Il trapper Andrea Arrigoni, noto come Shiva, ha ricevuto una condanna a sei anni, sei mesi e 20 giorni dal tribunale di Milano. La sentenza è relativa al tentato omicidio, al porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose legate alla sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese, l’11 luglio 2023, durante la quale due giovani sono stati feriti gravemente. Vediamo nel dettaglio i fatti emersi durante il processo.
La Sentenza e le Accuse
Nel corso del processo con rito abbreviato, l’accusa aveva richiesto una pena di 7 anni per il 24enne. Il trapper si è difeso attraverso lunghe dichiarazioni spontanee, ma alla fine i giudici hanno emesso la condanna. Il suo difensore, l’avvocato Daniele Barelli, ha dichiarato alla stampa di rispettare la sentenza ma di essere pronti a impugnarla in appello.
La Difesa di Shiva
Secondo l’avvocato Barelli, sta emergendo la verità dei fatti e ora anche gli aggressori vengono indagati per lesioni gravi inflitte a Shiva durante l’incidente. Questo rafforza la convinzione della difesa che si sia trattato di una brutalità subita. Il trapper, confortato dalla propria squadra legale, ha accettato la sentenza e si dice fiducioso di ottenere giustizia nei gradi successivi.
Riflessioni sull’Esito del Processo
Il legale esprime rammarico per il fatto che l’atteggiamento serio e rispettoso tenuto da Shiva durante il processo non sia stato valutato positivamente. Inoltre, le dichiarazioni responsabili rese durante il procedimento, che riflettono una revisione drastica del passato e dei comportamenti passati, non sono state considerate adeguatamente. Questo ha lasciato il team legale basito e sorpreso, considerando l’importanza del senso critico e della revisione del passato, specialmente in situazioni coinvolgenti giovani come quella in questione. La difesa si dichiara pronta a continuare la battaglia legale nelle sedi appropriate, alla ricerca di un outcome che rappresenti appieno la verità dei fatti.
Ultimo aggiornamento il 10 Luglio 2024 da Laura Rossi