Il legame tra vita in campagna e una crescita sana dei bambini è spesso dato per scontato. Un recente studio finlandese, presentato al congresso europeo sull’obesità a Malaga nel maggio 2024, cambia questa prospettiva. La ricerca mostra come i bimbi di 3-4 anni che vivono nelle zone rurali abbiano maggior rischio di sovrappeso e di uno stile di vita più sedentario rispetto ai coetanei delle città.
La diffusione dell’obesità infantile in europa e le sfide per la prevenzione
I dati dell’Organizzazione mondiale della sanità mostrano che circa un terzo dei bambini nella regione europea presenta problemi di sovrappeso o obesità. Le proiezioni indicano che entro il 2035 i giovani tra 5 e 19 anni obesi potrebbero superare i 28 milioni. Questa tendenza solleva preoccupazioni per la salute pubblica, poiché l’obesità in età precoce tende a persistere anche nell’adulto.
Gli esperti sottolineano la necessità di individuare tempestivamente i bambini a rischio e i fattori legati all’ambiente in cui vivono. Tra le cause potenziali, comportamenti legati all’attività motoria e al tempo davanti agli schermi, oltre a cattive abitudini di sonno, sono considerati tra i principali. Tuttavia, le ricerche finora hanno usato spesso l’indice di massa corporea come unico parametro, che può nascondere differenze importanti nella distribuzione del grasso e nella composizione corporea. Inoltre, si conosce poco su come la zona di residenza influisca su questi fattori, con risultati spesso contraddittori.
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Metodologia e caratteristiche dello studio sunrise finland
Il progetto Sunrise Finland coinvolge 1.080 bambini di 3 e 4 anni, suddivisi tra aree urbane e rurali . Nel biennio 2022-2023, i piccoli indossavano accelerometri per misurare intensità e durata dell’attività fisica, nonché il tempo passato fermi. I genitori fornivano informazioni sulle ore trascorse davanti a TV, tablet o cellulari, i ritmi del sonno e le abitudini alimentari, in particolare il consumo di bevande zuccherate e snack.
I ricercatori hanno rilevato altezza, peso e circonferenza vita per calcolare BMI e il rapporto vita-altezza , indicatore più preciso dell’obesità addominale. Il WHtR superiore a 0,55 segnala un eccesso di grasso localizzato nel girovita, più legato a condizioni metaboliche sfavorevoli rispetto al semplice BMI. Per evitare distorsioni, hanno preso in considerazione fattori come l’età, il sesso, il livello di istruzione della famiglia e il tempo registrato dai dispositivi.
Risultati e differenze tra bambini di campagna e città
I bambini rurali mostrano un’incidenza di sovrappeso e obesità intorno al 24%, contro il 16% degli abitanti delle aree urbane. L’obesità addominale riguarda il 19% dei bimbi di campagna e il 13% dei coetanei di città. Analizzando il comportamento, emerge che i piccoli della campagna dormono un po’ di più rispetto a quelli urbani . Eppure, passano anche più tempo davanti a schermi: un’ora e 26 minuti contro 1 ora e 14 minuti ogni 24 ore.
L’attività fisica vede modelli diversi. Nei contesti urbani, un’intensa attività motoria moderata o vigorosa, come corsa o giochi energici, si lega a un aumento del sovrappeso rilevato con il BMI. Nelle campagne, invece, attività di intensità leggera, come giochi meno impegnativi fisicamente, presentano correlazioni simili. Il dato più significativo riguarda il tempo davanti agli schermi: solo nei bambini rurali questo è connesso a un maggior rischio sia di sovrappeso sia di obesità addominale.
Il ruolo degli schermi nelle aree rurali e implicazioni per le strategie di intervento
L’associazione tra tempo davanti a TV, tablet o cellulari e adiposità è più marcata tra i piccoli di campagna. Questo può dipendere dal fatto che passano effettivamente più ore seduti davanti agli schermi rispetto ai bambini che vivono in città. Gli ambienti urbani sembrano invece presentare fattori diversi, non analizzati nel dettaglio in questo studio, che contribuiscono al sovrappeso.
Gli autori sottolineano la necessità di promuovere interventi mirati e personalizzati, perché strategie generiche non sembrano efficaci in ogni contesto. Le famiglie nelle aree rurali potrebbero beneficiare di programmi che riducano il tempo di esposizione a dispositivi elettronici, migliorando abitudini sociali e attività ricreative all’aperto.
Limiti dello studio e elementi da approfondire
L’indagine ha carattere trasversale, quindi non consente di stabilire cause precise tra sedentarietà e obesità. È possibile che un tempo elevato davanti agli schermi sia conseguenza e non causa del sovrappeso. Inoltre, i dati sul sonno e la fruizione degli schermi sono stati raccolti tramite interviste ai genitori, senza misurazioni oggettive.
Nonostante queste limitazioni, lo studio si distingue per l’ampiezza del campione, la presenza di dati oggettivi su peso, altezza e circonferenza vita e l’uso di accelerometri per rilevare l’attività fisica. Questi elementi consentono una visione più dettagliata rispetto a molte ricerche precedenti, ponendo le basi per indagini future più approfondite.
Le differenze tra bambini di campagna e città evidenziate gettano nuovo sguardo sul fenomeno dell’obesità infantile, suggerendo che fattori territoriali e ambientali devono essere considerati con attenzione nella prevenzione e nel supporto alle famiglie.