sparatoria con incendio doloso a Coeur d'Alene in Idaho: due vigili del fuoco uccisi e più feriti

sparatoria con incendio doloso a Coeur d’Alene in Idaho: due vigili del fuoco uccisi e più feriti

Un incendio appiccato a Coeur d’Alene, Idaho, ha scatenato una sparatoria mortale contro i vigili del fuoco; due pompieri uccisi, tiratore ancora attivo e decine di persone bloccate sulla montagna.
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A Coeur d'Alene, Idaho, un incendio appiccato da uomini armati ha fatto da trappola mortale per i vigili del fuoco, causando morti e feriti in una sparatoria ancora in corso; l'FBI indaga mentre le autorità cercano di mettere in sicurezza la zona e evacuare gli intrappolati. - Gaeta.it

Un grave episodio di violenza ha colpito Coeur d’Alene, una località turistica dell’Idaho, dove uno o più uomini armati avrebbero incendiato una zona boschiva per attirare i vigili del fuoco in una trappola mortale. Due pompieri sono stati uccisi e altri risultano feriti nel corso di una sparatoria che prosegue ancora mentre le autorità cercano di mettere in sicurezza l’area e liberare le persone bloccate sulla montagna. L’Fbi ha aperto un’indagine con la polizia locale per fare luce su quanto accaduto.

Il contesto dell’attacco e l’imboscata ai vigili del fuoco

Secondo quanto comunicato dallo sceriffo della contea di Kootenai, Robert Norris, l’incendio boschivo è stato appiccato con l’intento di attirare i vigili del fuoco sul posto. L’area coinvolta, circa mezzo acro di terreno, è diventata la scena di una sparatoria in cui è stato ucciso almeno un membro dei pompieri e altri sono rimasti feriti. Lo sceriffo ha confermato che almeno un tiratore resta attivo e continua a sparare con fucili ad alta potenza nei confronti delle forze dell’ordine.

Imboscata e strategia contro i soccorritori

La strategia dell’imboscata, che si fonda su una trappola ben pianificata contro chi interviene per spegnere l’incendio, rappresenta un evento raro ma inquietante per le forze dell’ordine e i soccorritori. Le autorità hanno attivato immediatamente un’operazione di contenimento e sicurezza per evitare ulteriori vittime e isolare il presunto aggressore.

L’incendio e le condizioni degli escursionisti e residenti bloccati

L’incendio, nonostante le ridotte dimensioni dell’area interessata, rimane attivo a causa della complessità della situazione e della presenza del tiratore armato. La presenza del fuoco rende più difficile l’intervento e obbliga la polizia e i vigili del fuoco a muoversi con estrema cautela.

Intanto, decine di escursionisti e residenti che si trovavano sulla montagna sono rimasti intrappolati. Le vie di accesso per uscire dall’area sono chiuse o pericolose, costringendo queste persone a rimanere in attesa nella zona finché non sarà possibile garantire un’evacuazione in sicurezza. Le autorità locali hanno istituito un centro operativo per coordinare il soccorso e valutare la situazione sanitaria dei bloccati.

L’indagine dell’Fbi e la collaborazione con le autorità locali

L’Fbi ha subito preso in carico il caso, collaborando intensamente con le forze dell’ordine della contea di Kootenai per ricostruire i fatti e identificare con precisione i responsabili. L’agenzia federale si occupa anche di gestire la minaccia ancora attiva, analizzando il luogo per raccogliere prove utili a incriminare i colpevoli.

Intervento e coordinamento tra le forze

La presenza di un tiratore ancora operativo e l’uso di fucili ad alta potenza richiedono un intervento accurato e un coordinamento stretto tra polizia, vigili del fuoco e unità speciali. Le indagini proseguono per chiarire il movente dietro all’azione, mentre si controllano i precedenti dei sospettati e possibili legami con altri episodi di violenza nella zona.

Le informazioni ufficiali continuano ad arrivare via via che la situazione si evolve sul posto. La tensione resta alta, così come la necessità di mettere in salvo i soccorritori e gli abitanti coinvolti nel conflitto.

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