Sospese tre attività a Verona: scoperti lavoratori in nero e irregolarità nel rispetto delle norme

Sospese tre attività a Verona: scoperti lavoratori in nero e irregolarità nel rispetto delle norme

Le ispezioni dei Carabinieri nel veronese hanno portato alla sospensione di tre attività per lavoro irregolare e violazioni delle norme di sicurezza, evidenziando l’urgenza di tutelare i diritti dei lavoratori.
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Sospese tre attività a Verona: scoperti lavoratori in nero e irregolarità nel rispetto delle norme - Gaeta.it

Le ultime ispezioni nel territorio veronese da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno portato alla sospensione di tre attività, evidenziando la presenza di lavoratori non in regola e gravi violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro. La situazione mette in luce un tema delicato e urgente: la tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle leggi da parte delle aziende.

Scoperti lavoratori in nero in un laboratorio tessile

Nel corso di un’operazione presso un laboratorio tessile a Isola della Scala, gli agenti hanno identificato due lavoratori in nero su un totale di 17 presenti. Uno di questi, inoltre, risultava privo di permesso di soggiorno. Con il supporto della polizia locale e di colleghi provenienti da Villafranca di Verona, le forze dell’ordine hanno raccolto informazioni che hanno portato a una serie di accertamenti. Durante l’ispezione, sono emerse otto violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che hanno comportato sanzioni amministrative per un ammontare complessivo superiore ai 60.000 euro. Il titolare dell’azienda è stato denunciato per le mancanze riscontrate, che includevano l’omessa redazione del documento di valutazione dei rischi e la mancanza di un medico competente.

L’assenza di un regolare servizio di sorveglianza sanitaria, l’uso di attrezzature non conformi e l’assenza di un piano di emergenza ed evacuazione hanno ulteriormente aggravato la situazione. Questa operazione sottolinea non solo la necessità di normative più rigorose e controlli adeguati, ma anche l’importanza di rispettare gli standard di sicurezza che garantiscono la salute e l’integrità dei lavoratori.

Irregolarità in un’azienda agricola identificata

Successivamente, un altro intervento ha rivelato lavoratori in nero in un’azienda agricola della zona di Illasi. Qui, due dei otto impiegati erano privi di contratto regolare, con un lavoratore sprovvisto di permesso di soggiorno. Anche in questo caso, erano evidenti le violazioni delle norme vigenti, che hanno portato alla sospensione immediata dell’attività. Inoltre, è stata comminata una sanzione amministrativa di 11.000 euro, mentre il titolare è stato denunciato per le irregolarità riscontrate. Le ispezioni praticate dai Carabinieri dimostrano un impegno costante per ridurre il fenomeno del lavoro sommerso e proteggere i diritti dei lavoratori.

La situazione nei centri massaggi di Legnago

Non solo settori come quello tessile e agricolo, ma anche il settore del benessere è stato interessato da controlli. A Legnago, un centro massaggi è stato chiuso per la presenza di una lavoratrice in nero. Anche in questo frangente, la vigilanza ha portato alla sospensione dell’attività e a sanzioni per un totale di 28.000 euro. Il titolare è stato denunciato per questa irregolarità, un segnale forte per far comprendere che il lavoro sommerso non sarà tollerato.

Grazie a queste azioni, le forze dell’ordine intendono garantire un ambiente di lavoro sicuro e regolare, tutelando i diritti di tutti i lavoratori. La questione del lavoro non regolare continua a essere uno dei problemi principali su cui le autorità intendono concentrare i loro sforzi, coinvolgendo anche l’opinione pubblica e le istituzioni per un cambiamento radicale.

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