L’imprenditore portuale Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’autorità portuale di Genova Paolo Signorini hanno richiesto al tribunale di sorveglianza di poter svolgere lavori socialmente utili per scontare le rispettive condanne definitive. La loro istanza arriva dopo i patteggiamenti in un’inchiesta legata a presunti episodi di corruzione che avevano coinvolto anche l’ex presidente della regione Liguria Giovanni Toti.
Le richieste di attività di volontariato presentate al tribunale di sorveglianza
Attraverso i loro avvocati, Andrea Vernazza, Alessandro Vaccaro ed i fratelli Enrico e Mario Scopesi, Spinelli e Signorini hanno depositato la richiesta di affidamento ai servizi sociali. L’imprenditore portuale ha chiesto di poter svolgere il volontariato in una parrocchia, un ambiente dove potrà contribuire con lavori di supporto e attività comunitarie. Signorini invece ha indicato un’associazione nel genovese dove ha già iniziato a prestare servizio saltuariamente.
Questa modalità di esecuzione della pena viene regolata da un programma dettagliato inviato all’ufficio esecuzione penale esterna, così da monitorare le attività e verificarne il corretto svolgimento. La durata del lavoro coincide esattamente con la pena da eseguire, al termine della quale la condanna si estingue senza ulteriori obblighi.
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Le sentenze dopo l’inchiesta per corruzione in liguria
Aldo Spinelli ha patteggiato una condanna di tre anni e tre mesi, mentre Paolo Signorini ha patteggiato a tre anni e cinque mesi. I due sono stati arrestati nel corso dell’indagine per corruzione che ha investito la Regione Liguria e in particolare l’allora presidente Giovanni Toti. Quest’ultimo aveva patteggiato due anni e tre mesi di reclusione, convertiti in 1.600 ore di lavori socialmente utili, una forma di pena alternativa che ha ora chiesto anche Spinelli e Signorini.
Spinelli era stato sottoposto ai domiciliari, mentre Signorini era in carcere durante le fasi iniziali delle indagini. Queste misure riflettevano la gravità delle accuse e la preoccupazione della procura circa il rischio di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove.
Gli sviluppi recenti sull’indagine giudiziaria e la posizione di signorini
In tempi molto recenti, Paolo Signorini è stato nuovamente indagato dalla procura europea nel quadro di un’inchiesta che riguarda la costruzione della nuova diga foranea nel porto di Genova. I reati sotto accusa comprendono vari episodi tra cui turbativa d’asta, falso e malversazione.
Questa nuova indagine complica ulteriormente la situazione giudiziaria dell’ex manager pubblico, che già in passato è stato oggetto di procedimenti penali e ha scelto di patteggiare. I fatti contestati riguardano la gestione e l’assegnazione degli appalti per opere infrastrutturali di grande rilievo per il porto.
Le autorità europee stanno valutando se siano state violate regole di gara e norme di trasparenza applicabili agli appalti pubblici, fondamentali per la corretta amministrazione dei fondi pubblici e per evitare squilibri nel mercato. Gli sviluppi di questa inchiesta sono attesi con attenzione da operatori portuali e addetti ai lavori.
Il funzionamento dell’affidamento ai servizi sociali per i condannati
L’affidamento ai servizi sociali consente a chi ha patteggiato pene di entità medio-bassa, senza indicazioni contrarie del tribunale, di scontare la pena attraverso attività di pubblica utilità. Questa misura mira a evitare l’isolamento detentivo e favorire il reinserimento sociale, mantenendo un controllo costante sul condannato.
Nel caso di Spinelli e Signorini, il tribunale di sorveglianza dovrà valutare la compatibilita dell’attività volontaria proposta e verificare l’adeguatezza del programma di trattamento. Durante questa fase, l’ufficio esecuzione penale esterna si occupa di controllare la frequenza, la qualità delle prestazioni e il rispetto delle condizioni imposte.
La durata del volontariato corrisponderà all’ammontare della pena residua, al termine della quale il procedimento si chiuderà. Questa modalità è usata in Italia per pene inferiori a quattro anni, in particolare quando si ritiene che l’interessato non rappresenti più un pericolo per la comunità.
L’esperienza di Spinelli in ambito portuale e di Signorini nella gestione pubblica potrà indirizzare le loro attività di volontariato verso settori compatibili alle loro competenze, ma sempre in contesti di utilità sociale.
Queste misure, usate con equilibrio, accompagnano il percorso di esecuzione della pena mantenendo un bilanciamento tra responsabilità penale e possibilità di recupero sociale.