Un nuovo rapporto ha reso nota la situazione critica dei penitenziari nelle Marche, evidenziando un sovraffollamento preoccupante. Con 913 detenuti a fronte di una capienza di 837 posti, la situazione è stata discussa in occasione dell’apertura dell’Anno Giudiziario, svoltasi alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Questo articolo esplorerà i numeri allarmanti riguardanti la salute mentale dei detenuti, le caratteristiche della popolazione carceraria e le misure alternative attualmente in uso.
Situazione del sovraffollamento e degli atti autolesionistici
Il dossier rivelato durante l’apertura dell’Anno Giudiziario porta alla ribalta la questione del sovraffollamento nelle carceri marchigiane, con un incremento significativo rispetto agli anni passati. L’istituto di Villa Fastiggi a Pesaro è il più colpito, con 237 detenuti a fronte di una capienza di 153 posti, il che rappresenta un incremento del 54,9%. Anche Montacuto segna un alto livello di sovraffollamento, con 327 detenuti su 256 posti disponibili .
Le statistiche sull’autolesionismo mostrano un fenomeno allarmante: nel corso dell’ultimo anno si sono registrati 344 atti di autolesionismo, tra cui un suicidio e diversi tentativi di togliersi la vita, collocandosi al di sopra dei 225 casi registrati nel periodo precedente, evidenziando un aumento del 48%. Maggior parte di questi atti si è verificata negli istituti di Ancona Montacuto e Pesaro Villa Fastiggi. A dispetto dell’assenza di risse nelle strutture, si sono verificati 88 aggressioni, un incremento rispetto allo scorso anno.
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Caratteristiche della popolazione detenuta
L’analisi della composizione della popolazione detenuta nelle carceri marchigiane rivela dati significativi. Circa il 30,8% dei detenuti, ovvero 282 individui, sono di origine straniera. Un aspetto preoccupante è costituito dalla presenza di detenuti con problematiche psichiatriche, che ammontano a 144, e di tossicodipendenti, il cui numero raggiunge 177. Tra i detenuti, 26 scontano l’ergastolo, principalmente in istituti come Fossombrone, mentre nessuno è attualmente sottoposto al regime di 41 bis. Di particolare rilievo è che 207 detenuti sono classificati sotto regime di alta sicurezza, il che solleva interrogativi sulle risorse disponibili per la loro gestione.
Misure alternative e loro concessione
Le misure alternative al carcere sono un altro punto cruciale emerso dalle recenti statistiche. Nel corso dell’ultimo anno, le richieste di concessione di misure alternative sono diminuite, passando da 4.547 a 4.107, con una flessione del 10%. Allo stesso modo, le misure concesse si sono ridotte, passando da 1.236 a 1.021. Questi dati segnalano una tendenza preoccupante nella concessione di misure di detenzione più flessibili.
È importante evidenziare che le misure alternative sono state revocate in 96 casi. I dati specificano che 30 affidamenti ordinari e 15 terapeutici sono stati revocati, così come 42 detenzioni domiciliari e 9 semilibertà . Questo contesto negativo complica ulteriormente la situazione già di per sé critica della popolazione carceraria marchigiana.
Le nuove informazioni portano quindi a riflessioni importanti sulla realtà carceraria delle Marche, sottolineando la necessità di adeguati interventi e risorse per affrontare non solo il sovraffollamento, ma anche i gravi problemi di salute psicologica dei detenuti e le criticità legate alle misure alternative.