Stallo sulla via di Ceri: la Regione tace mentre il problema della rupe tufacea si aggrava

Stallo sulla via di Ceri: la Regione tace mentre il problema della rupe tufacea si aggrava

La chiusura della via di Ceri solleva preoccupazioni per la sicurezza locale, con la sindaca Gubetti che chiede interventi urgenti dalla Regione, mentre l’ex consigliera Belardinelli evidenzia complicazioni normative.
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Stallo sulla via di Ceri: la Regione tace mentre il problema della rupe tufacea si aggrava - (Credit: baraondanews.it)

La situazione sulla via di Ceri continua a rappresentare un’interrogativo cruciale per la comunità locale. La strada, chiusa a causa di problemi di stabilità della rupe tufacea, non ha visto sviluppi significativi, e le istituzioni regionali sembrano latitare nella risposta. I recenti scambi tra la Sindaca Gubetti e l’ex consigliera Anna Lisa Belardinelli evidenziano la serietà della situazione e l’urgenza di interventi decisivi.

Le dichiarazioni della sindaca

La Sindaca Gubetti ha sottolineato l’urgenza di una risposta da parte della Regione, evidenziando la gravità della situazione attuale. “Ho scritto già alla Regione in particolare all’assessore a Lavori Pubblici e Viabilità Rinaldi, ma non abbiamo avuto ancora una risposta,” ha dichiarato. Il pericolo è connesso al fatto che la rupe è situata su terreno privato mentre la strada appartiene al Comune, creando un complicato scenario di responsabilità e intervento. Secondo la sindaca, ci vorrebbero milioni di euro per sistemare la situazione e l’assenza di comunicazione da parte della Regione è inaccettabile, considerando che l’amministrazione locale si aspetterebbe almeno un contatto per discutere il da farsi.

La Gubetti ha richiamato anche l’attenzione su Anna Lisa Belardinelli, che è passata dall’essere consigliera di minoranza a ricoprire un incarico di responsabilità nella segreteria dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici e viabilità. “Mi aspetto che si attivi per il bene della città perché c’è bisogno di tutti per risolvere un problema causato dal maltempo,” ha aggiunto la sindaca, sottolineando l’importanza di un’azione congiunta, in un contesto in cui la stabilità della strada è essenziale per la sicurezza dei cittadini e l’accessibilità della zona.

La risposta di Anna Lisa Belardinelli

L’ex consigliera Anna Lisa Belardinelli ha prontamente risposto alle accuse della sindaca, affermando di aver già trasmesso le preoccupazioni espresse da Gubetti ai tecnici competenti in materia. “Chiederò ulteriori chiarimenti, ma non credo che la Regione possa intervenire in un’area di terreno privato,” ha specificato. La Belardinelli ha puntato sull’importanza della normativa che regola i lavori pubblici, cui si fa riferimento nel documento inviato dal Comune: ciò implica che la procedura di intervento si attiva solo in caso di calamità stradale, una situazione che, secondo lei, non è applicabile nel contesto attuale.

In un attacco diretto alla sindaca, Belardinelli ha messo in rilievo un importante dettaglio: “Nel 2019, Gubetti era assessore e dovrebbe conoscere il contesto normativo. Il Comune ha già affidato uno studio geologico per analizzare il tipo di interventi necessari per eliminare la pericolosità della strada. Come mai non è stato coinvolto né il privato né la Regione quando Zingaretti era al governo?” Le sue affermazioni pongono un interrogativo sull’efficacia e la tempistica delle azioni intraprese fino ad ora.

L’importanza di un dialogo istituzionale

La questione della via di Ceri non è solo tecnica, ma anche profondamente legata alle dinamiche politiche e istituzionali del territorio. I conflitti tra gli attori coinvolti potrebbero mettere in ombra le vere necessità della comunità. La mancanza di un dialogo costruttivo tra il Comune e la Regione rischia di indebolire ulteriormente la situazione, causando ritardi negli interventi e nuove incertezze.

La stabilità della rupe e la sicurezza della strada sono priorità che richiedono un’attenzione immediata. Solo attraverso una cooperazione efficace e la consapevolezza delle responsabilità, si potrà finalmente intraprendere un percorso per la risoluzione del problema e garantire la sicurezza della viabilità per i cittadini. La strada verso il consolidamento della rupe non può restare bloccata da incomprensioni politiche o dalla burocrazia. Pertanto, un impegno collettivo e direzioni chiare sono imperativi per garantire un futuro sicuro per la comunità.

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