L’evento nazionale dedicato all’imprenditorialità scolastica ha incoronato la mini-impresa Pet Life del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Trento. La manifestazione, giunta alla terza edizione, si è svolta a Bergamo con la partecipazione di decine di gruppi di studenti provenienti da tutta Italia. Il progetto premia l’impegno e le capacità delle nuove generazioni nel proporre idee imprenditoriali che nascono direttamente dai banchi di scuola. La manifestazione, organizzata da Junior Achievement Italia con il ministero dell’Istruzione e del Merito, coinvolge migliaia di studenti in un percorso che unisce formazione ed esperienza pratica.
La manifestazione nazionale e il percorso delle mini imprese scolastiche
I Campionati di imprenditorialità sono una competizione su scala nazionale che si divide in quattordici tappe territoriali distribuite da nord a sud della penisola. Gli studenti, suddivisi in gruppi chiamati mini-imprese, sviluppano idee imprenditoriali originali e soluzioni concrete come parte del percorso scolastico. Quest’anno, la fase finale si è svolta all’Università degli studi di Bergamo, dove sono arrivati 180 ragazzi in rappresentanza di sessanta progetti targati scuole secondarie di secondo grado. La competizione mette alla prova la capacità di lavoro di gruppo, la collaborazione e la pratica manageriale applicata direttamente dagli studenti.
Temi e metodo delle mini-imprese
Le mini-imprese presentate affrontano tematiche differenti, spesso ispirate da bisogni reali della comunità o dal desiderio di innovare prodotti e servizi esistenti. Il metodo seguito prevede che gli studenti passino dall’idea alla sua realizzazione, occupandosi quindi anche di aspetti organizzativi, marketing e vendita. Questo approccio consente loro di acquisire competenze trasversali essenziali per il proseguimento degli studi o l’ingresso nel mondo del lavoro. Il circuito dei Campionati diventa così una palestra per le nuove leve, dando spazio a chi ha voglia di mettersi alla prova e approfondire aspetti concreti dell’imprenditorialità.
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Bergamo capitale dell’innovazione con il supporto delle istituzioni locali
La scelta di Bergamo come sede dell’evento ha avuto un’importanza particolare. La sindaca Elena Carnevali ha sottolineato come questa manifestazione rispecchi lo spirito della città, chiamata a sostenere con forza i giovani e la formazione per non perdere terreno dal punto di vista produttivo. Bergamo è una realtà con un tessuto economico stabile e avanzato, che tuttavia impone investimenti decisi per colmare il gap tra il mondo della scuola e quello del lavoro.
Carnevali ha ribadito l’importanza di percorsi formativi post-secondari come ITS e una guida efficace per l’orientamento. In questo clima, eventi come i Campionati fungono da ponte, favorendo lo scambio tra scuole, università, imprese e centri di formazione. La manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare le idee dei giovanissimi e spingere alla collaborazione fra diverse realtà locali. Resta netto il richiamo a una preparazione che sappia mettere il capitale umano nelle condizioni di affrontare le sfide politiche ed economiche che si prospettano.
L’università di bergamo: ricerca, formazione e supporto all’imprenditorialità giovanile
L’Università degli studi di Bergamo ha ospitato la tappa finale, con il rettore Sergio Cavalieri che ha rimarcato l’impegno dell’ateneo nel sostegno al giovane talento. L’istituto ha attivato il Center for young and family enterprise , dedicato alla ricerca e a iniziative sulla cultura imprenditoriale rivolte agli studenti. Il percorso Creo, inserito nelle attività universitarie, punta a sviluppare creatività, innovazione e capacità personali degli iscritti.
Un tassello di questa strategia è Start cup Bergamo, un programma nato proprio sotto l’egida del Cyfe. Qui si formano e accompagnano progetti d’impresa a contenuto innovativo. La partecipazione di docenti e ricercatori provenienti da diverse discipline rende l’esperienza multidisciplinare e radicata nel contesto locale. L’ateneo promuove così un modello integrato di educazione imprenditoriale, prezioso per rafforzare l’interazione fra formazione teorica e esigenze concrete del tessuto produttivo.
JA italia e l’importanza strategica dei campionati per l’educazione imprenditoriale
Miriam Cresta, amministratore delegato di Junior Achievement Italia, ha evidenziato il valore crescente di questa gara nel panorama scolastico. La collaborazione stretta con il ministero dell’Istruzione e del Merito ha dato corpo a una rete di partner che permette un coinvolgimento ampio e trasversale. La partecipazione delle istituzioni locali e nazionali indica che educare all’imprenditorialità è una priorità per il sistema educativo e per il futuro del lavoro.
I Campionati sono concepiti per essere inclusivi e permettere a studenti sotto i diciotto anni di misurarsi con situazioni reali. Questo avvicinamento precoce alla pratica imprenditoriale offre strumenti utili per orientarsi nelle scelte formative e nelle nuove professioni. Per JA Italia è decisivo mantenere viva la manifestazione rendendola accessibile e adatta alle diverse realtà territoriali: anche la selezione della prossima città ospitante fa parte di questa strategia.
L’impegno dei giovani e la ricerca sull’impatto dei programmi imprenditoriali
Anna Gionfriddo, presidente di JA Italia, ha puntualizzato come l’impegno imprenditoriale dei giovani porti non solo benefici individuali, ma influenzi la società nel suo complesso. Il sistema educativo deve quindi adattarsi anticipando esigenze e tendenze, dotando gli studenti di competenze trasversali necessarie per seguire i propri progetti con determinazione.
Durante l’evento è stata presentata una ricerca intitolata “Adolescenti e scelte di carriera”. Lo studio, realizzato con l’appoggio scientifico del Cyfe e finanziato da ABB, ha monitorato l’effetto dei programmi educativi di JA sulle scelte formative degli studenti coinvolti nell’anno 2024-2025. I risultati mostrano che questi ragazzi raggiungono risultati superiori rispetto alla media nazionale in ambiti collegati all’apprendimento imprenditoriale e al clima che favorisce la creatività e l’iniziativa.
Le evidenze confermano l’importanza di diffondere ulteriormente questo tipo di formazione. Gli studenti imparano a riconoscere opportunità, sviluppano capacità di azione e autonomia nel portare avanti i progetti. Questi traumi e competenze diventano strumenti fondamentali per l’ingresso nel mondo del lavoro e per la crescita economica e sociale del Paese.