Nel 2024, lo stabilimento di Stellantis situato a Melfi, in provincia di Potenza, ha registrato una significativa diminuzione della produzione rispetto all’anno precedente. Secondo le analisi della Fim Cisl, il dato è allarmante: un calo del 63,5% che corrisponde a oltre 108 mila unità. Questa situazione rappresenta non solo un fenomeno isolato, ma una grave crisi per uno dei principali stabilimenti del gruppo, il quale ha visto il suo volume di produzione ridotto drasticamente.
Dati di produzione e ristrutturazione
Il report della Fim Cisl rivela che la produzione complessiva nel 2024 si è attestata a 62.080 veicoli. Di questi, il 30% è costituito dalla Fiat 500X, un altro 30% dalla Jeep Renegade, mentre il restante 40% è rappresentato dalla Jeep Compass. Significativo è il numero di giorni di inattività: lo stabilimento ha subito un totale di 154 giorni di fermo produttivo, regolato attraverso un Contratto di solidarietà che ha permesso di gestire la situazione attraverso misure alternative ai licenziamenti.
La situazione operativa è peggiorata nel corso dell’anno. Se nel primo trimestre la media giornaliera di lavoratori coinvolti nel Contratto di solidarietà era del 23% , nel secondo trimestre questa cifra è salita al 40%, con una media di 1.500 lavoratori. La situazione è ulteriormente deteriorata nel terzo trimestre, quando si è raggiunto il 60%, e nel quarto trimestre si è registrata una media di 1.700 lavoratori, pari al 62%.
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Impatti occupazionali e misure attuate
La Fim Cisl ha evidenziato come il drastico calo nella produzione, rispetto ai 339.865 veicoli realizzati nel 2018 con 7.400 occupati, ha avuto ripercussioni gravi sull’occupazione. Per affrontare la crisi, sono state messe in campo diverse strategie, inclusi incentivi all’uscita volontaria per quasi duemila lavoratori dal 2021. Attualmente, il numero di occupati è sceso a 5.080, rappresentando un cambiamento significativo nel panorama lavorativo dello stabilimento.
Da inizio 2024, la turnazione è stata ridotta a due turni lavorativi, riorganizzando così il personale presente all’interno dello stabilimento. Questa transizione avviene in un contesto di preparazione verso nuovi modelli multibrand, basati sulla piattaforma Bev Stla Medium, che, sebbene offrano prospettive future positive, hanno alimentato ulteriori necessità di flessibilità nell’organizzazione del lavoro e nell’approvvigionamento di risorse.
Prospettive futura e rilancio della produzione
Un elemento da tenere in considerazione è il cronoprogramma presentato dalla direzione di Stellantis, il quale prevede l’avvio della produzione di nuovi modelli a partire da marzo 2025. In particolare, la produzione della prima DS8 elettrica, attualmente in fase di preparazione, andrà a sostenere la ripresa del sito. A seguire, è fissato per giugno 2025 l’avvio della Compass elettrica, mentre entro la fine dello stesso anno ci si aspetta il lancio della Compass ibrida, insieme a modelli come la DS7 e la nuova Lancia Gamma, prevista in versioni elettrica e ibrida.
Si prevede che, a regime, la produzione annuale supererà le 200 mila vetture, con l’obiettivo di rientrare in una situazione di saturazione dello stabilimento. Tuttavia, questa prospettiva sarà da monitorare attentamente, in quanto variazioni nel mercato e nell’indotto potrebbero influenzare l’andamento delle linee produttive.
Situazione critica dell’indotto
Le difficoltà non riguardano solo i dipendenti dello stabilimento di Melfi, ma si estendono anche all’indotto, che sta affrontando una fase critica. L’azienda ha cercato di garantire una maggiore responsabilità nella gestione di questa crisi, tentando di mantenere un dialogo aperto con i fornitori e con chi opera nelle filiere collegate alla produzione di veicoli. La sostenibilità economica dell’intero ecosistema produttivo è ora una delle principali priorità del gruppo, specialmente alla luce dei cambiamenti previsti nei modelli e nella tecnologia.
In questo contesto, gli sviluppi futuri dello stabilimento di Melfi dipenderanno dalla capacità del gruppo di adattarsi rapidamente ai cambiamenti richiesti dal mercato.