Stabile il gradimento del governo Meloni: i leader italiani a confronto nel 2023

Stabile il gradimento del governo Meloni: i leader italiani a confronto nel 2023

Un’indagine di Vis Factor rivela che Giorgia Meloni mantiene il gradimento degli italiani al 39,3%, mentre Antonio Tajani è il ministro più apprezzato. Preoccupazioni crescenti su tasse e sanità emergono tra gli elettori.
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Stabile il gradimento del governo Meloni: i leader italiani a confronto nel 2023 - (Credit: www.adnkronos.com)

Un recente studio condotto dalla società Vis Factor, specializzata in analisi strategiche, ha evidenziato il livello di gradimento del governo guidato da Giorgia Meloni, che chiude il suo secondo anno di legislatura con una valutazione stabile da parte degli italiani. L’indagine, effettuata attraverso il super indicatore Human Index, ha combinato sondaggi quantitativi e ricerche sui social, svelando le opinioni degli elettori riguardo alla performance del governo e al gradimento dei leader politici.

Il gradimento di Giorgia Meloni e dei leader politici

Giorgia Meloni mantiene la prima posizione nella classifica del gradimento dei leader politici, con una percentuale del 39,3%. Questo risultato mostra un leggero calo rispetto al 46,9% di ottobre 2023, ma il supporto rimane solido. Seguono Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, con il 33,6%, e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, al 30,9%. In quarta posizione c’è Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinquestelle, con un gradimento del 29,7%, mentre Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, chiude la top five con il 26,5%.

Questi dati suggeriscono una certa stabilità nell’orientamento degli italiani verso i leader politici, con Meloni in testa nonostante un ambiente politico caratterizzato da sfide significative. La lotta per mantenere il consenso in un contesto di crescente insoddisfazione su temi cruciali come tasse e sanità rappresenta una prova continua per il governo.

Antonio Tajani, il ministro più apprezzato

Nel panorama ministeriale, spicca il nome di Antonio Tajani, che si posiziona come il ministro con il maggior grado di consensi, sfiorando il 34%. Questo dato riflette il buon lavoro svolto dal titolare della Farnesina, il quale ha saputo mantenere un profilo internazionale attivo nel contesto della politica estera italiana. Altri ministri ben accolti dal pubblico includono Guido Crosetto con il 32,7% e Adolfo Urso con il 31,7%.

Il riscontro positivo per Tajani è anche indicativo di un certo gradimento verso la diplomazia italiana e le scelte politiche in ambito internazionale, dove il governo ha cercato di posizionarsi come una voce rilevante nell’Unione Europea e a livello globale. Questo gradimento può influenzare la percezione dell’intera squadra ministeriale e, di conseguenza, il morale dell’elettorato.

Situazione politica e intenzioni di voto

Analizzando le intenzioni di voto, il partito Fratelli d’Italia si attesta al 28,8%, mantenendo una rilevante posizione di predominanza nel panorama politico nazionale. Segue il Partito Democratico con il 22,6%, mentre il Movimento Cinquestelle registra il 12,3%. Forza Italia e la Lega, pur essendo storicamente grandi protagonisti, si trovano rispettivamente al 9,2% e all’8,2%.

Questi dati evidenziano un continuativo divario tra le forze politiche, con Fratelli d’Italia che continua a dominare il consenso. In un momento delicato come quello attuale, in cui la fiducia nei partiti è messa a dura prova dalle richieste di cambiamento e riforme, il governo Meloni deve affrontare una sfida non indifferente per mantenere il proprio consenso e affrontare le critiche relative al bilancio e alle politiche fiscali.

Analisi della legislazione fiscale e delle opinioni pubbliche

Un focus della ricerca di Vis Factor si è concentrato sulla legge di Bilancio, analizzando le conversazioni sui social media. I dati rivelano un sentiment negativo prevalente, con il 60,2% delle opinioni espresse inclini alla preoccupazione o alla frustrazione. Le emozioni più ricorrenti sono associate a parole come “tasse”, “banche”, e “sanità”, portando alla luce le preoccupazioni diffuse riguardo aumenti fiscali e mancanza di risorse per i servizi pubblici.

I temi sollevati dai cittadini indicano un forte disagio verso le tasse, in particolare le accise su benzina e tabacco che risultano le più impopolari, seguite dall’IVA e dalle tasse sulla casa. In questo contesto, le reazioni negative possono influenzare l’orientamento futuro degli elettori vendendo un quadro non roseo per le prossime scelte politiche del governo.

La mancanza di un’alternativa politica coesa

Secondo Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, il governo e la figura di Giorgia Meloni mantengono una certa stabilità grazie alla mancanza di un’alternativa politica credibile. La stabilità governativa è altresì attribuita alla mancanza di errori sostanziali da parte dell’esecutivo e alla continua difficoltà dell’opposizione nel presentarsi unita. Tuttavia, la necessità di provvedimenti incisivi per affermarsi come governo rimane cruciale nei prossimi anni.

In questo scenario, la legge di Bilancio attuale, nonostante un sentiment negativo, non appare come un deterioramento rispetto agli anni precedenti. La sfida per il futuro sarà quindi quella di tradurre il consenso attuale in azioni concrete che possano affrontare le problematiche sollevate dagli elettori.

Ultimo aggiornamento il 19 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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