Speranze e risultati concreti per il tumore gastrico HER2 positivo metastatico con un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato

Speranze e risultati concreti per il tumore gastrico HER2 positivo metastatico con un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato

Lo studio Destiny-Gastric04 dimostra che trastuzumab deruxtecan migliora significativamente la sopravvivenza e il controllo del tumore gastrico HER2 positivo metastatico, offrendo una nuova opzione terapeutica efficace e sicura.
Speranze E Risultati Concreti Speranze E Risultati Concreti
Lo studio Destiny-Gastric04 dimostra che trastuzumab deruxtecan migliora significativamente la sopravvivenza e il controllo del tumore gastrico HER2 positivo metastatico rispetto alla chemioterapia standard, rappresentando una svolta terapeutica importante. - Gaeta.it

Il tumore gastrico HER2 positivo, soprattutto nelle forme metastatiche o non operabili, ha trovato un nuovo trattamento che segna una svolta nelle opzioni terapeutiche disponibili. Lo studio di fase 3 ‘Destiny-Gastric04‘, presentato al congresso 2025 dell’American Society of Clinical Oncology e pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine‘, ha evidenziato risultati incoraggianti su sopravvivenza e controllo della malattia. Questo approfondimento sintetizza i dati chiave della ricerca e il ruolo di trastuzumab deruxtecan in un ambito oncologico ancora molto complesso.

I dati principali dello studio destiny-gastric04 e i benefici di trastuzumab deruxtecan

Lo studio di fase 3 ‘Destiny-Gastric04‘ ha confrontato trastuzumab deruxtecan con la combinazione di ramucirumab e paclitaxel in pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea HER2 positivo, non resecabile o metastatico. I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale con l’anticorpo monoclonale farmaco-coniugato. La riduzione del rischio di morte ha raggiunto il 30%, con una sopravvivenza globale mediana pari a 14,7 mesi contro gli 11,4 mesi del trattamento di confronto. Questi numeri indicano un progresso concreto, considerando la gravità della malattia e la limitata efficacia finora disponibile per questa categoria di pazienti.

Nell’analisi della sopravvivenza libera da progressione, trastuzumab deruxtecan ha ridotto del 26% il rischio di peggioramento o di morte senza progressione. La mediana di sopravvivenza senza progressione è stata di 6,7 mesi rispetto a 5,6 mesi nel gruppo con ramucirumab e paclitaxel. Il tasso di risposta obiettiva confermato nel gruppo trattato con trastuzumab deruxtecan ha superato il 44%, con sette risposte complete. Nel braccio di controllo, la risposta obiettiva si è attestata al 29%, con solo tre risposte complete. La durata della risposta mediana nel gruppo trastuzumab deruxtecan è stata di 7,4 mesi rispetto ai 5,3 del trattamento standard. Infine, la percentuale di controllo di malattia ha raggiunto quasi il 92% nel gruppo sperimentale, molto sopra il 76% del gruppo con ramucirumab e paclitaxel. I dati segnalano un vantaggio in termini di efficacia e controllo della malattia che modifica le prospettive di cura.

Caratteristiche e funzione di trastuzumab deruxtecan nel trattamento her2 positivo

Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato, cioè combina la capacità di riconoscere specificamente il recettore HER2 con una molecola chemioterapica, il deruxtecan, direttamente legata all’anticorpo. Questo costrutto permette di veicolare il farmaco citotossico direttamente alle cellule tumorali HER2 positive, aumentando la precisione dell’azione e limitando gli effetti sulle cellule sane. HER2 è un recettore espresso in circa il 15% delle neoplasie gastriche ed è un obiettivo consolidato per farmaci mirati.

Il meccanismo di trastuzumab deruxtecan porta a una distruzione più selettiva delle cellule tumorali rispetto alle terapie tradizionali. Le due fasi precedenti, ‘Destiny-Gastric01‘ e ‘Destiny-Gastric02‘, avevano già evidenziato un aumento della sopravvivenza globale di oltre 12 mesi, bastando a far approvare il farmaco in Europa e a renderlo rimborsabile in Italia. La novità della fase 3 sta nel confronto diretto con una chemioterapia combinata standard, dimostrando non solo efficacia superiore ma anche un profilo di tollerabilità più favorevole.

La situazione clinica e le sfide del carcinoma gastrico her2 positivo in italia

In Italia si stimano circa 14.100 nuovi casi di carcinoma gastrico per il 2024. Una parte importante di questi viene diagnosticata in fase avanzata, con scarse possibilità di intervento chirurgico risolutivo. Il tumore gastrico si sviluppa nella mucosa e spesso si diffonde ai linfonodi vicini. È frequente l’interessamento di organi limitrofi e metastasi al fegato, polmoni e peritoneo, quest’ultimo spesso causa di inoperabilità.

Il tumore gastrico HER2 positivo rappresenta circa il 15% di tutte le forme. In questi pazienti, spesso la prima linea di trattamento prevede chemioterapia e trastuzumab, eventualmente associato a immunoterapia come pembrolizumab. Tuttavia, in oltre metà dei casi la malattia progredisce, rendendo necessario un trattamento di seconda linea. Prima dell’arrivo di trastuzumab deruxtecan, le opzioni erano molto limitate. La sopravvivenza a cinque anni per pazienti con malattia metastatica resta bassa, al di sotto del 20%.

Sono molte le cause di rischio per questo tumore, dall’infezione da Helicobacter pylori all’alimentazione ricca di sali, carni rosse o cibi conservati, passando per il fumo di sigaretta. I sintomi sono spesso vaghi all’inizio, simili a una semplice gastrite, il che ritarda la diagnosi e peggiora le prospettive terapeutiche.

Sicurezza e future prospettive cliniche del trattamento con trastuzumab deruxtecan

Lo studio Destiny-Gastric04 ha confermato un profilo di sicurezza di trastuzumab deruxtecan coerente con i dati già raccolti negli studi precedenti. Non sono emersi nuovi segnali preoccupanti. Questo aspetto è cruciale nel trattamento di pazienti con condizioni cliniche spesso complicate e fragili, dove la tollerabilità influisce sulle possibilità di proseguire la terapia e mantenere la qualità di vita.

Il farmaco si conferma così una risorsa importante nella seconda linea di trattamento del tumore gastrico HER2 positivo, diventando il punto di riferimento nelle linee guida internazionali. Il nuovo studio rafforza l’idea di sottoporre a test HER2 ogni paziente con carcinoma gastrico avanzato fin dall’inizio del percorso terapeutico, perché è un dato che influenza la scelta non solo della prima linea, ma anche delle terapie successive. Con questi progressi, il panorama delle cure per una malattia che resta difficile da affrontare guadagna una nuova arma, in grado di prolungare la vita e migliorare il controllo della malattia.

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