Nel territorio attorno al santuario delle bozzole, vicino a casa Poggi, si sono verificati episodi che attirano nuovamente l’attenzione della cronaca. Questa zona, nota per la presenza dell’oratorio, negli anni ha visto pratiche di esorcismo e vicende oscure che coinvolgono soprattutto giovani e sacerdoti. I collegamenti con casi di criminalità e abusi gravano su interessi e indagini aperte ancora oggi.
La storia del santuario delle bozzole e le pratiche di esorcismo
Il santuario delle bozzole, situato a circa 300 metri da casa Poggi, è noto non solo per le funzioni religiose ma anche per essere stato teatro di rituali di esorcismo. Queste pratiche, pur radicate in certe tradizioni popolari, sono da tempo oggetto di controversie. La presenza dell’oratorio in quella zona era un punto di aggregazione per molti giovani, compresa Chiara, che frequentava regolarmente i suoi eventi.
Tuttavia, la consuetudine degli esorcismi in quel luogo ha sollevato sospetti e critiche. Negli anni precedenti, soprattutto intorno al 2012, si sono accesi riflettori con fatti di cronaca che hanno coinvolto membri della comunità locale. Le attività religiose si mescolavano con vicende che spesso sfociavano in problemi seri di ordine pubblico.
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Gli arresti del 2012 e le accuse contro i sacerdoti
Nel 2012, due ragazzi di nazionalità rumena sono stati arrestati per aver estorto denaro a diversi sacerdoti del luogo. Talune testimonianze raccolte durante le indagini rivelavano che, oltre all’esorcismo, nel santuario sarebbero state messe in atto pratiche di pedofilia. Questi arresti segnarono una svolta nelle indagini e destarono particolare scalpore, perché coinvolgevano figure ritenute al di sopra di ogni sospetto.
La vicenda mise sotto pressione chi gestiva l’oratorio e il santuario, alimentando dubbi e paure nella comunità. Le accuse di abuso erano gravi e richiedevano risposte urgenti dalle autorità. Subito l’attenzione si concentrò non solo sugli aspetti criminali ma anche sui possibili legami con fatti dolorosi verificatisi nella zona, compresi casi di sparizioni o morte sospetta.
Le connessioni con l’omicidio di chiara: ipotesi e indagini
Secondo l’avvocato che ha seguito alcune di queste vicende, esiste un filo comune che lega la pedofilia, documentata in vari episodi, all’omicidio di Chiara, ragazza che frequentava proprio quell’oratorio. Ciò che ha alimentato sospetti è che Chiara, divenuta un “problema” per chi voleva mantenere il silenzio su certi fatti, avrebbe avuto conoscenze scomode su le attività illegali del luogo.
L’avvocato ha sottolineato che non dispone di prove o indizi diretti per affermare questa ipotesi, ma l’insieme delle circostanze alimenta una sensazione concreta di collegamento, che per ora rimane in attesa di ulteriori accertamenti. L’eliminazione di Chiara, interpretata come una “messa a tacere”, farebbe parte di un disegno volto a nascondere abusi e traffici.
Nel frattempo le autorità proseguono le indagini, puntando a chiarire i molteplici aspetti di questa vicenda complessa, che getta un’ombra lunga sul santuario delle bozzole e sulla comunità che vi ruota attorno. Le ulteriori verifiche potranno fornire dettagli più precisi su quanto avvenuto e sulle responsabilità implicate.