borse asiatiche chiudono contrastate fra tensioni geopolitiche e dati economici americani attesi
I mercati asiatici hanno chiuso la giornata di scambi con risultati divergenti, seguendo l’andamento incerto causato dalle tensioni geopolitiche in Ucraina e nel Medio Oriente e dall’attesa per i dati economici provenienti dagli Stati Uniti. Gli investitori si sono divisi tra preoccupazioni internazionali e segnali macroeconomici, tenendo d’occhio anche la questione dei dazi commerciali che continua a influenzare l’umore di molti listini, soprattutto in Europa. Intanto, i mercati europei sembrano orientarsi a un moderato rialzo nel corso della seduta.
La borsa di Tokyo si è mostrata in netto calo, archiviando la seduta con una perdita dell’1,24%, un segnale delle difficoltà incontrate dagli investitori su uno dei principali mercati asiatici. Anche Hong Kong ha chiuso in rosso, con un calo dello 0,8%. Al contrario, Shanghai ha mostrato un leggero aumento dello 0,3%, mentre Seul ha messo a segno un progresso dello 0,5% nonostante la cautela generale. I listini di Shenzhen e Mumbai hanno invece registrato variazioni pressoché nulle, rispettivamente +0,05% e +0,01%, segno di un mercato piuttosto bilanciato nella fase finale della giornata.
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Reazioni sul fronte valutario
Sul fronte valutario, lo yen ha guadagnato terreno contro le principali valute. Il cambio dollaro/yen si è attestato a 143,68, in rafforzamento, mentre l’euro/yen ha segnato 169,30. Questo movimento riflette un momento di domanda per lo yen, che si presenta come valuta rifugio in tempi di incertezza internazionale.
Le previsioni per i dati macroeconomici europei e americani che influenzano i mercati
Nei prossimi giorni gli investitori focalizzeranno l’attenzione su alcuni dati chiave in arrivo dall’Europa e dagli Stati Uniti. In Italia e Spagna sono attesi i valori del Pmi manifatturiero, un indicatore che descrive lo stato di salute del comparto industriale. La Germania comunicherà il tasso di disoccupazione, un dato fondamentale per capire la tenuta del mercato del lavoro nell’economia più grande d’Europa. Nell’Eurozona verranno anche diffusi i numeri sull’inflazione, che potrebbero influenzare le decisioni della Banca centrale europea e i mercati finanziari in linea con le aspettative sui tassi di interesse.
Dati attesi dagli Stati Uniti
Dagli Stati Uniti si attende il rilascio dell’indice Ism manifatturiero, che fotografa il livello delle attività nel settore industriale e può fornire indicazioni precise sulla direzione dell’economia americana. Questi dati saranno interpretati come segnali dalle banche centrali e dagli operatori, in particolare alla luce delle tensioni geopolitiche che già appesantiscono il clima globale.