Nel cuore dell’Umbria, Spello si prepara a ospitare l’Infiorata 2025, evento che coniuga arte e fede in un’atmosfera unica. La manifestazione, in programma per il 21 e 22 giugno, assume quest’anno un valore speciale grazie al legame con l’Anno Giubilare della Speranza. Tra antichi vicoli e piazze trasformate in tappeti di petali, il borgo si animerà con una festa coinvolgente fatta di tradizione, musica, cultura e sapori tipici. Ecco tutto quello che c’è da sapere per vivere questo momento, fra novità e appuntamenti consolidati.
L’arte naturale invade le strade di spello
L’Infiorata trasforma il centro storico di Spello in un museo a cielo aperto. Percorrendo il tracciato che parte da Porta Consolare fino al belvedere si incontrano oltre sessanta opere floreali di grandi dimensioni, realizzate esclusivamente con petali e materiali naturali, senza colle o pigmenti artificiali. Le creazioni, nate dalle mani di circa duemila infioratori, tra cui cinquecento bambini, nascono nella notte tra sabato e domenica, immersi nel silenzio e nel profumo dei fiori. Ogni petalo è posato con cura per comporre immagini che raccontano storie di fede, tradizione e natura.
Le vie acciottolate, illuminate di sera e animate dalla presenza degli artisti, diventano una passerella di colori vivi e texture naturali, capaci di catturare lo sguardo e far rivivere un’antica pratica artistica unica in Italia. Il paesaggio floreale, esteso per quasi due chilometri, trasforma Spello in una galleria dinamica che fonde l’arte con il tessuto urbano. Questo evento è un richiamo per chi ama scoprire come la manualità e l’estro si sposino a un profondo legame religioso.
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Un omaggio floreale a papa francesco e al monastero di vallegloria
Tra le novità più significative c’è l’infiorata fuori concorso dedicata a papa Francesco e alle suore clarisse del monastero di Vallegloria, vero cuore spirituale di Spello. Questa composizione occupa una superficie di trenta metri quadrati, ideata dall’artista Gianni Donati con la collaborazione di Chiara Cerchice. Al centro si trova l’icona del Giubileo, mentre intorno si dipanano le lingue di fuoco che richiamano lo Spirito Santo.
Accanto a questo motivo centrale spicca un rosone ispirato all’architettura del monastero, simbolo del legame tra la vita claustrale e la comunità cittadina. Il tutto è completato da un germoglio che simboleggia la speranza, tema cardine dell’anno giubilare, che invita alla rinascita e al perdono. Questo tributo artistico esprime un dialogo tra la storia della fede, la spiritualità contemporanea e la tradizione di una festa che vuole anche rinnovarsi, mantenendo vive passioni e valori.
La notte dei fiori, eventi e partecipazione dal tramonto all’alba
La cosiddetta “notte dei fiori” trasforma Spello in un grande laboratorio aperto alla cittadinanza e ai visitatori. Chiunque vuole può affiancare gli esperti infioratori, posando petalo dopo petalo e contribuendo così a dar vita ai tappeti floreali. Nel centro storico, negozi e ristoranti rimangono aperti fino a tardi, accogliendo turisti e residenti in un’atmosfera di festa.
Il programma include esposizioni di bozzetti storici e raccolte filateliche legate all’Infiorata, oltre a mostre e visite guidate nelle sedi culturali del borgo, come la Villa dei Mosaici e la Pinacoteca civica. Non mancano performance di artisti di strada nelle piazze più significative: la Cappella Tega, il Palazzo Comunale, la chiesa di San Martino e il teatro Subasio si animano di musica e spettacoli.
La notte si chiude con i lavori completati alle prime luci dell’alba del 22 giugno. Alle 8:00 una giuria di esperti valuta le opere presenti, giudicandone l’originalità, la tecnica e l’effetto visivo. Nel pomeriggio si svolge la processione solenne del Corpus Domini, con il vescovo che guida il corteo lungo le vie impreziosite dai tappeti. La liturgia diventa così esperienza sensoriale e momento di raccoglimento per tutti i presenti.
Street food floreale e annullo filatelico: le novità dell’edizione 2025
Nel 2025 l’Infiorata introduce alcune novità che uniscono tradizione e innovazione. Poste italiane emette uno speciale annullo filatelico legato alla manifestazione, stampato su una cartolina d’autore realizzata dal maestro Elvio Marchionni, esempio unico di arte postale legata a eventi culturali.
Sul fronte gastronomico, nei pressi della Villa dei Mosaici nasce un’area dedicata allo street food floreale. I visitatori possono gustare piatti tipici umbri arricchiti con fiori commestibili, un’esperienza che unisce sapore e colore, ben inserita nella cornice della festa. L’area resta attiva fino alla sera di domenica, offrendo un’opportunità per scoprire nuovi abbinamenti e specialità del territorio.
Questi elementi arricchiscono l’Infiorata, confermandola un evento capace di mescolare arte, fede e cultura popolare, mantenendo vivi i legami con la comunità locale. La concomitanza con il Giubileo della Speranza regala una prospettiva nuova a una tradizione centenaria, proiettandola verso un pubblico più ampio e variegato.