Le forze dell’ordine a pescara hanno intensificato i controlli contro la diffusione di sostanze stupefacenti nella zona della movida. Nel corso di alcune operazioni, i carabinieri del nucleo investigativo hanno fermato due commercianti locali e, durante una perquisizione in abitazione, hanno scoperto dosi di hashish nascoste nel freezer. Il sequestro ha portato a un arresto e a una denuncia, mentre gli accertamenti continuano per chiarire altri dettagli sul traffico di droga.
Interventi mirati contro lo spaccio nella movida di pescara
Nei mesi recenti, il comando provinciale di pescara ha rafforzato gli interventi antidroga rivolti a contrastare la diffusione di sostanze stupefacenti soprattutto tra i più giovani frequentatori della movida. Il nucleo investigativo, nel corso di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha individuato due uomini, entrambi commercianti del litorale pescarese, sospettati di coinvolgimento nel traffico locale di hashish.
A quel punto i carabinieri hanno seguito i movimenti dei due, uno di 40 anni già noto alle forze dell’ordine, l’altro di 39 senza precedenti, scoprendo atteggiamenti nervosi alla loro vista. I due hanno tentato di allontanarsi, ma sono stati subito bloccati e sottoposti a verifiche documentali. Il comportamento irrequieto ha spinto i militari a procedere con una perquisizione personale sospendendo però la ricerca a mani nude.
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La scoperta di hashish nascosta nel freezer di casa
Le verifiche si sono concluse solo dopo il sopralluogo nelle abitazioni dei due sospettati. Durante la perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato un pacco contenente circa 100 grammi di hashish celato dentro il freezer. Non a caso, la sostanza era stata nascosta in modo insolito e poco sospetto, forse per sfuggire a controlli meno approfonditi.
Inoltre, in un mobile della camera da letto dello stesso appartamento sono stati rinvenuti altri 8 grammi della stessa droga, suddivisi in dosi più piccole, pronte per la vendita. La quantità complessiva ha fatto supporre un coinvolgimento diretto nel commercio di stupefacenti, giustificando così le misure prese successivamente dalle autorità giudiziarie.
Arresti, denunce e sviluppi delle indagini
Sulla base degli elementi raccolti, il pubblico ministero ha disposto l’arresto del quarantenne, che ora si trova agli arresti domiciliari, mentre il complice di 39 anni è stato denunciato a piede libero per detenzione di droga con finalità di spaccio. Entrambi restano considerati innocenti fino a sentenza definitiva.
La droga sequestrata è stata inviata agli enti competenti per gli accertamenti di laboratorio. Le autorità hanno confermato che le indagini proseguiranno per risalire a chi fornisce la droga e verso quali clienti sarebbe stata destinata. La questione dello spaccio nella movida pescarese non è quindi conclusa, ma rappresenta un punto di partenza per ulteriori controlli nel territorio.