L’evento della Food Challenge si è svolto il 28 maggio nell’aula magna del rettorato dell’università La Sapienza di Roma. L’iniziativa ha coinvolto gli studenti dell’istituto alberghiero di Ladispoli, inseriti in un percorso formativo promosso da Lazio Innova attraverso la Startupper School Academy. L’incontro ha rappresentato la tappa conclusiva di un progetto che unisce formazione e pratica culinaria.
La collaborazione tra l’istituto alberghiero di ladispoli e la startupper school academy di lazio innova
Da diversi anni l’istituto professionale di via Federici lavora insieme a Lazio Innova nell’ambito della Startupper School Academy. Questo programma punta a valorizzare le competenze degli studenti coinvolti, creando un legame concreto con il mondo del lavoro. Il 28 maggio gli allievi dell’alberghiero hanno avuto l’opportunità di mettersi alla prova in un contesto universitario, un’occasione che il corpo docente ha definito significativa per accrescere capacità e conoscenze.
Il punto di vista del professore renato d’aloia
Il professore Renato D’Aloia, docente di accoglienza turistica, ha spiegato che la Food Challenge rappresenta l’ultimo passo di questo percorso formativo. Per lui, la collaborazione con Lazio Innova offre un “rafforzamento pratico e professionale” per gli studenti, inserendo nelle attività scolastiche strumenti e contenuti di valore. Al suo fianco, i professori Marco Erra e Carmen Piccolo hanno accompagnato la delegazione di ragazzi durante la manifestazione.
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Le prove della food challenge e il coinvolgimento dei team dell’alberghiero
Alla competizione hanno partecipato quattro team, provenienti da varie scuole alberghiere. La sfida si è articolata in tre prove distinte: “the right mix”, “analisi sensoriale” e “talk and speak”. Ogni fase ha richiesto ai ragazzi un tipo diverso di abilità. Nella prima, si doveva preparare una ricetta originale puntando soprattutto sull’estetica e sulla cura del piatto.
Nell’analisi sensoriale, gli studenti hanno esercitato la capacità di riconoscere gusti e aromi, un passaggio delicato che richiede attenzione e preparazione. Infine, la prova “talk and speak” ha messo alla prova la comunicazione, perché ogni team si è presentato e ha spiegato il lavoro fatto durante una diretta streaming, simulando un’intervista. Questo momento ha rappresentato un’occasione per affinare la padronanza nell’esporre un progetto davanti a un pubblico.
La comunicazione e la diretta streaming come prova finale
La sfida finale ha dimostrato come la preparazione tecnica vada accompagnata da abilità comunicative, indispensabili nel settore alberghiero e della ristorazione.
Il valore dell’esperienza universitaria per gli studenti dell’alberghiero
Anche se i ragazzi dell’istituto di Ladispoli non hanno ottenuto il primo premio, la partecipazione alla Food Challenge nell’atmosfera di un’università prestigiosa come La Sapienza ha avuto un forte impatto. La professoressa Carmen Piccolo ha sottolineato quanto conti il confronto con i coetanei e lo scambio di opinioni con altri istituti.
L’evento ha permesso agli studenti di vivere un’esperienza importante non solo sul piano tecnico e pratico, ma anche dal punto di vista personale. Le emozioni e i momenti condivisi resteranno un ricordo prezioso per il gruppo, che già guarda con interesse alla prossima edizione della manifestazione. La naturale conclusione di un percorso che mescola formazione e passione per la cucina.