La giornata del 5 giugno ha visto la partecipazione attiva degli alunni della 2°G dell’istituto comprensivo Alessandro Volta di Latina durante la cerimonia per il 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri. L’evento si è svolto nella frazione di Fogliano, dove i ragazzi hanno portato in scena una performance unica frutto di un laboratorio di body percussion curato dai propri docenti e coordinato dalla vicepreside. Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio che coinvolge numerose istituzioni e associazioni locali, puntando su legalità, educazione ambientale e inclusione sociale.
La performance artistica degli studenti al centro delle celebrazioni
Durante la cerimonia a Fogliano, gli studenti della 2°G hanno proposto un’esibizione basata sulla body percussion, cioè la produzione di suoni usando il proprio corpo come strumento. Questa attività, preparata con impegno sotto la guida dei docenti Roberto Di Lieto, Francesco Muollo e Natalino Marchetti e il coordinamento della vicepreside Anna Rita Mancini, ha rappresentato un momento di grande coinvolgimento e collaborazione. Gli allievi, dopo settimane di laboratorio, hanno mostrato come la musica e il ritmo possano diventare mezzo espressivo e strumento di aggregazione, specie in un contesto legato alle celebrazioni istituzionali.
La scelta di questa forma artistica non è casuale. La body percussion infatti facilita la partecipazione di tutti, eliminando barriere legate a strumenti tradizionali o capacità tecniche specifiche. La performance ha così assunto un valore simbolico, sottolineando l’importanza di tutte le voci e la forza della diversità nella comunità scolastica, oltre che nella società in generale.
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Il progetto leai e la collaborazione con associazioni e istituzioni
L’evento si inserisce nel quadro del progetto denominato “L.E.A.I.”, acronimo che sta per Legalità, Educazione Ambientale e Inclusione. Questo programma ha coinvolto la scuola assieme all’associazione LatinAutismo, guidata da Monia Magliocco, e diverse autorità come l’Arma dei Carabinieri, l’Ufficio Scolastico Regionale Lazio, la Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e l’università LUMSA. L’obiettivo è creare occasioni formative che combinino aspetti civici, ambientali e sociali, favorendo una presenza attiva degli studenti nel contesto locale.
Le attività svolte nel progetto hanno previsto non solo momenti artistici ma anche l’approfondimento di pratiche inclusive con l’uso di strumenti personalizzati di comunicazione aumentativa. Questi strumenti sono fondamentali per garantire a chi ha esigenze specifiche una partecipazione reale e paritaria nelle iniziative scolastiche e sociali, consentendo una migliore inclusione.
La rete creata tra scuola, enti pubblici e associazioni mira a rafforzare il legame con il territorio e a promuovere una cultura basata sul rispetto delle diversità e la collaborazione tra le varie parti della comunità, come dimostrato durante la celebrazione del 211° anniversario dell’Arma.
Il riconoscimento dell’arma dei carabinieri alla scuola e agli studenti
I carabinieri presenti all’evento hanno espresso il proprio apprezzamento per il contributo offerto dagli studenti e dalla scuola nel promuovere valori fondamentali. Hanno sottolineato come il coinvolgimento diretto dei ragazzi nelle attività culturali e formative non sia solo un buon esempio di educazione, ma anche una spinta a guardare alle differenze come risorse da valorizzare.
Nel corso della manifestazione, il personale dell’Arma ha ricordato che l’esperienza vissuta con questi giovani rappresenta un importante segnale di una società che costruisce inclusione e attenzione reciproca attraverso il dialogo e l’impegno collettivo. La creatività e la sensibilità dei ragazzi sono state indicate come elementi fondamentali per diffondere una cultura di pace e responsabilità, necessari per il benessere della comunità.
L’apprezzamento raccolto va in direzione di un lavoro di squadra tra scuola e istituzioni, che consente di raggiungere obiettivi concreti in temi delicati come la legalità e la coesione sociale. L’evento a Fogliano è stato, così, un esempio pratico di come si possa unire la tradizione dell’Arma con le energie delle nuove generazioni per costruire un futuro condiviso.