Sospesa per sette giorni la licenza a un locale di Senigallia per vendita di alcolici a minorenni

Sospesa per sette giorni la licenza a un locale di Senigallia per vendita di alcolici a minorenni

La polizia di Stato e la polizia locale di Senigallia sospendono per sette giorni la licenza di un locale dopo aver somministrato alcolici a due minorenni, su ordine del questore Cesare Capocasa.
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A Senigallia, la licenza di un locale è stata sospesa per 7 giorni dopo controlli congiunti di polizia che hanno accertato la somministrazione di alcolici a due minorenni. - Gaeta.it

Un controllo congiunto svolto nella notte del 31 marzo ha portato alla sospensione della licenza di un locale nel centro di Senigallia. La decisione è stata presa dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, dopo che è emerso che il locale aveva somministrato bevande alcoliche a due minorenni provenienti dalla provincia.

Indagine e controlli sul territorio di senigallia

La polizia di Stato, insieme alla polizia locale di Senigallia, ha eseguito una serie di verifiche mirate in diversi locali notturni della città. Questi controlli hanno puntato a individuare eventuali violazioni della normativa riguardante la somministrazione di alcolici. Durante il servizio, che si è svolto proprio nella notte tra il 30 e il 31 marzo, gli agenti hanno osservato direttamente i comportamenti all’interno dei locali. È stato in questo contesto che due minorenni sono stati trovati in possesso di bevande alcoliche fornite dal locale in questione.

L’attività di verifica ha riguardato spazi pubblici molto frequentati nelle ore serali e notturne. L’azione congiunta tra la polizia di Stato e quella municipale ha permesso di svolgere un controllo più capillare e puntuale, soprattutto perché Senigallia è una cittadina costiera con una notevole presenza di giovani nei fine settimana. L’attenzione sulla normativa antialcol è da tempo alta, con l’obiettivo di prevenire rischi correlati alla somministrazione a minori.

La decisione del questore e le motivazioni ufficiali

A seguito delle indagini, il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto la sospensione per sette giorni della licenza del locale. Questa misura amministrativa serve a sanzionare la somministrazione illegale di alcolici a soggetti non autorizzati, cioè minorenni. La sospensione impone la chiusura temporanea del locale, che dovrà interrompere la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande.

Il provvedimento si fonda su una normativa precisa che vieta la vendita e somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni. Il questore, responsabile per l’ordine pubblico nella provincia, esercita il controllo su tali attività per tutelare la salute pubblica e la sicurezza. La sospensione è uno strumento per dissuadere comportamenti scorretti e per sensibilizzare gestori e titolari.

L’intervento arriva in un momento in cui amplificare la sorveglianza sulle attività notturne rappresenta una priorità di molte forze dell’ordine, soprattutto in luoghi con alta frequentazione giovanile come Senigallia. Da parte delle autorità non si escludono ulteriori controlli e possibili provvedimenti qualora emergessero altre irregolarità.

Contesto e impatto sulla comunità di senigallia

Senigallia, nota per la sua costa e la vita notturna estiva, registra un flusso significativo di persone, soprattutto nella stagione calda. Il controllo sugli esercizi pubblici diventa così fondamentale per evitare episodi di abuso alcolico, soprattutto tra chi non ha raggiunto la maggiore età. La sospensione della licenza colpisce ovviamente il locale coinvolto, ma invia un messaggio chiaro all’intero tessuto commerciale.

La collaborazione tra polizia di Stato e polizia locale mostra come le forze dell’ordine coordinino le operazioni per garantire rispetto delle leggi anche in ambito di somministrazione di alcolici. Queste azioni tendono a tutelare la sicurezza dei giovani e a prevenire fenomeni legati al consumo improprio di alcol. Per la comunità, il mantenimento di standard precisi nelle attività ricreative notturne contribuisce a preservare l’ordine e la tranquillità cittadina.

Esempio di rigore nell’applicazione della normativa

Questo episodio resta un esempio di come la normativa venga applicata con rigore nelle città italiane, anche in quelle di medie dimensioni come Senigallia, dove la vita notturna concentra molte persone. L’attenzione alle regole resta alta, viste le possibili conseguenze di una somministrazione impropria, sia per la salute sia per la sicurezza pubblica.

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