Stagione 2025-2026 del teatro nuovo di napoli: grandi classici, drammaturgia contemporanea e progetti per giovani

Stagione 2025-2026 del teatro nuovo di napoli: grandi classici, drammaturgia contemporanea e progetti per giovani

La stagione 2025-2026 del teatro nuovo di Napoli propone spettacoli tra grandi classici di Anton Čechov, drammaturgia contemporanea di Antonio Latella e Federico Bellini, danza con Enrico Morelli e iniziative educative per giovani.
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La stagione 2025-2026 del Teatro Nuovo di Napoli propone un ricco programma che unisce grandi classici rivisitati, drammaturgia contemporanea, danza, comicità e progetti per giovani, con un’attenzione particolare a temi attuali e nuove sensibilità teatrali. - Gaeta.it

La programmazione del teatro nuovo di Napoli per la stagione 2025-2026 offre una varietà di spettacoli che spaziano dai grandi classici rivisitati alla drammaturgia contemporanea, passando per la danza, la comicità e progetti rivolti a studenti e giovani compagnie. L’intento è coinvolgere un pubblico ampio, intrecciando tradizione e sperimentazione con attenzione a temi attuali e a nuove sensibilità teatrali.

La rilettura dei grandi classici e l’apertura con peter stein

La stagione si apre giovedì 30 ottobre con una serie di tre atti unici di Anton Čechov diretti da Peter Stein, regista tedesco noto per il suo lavoro approfondito sui testi classici. Lo spettacolo, intitolato “Crisi di nervi”, comprende L’orso, I danni del tabacco e La domanda di matrimonio. Attraverso un cast che vede alternarsi Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Sergio Basile e altri interpreti, la messa in scena racconta la complessità dei rapporti umani con momenti di ironia, tensioni e conflitti. Stein torna a uno degli autori più influenti del teatro russo, proponendo una lettura contemporanea e ricca di sfumature.

Valorizzazione dei classici e riflessione contemporanea

Questo percorso di valorizzazione dei classici include anche altre produzioni che mettono in discussione il linguaggio teatrale e si confrontano con temi universali. Proprio nel solco della tradizione, il teatro si propone come strumento di riflessione e confronto con il presente senza rinunciare alla forza narrativa delle storie consolidate.

La drammaturgia contemporanea e i temi di attualità

La programmazione del teatro nuovo dedica ampio spazio alla drammaturgia contemporanea che affronta identità, conflitti e cambiamenti sociali. Tra le proposte più significative spicca “Wonder Woman” di Antonio Latella e Federico Bellini, spettacolo ispirato a un episodio drammatico avvenuto ad Ancona nel 2015. La storia racconta in forma teatrale il racconto immaginato di una ragazza peruviana vittima di violenza, affidando la narrazione a un cast femminile attento e coinvolgente.

Spettacoli e monologhi significativi

Altro titolo rilevante è “Lapocalisse”, che dal 19 dicembre porta in scena Valerio Aprea in un monologo scritto da Marco Dambrosio, alias Makkox. Lo spettacolo esplora il rapporto tra scienza, tecnica, politica e la difficoltà di affrontare il cambiamento nell’epoca contemporanea.

Non manca nemmeno la commedia francese “Art” di Yasmina Reza, una delle opere più rappresentate nell’ultimo decennio, diretta e interpretata da Michele Riondino. Questo spettacolo riflette sulle dinamiche dell’amicizia e della percezione estetica, mettendo in luce conflitti e malintesi attraverso dialoghi ironici e intensi.

Danza, comicità e sperimentazioni tra i nuovi linguaggi teatrali

Il teatro nuovo amplia la sua offerta con momenti dedicati alla danza contemporanea e alla stand-up comedy. La terza edizione di Open Dance è uno degli appuntamenti attesi, che ospita coreografi come Enrico Morelli e Michele Merola con il dittico “Elegia/Vivaldi umane passioni”, spettacolo previsto per fine febbraio che unisce musica e movimento in un dialogo evocativo.

La comicità trova spazio con una serie di appuntamenti di stand-up comedy, pensati per alleggerire e coinvolgere il pubblico con ironia e spontaneità.

Nuove sensibilità e drammaturgia emergente

Inoltre, la vetrina “Nuove sensibilità” rappresenta lo spazio dedicato alla drammaturgia emergente e alle giovani compagnie teatrali. Qui si conferma l’impegno nel seguire e promuovere progetti innovativi che aprano nuove strade nel racconto teatrale, spesso mescolando il teatro con altre arti visive e performative.

Iniziative educative e omaggi artistici nel cuore della programmazione

Il teatro nuovo si impegna anche sul fronte educativo con la rassegna “La rete dell’immaginario”, pensata per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Questa iniziativa punta a facilitare l’incontro dei giovani con il linguaggio teatrale, stimolando interesse e partecipazione a eventi che affrontano temi contemporanei e classici.

Il progetto “We love Enzo”, realizzato in collaborazione con Casa del Contemporaneo, rende omaggio a Enzo Moscato, figura importante del teatro napoletano e italiano. La collaborazione intende conservare e rilanciare la sua opera attraverso spettacoli e incontri.

Queste proposte dimostrano l’attenzione del teatro alla formazione culturale di nuove generazioni, supportando la creazione di un pubblico consapevole e coinvolto.

Gli spettacoli attesi: dal teatro di narrazione alla magia e al racconto sociale

Fra gli appuntamenti clou si segnala “Abracadabra” di Babilonia Teatri, previsto dal 15 gennaio, che utilizza la magia come strumento narrativo. Con Enrico Castellani, Valeria Raimondi e altri interpreti, lo spettacolo unisce illusionismo e teatro per raccontare storie che superano i limiti del realismo.

Dal 27 novembre andrà in scena “Le prénom – Cena tra amici”, commedia che affronta le tensioni tra amici quarantenni attraverso dialoghi ironici e colpi di scena, tratto dalla pièce francese di Alexandre de La Patellière e Matthieu Depalorte, nella versione italiana di Fausto Paravidino.

Danza e teatro performativo

Fra le produzioni che si concentrano sulla danza e l’arte performativa, “The Doozies” di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi narra la rivoluzione umana e artistica legata alla danza e al teatro, in scena dall’11 dicembre.

Infine, recuperi letterari come “La signora delle camelie” dal 26 marzo e “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello, dal 9 aprile, con regia di Claudio Tolcachir, chiuderanno la stagione portando in scena storie intense e profondamente radicate nella tradizione teatrale.

La stagione 2025-2026 del teatro nuovo di Napoli manifesta un percorso variegato e articolato, lontano da standard consueti, aperto a intrecci tra passato e presente con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio e partecipe.

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