Sospeso il servizio metropolitano nella tratta piscinola-colli aminei fino al 15 settembre per lavori ai binari

Sospeso il servizio metropolitano nella tratta piscinola-colli aminei fino al 15 settembre per lavori ai binari

Il servizio della metropolitana di Napoli sulla tratta Piscinola-Colli Aminei è sospeso fino al 15 settembre per lavori ai binari, con bus sostitutivi e disagi significativi per i pendolari del nord città.
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La metropolitana di Napoli sospende il servizio sulla tratta Piscinola-Colli Aminei fino al 15 settembre per lavori di ammodernamento, con bus sostitutivi e treni limitati, causando disagi e proteste tra i pendolari. - Gaeta.it

Il servizio della metropolitana di Napoli sulla tratta Piscinola-Colli Aminei resta fermo da oggi fino al 15 settembre a causa di lavori di ammodernamento ai binari. Questa sospensione riguarda una delle arterie principali per i pendolari del nord della città, con ripercussioni rilevanti sul traffico giornaliero e sugli spostamenti quotidiani di migliaia di persone. Anm ha organizzato un piano alternativo con bus sostitutivi e treni in orari limitati, ma il disagio resta palpabile.

I lavori sulla tratta e le loro caratteristiche tecniche

La sospensione del servizio riguarda il rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria, in particolare il rifacimento dei binari lungo la tratta che collega Piscinola a Colli Aminei. Questi lavori sono definiti complessi per caratteristiche tecniche che impediscono di contenerli esclusivamente nelle ore notturne. In pratica si lavora durante il giorno, riducendo di fatto l’operatività delle linee.

L’intervento segue un piano che ha l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e affidabilità del collegamento nel lungo periodo. La durata prevista è di circa due mesi, fino al 15 settembre, data entro cui Anm promette di completare l’intervento con la riapertura del servizio nella sua interezza.

I lavori comprendono il rifacimento completo dei binari, una operazione che richiede tempi lunghi e l’assenza totale di treni sulla tratta interessata. Non è possibile quindi mantenere un servizio ridotto o parziale se non in fasce orarie molto limitate.

Il piano di trasporto alternativo messo in campo da anm

Per limitare al minimo i disagi ai passeggeri, Anm ha introdotto un servizio metropolitano unidirezionale durante alcune fasce orarie. La metropolitana sarà attiva dalle 6:00 alle 8:00 da Piscinola verso Colli Aminei, mentre in senso opposto sarà funzionante dalle 21:30 alle 23:30 dal lunedì al giovedì, e dalle 0:00 alle 2:00 il venerdì e sabato.

In aggiunta è previsto un servizio sostitutivo con autobus dalle 6:30 alle 23:30 ogni giorno. I bus collegano le stazioni di Piscinola, Chiaiano, Frullone e Policlinico, fermando solo in queste stazioni per accelerare i tempi di percorrenza. La frequenza è di circa 10 minuti, ma con una capacità massima limitata rispetto ai convogli metropolitani.

Questo piano evita chiusure anticipate nelle altre tratte della metropolitana, consentendo agli utenti di usufruire del servizio su altre linee senza restrizioni.

Criticità e disagi riscontrati dai pendolari fin dal primo giorno

La mattina stessa della partenza dei lavori, la stazione di Piscinola ha registrato situazioni critiche. I pendolari si sono accalcati sulle banchine, tentando di accedere ai pochi treni disponibili nella fascia oraria 6:00-8:00 in direzione Centro direzionale.

Molti, però, hanno rinunciato a prendere la metro per via della capienza ridotta e del sovraffollamento. C’è chi ha cambiato strategia spostandosi verso la stazione ferroviaria di Aversa, scegliendo di raggiungere Piazza Garibaldi con treni regionali per poi proseguire con la metropolitana.

Questi spostamenti alternativi però comportano tempi più lunghi e disagi aggiuntivi per tanti utenti abituati a servirsi esclusivamente della metro.

Proteste e critiche dalle associazioni e dai gruppi di pendolari

Sabato mattina, di fronte alla stazione di Piscinola, si è svolto un presidio organizzato da associazioni e comitati di pendolari. Nel corso della protesta sono state messe in evidenza le inefficienze del piano proposto da Anm.

Secondo questi gruppi, i bus sostitutivi non sono un’alternativa valida per il volume di viaggiatori coinvolti. Un convoglio della metropolitana trasporta fino a 1200 persone, mentre un autobus arriva a ospitarne al massimo 87. Questa discrepanza lascia prevedere gravissimi disagi, soprattutto per l’area nord di Napoli che conta circa un milione di residenti.

I manifestanti sottolineano che il periodo scelto per i lavori non coincide con un momento di bassa affluenza, dato che le attività lavorative e scolastiche sono ancora in pieno svolgimento.

L’impatto sociale e le aspettative per la riapertura del servizio

Il blocco della linea metropolitana ha un impatto importante sulla mobilità quotidiana di molte persone, dalle famiglie ai lavoratori. Gli spostamenti diventano più lunghi, più complicati, costringono a modifiche nelle routine già consolidate.

Gli utenti si aspettano che i lavori siano eseguiti entro i tempi previsti e che al termine si possa contare su un servizio più sicuro e stabile. Nel frattempo, la presenza della protesta e le difficoltà evidenziate indicano il disagio vissuto da chi usa la metropolitana come mezzo principale per muoversi a Napoli.

La speranza è che le procedure e i servizi sostitutivi si adattino meglio alle esigenze dei passeggeri nelle prossime settimane. I pendolari monitorano attentamente la situazione mentre attendono la fine di questo lungo periodo di stop.

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