogo di memoria importante, dove si sono ritrovati per rendere omaggio ai caduti.
Gli studenti di diverse scuole della provincia hanno pedalato insieme per comprendere meglio la storia di quei luoghi e delle persone che hanno lottato per la libertà . Il viaggio si è concluso a Pesaro, al Bar Botto, con un pranzo condiviso in occasione della festa dei lavoratori, momento che ha unito riflessione storica e celebrazione civile. La partecipazione attiva, il confronto diretto e la dimensione collettiva dell’esperienza hanno aiutato i giovani a interiorizzare il valore della memoria storica.