Nel 2025 la soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio di reggio calabria e vibo valentia, maria mallemace, ha assegnato nuovi incarichi di direzione e responsabilità per i principali siti archeologici gestiti dall’ente. Questi siti comprendono parchi e aree archeologiche distribuiti sul territorio calabrese, tra cui quelli di palmi, vibo valentia, gioiosa ionica e casignana. Le nomine rafforzano la gestione di alcuni luoghi simbolo, con l’obiettivo di favorire conservazione e fruizione pubblica, grazie all’esperienza di archeologi e specialisti formati in diverse discipline.
I nuovi direttori dei parchi archeologici e delle aree sul territorio
La soprintendenza ha affidato a figure con competenze specifiche il coordinamento di varie aree, coprendo parchi archeologici importanti come quello dei taureani Antonio de Salvo di palmi, e parchi urbani come quello di vibo valentia. La villa romana del Naniglio di gioiosa ionica e quella di casignana rientrano anch’esse tra i siti di interesse. Andrea Maria Gennaro sarà il nuovo direttore del parco archeologico di palmi e assumerà la direzione scientifica della villa di casignana. Gennaro, archeologo di comprovata esperienza nel patrimonio archeologico reggino, ha conseguito il dottorato in studi sul patrimonio culturale presso l’università di catania e si è distinto per progetti sull’archeologia tardoantica e medievale.
Francesco Parrotta guiderà invece l’area archeologica della villa romana di casignana e il parco urbano di vibo valentia. Laureato all’università di lecce e specializzato in archeologia classica, ha maturato esperienze sul campo in sicilia e grecia. Parrotta si concentra su temi come la topografia antica e la ricostruzione dei paesaggi antichi, e ha pubblicato contributi scientifici in queste aree. Paolo Mighetto avrà la direzione del parco archeologico di mileto antica. Architetto con dottorato in storia e critica dei beni architettonici e ambientali del politecnico di torino, Mighetto ha esperienze a livello internazionale, incluse missioni in ierapolis e leptis, e in italia nel parco archeologico di pompei, dove ha gestito anche la manutenzione delle aree verdi.
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Competenze e background professionale dei nuovi responsabili
Andrea Maria Gennaro vanta un profilo accademico e professionale focalizzato sull’archeologia tardoantica e medievale, con un occhio particolare alle tecnologie non invasive per lo studio dei beni culturali. Ha diretto diverse ricerche e curato pubblicazioni nell’ambito classico e tardoantico, oltre a occuparsi di temi legati al traffico illecito di reperti archeologici. Questo mix di competenze lo rende adatto a guidare il parco archeologico di palmi, sito ricco di elementi culturali risalenti a epoche differenti.
Il contributo di Francesco Parrotta arriva da studi classici e numerose campagne di scavo in contesti mediterranei. La sua attenzione alla topografia antica è fondamentale per comprendere e preservare l’assetto storico del territorio di vibo valentia e casignana. Parrotta ha svolto studi che riguardano il paesaggio e come la sua evoluzione si lega all’insediamento umano, mettendo a disposizione della soprintendenza conoscenze utili per le attività di ricerca e valorizzazione.
Paolo Mighetto porta con sé competenze di architettura e restauro, cruciali per la gestione di materiale antico e ambienti archeologici come il parco di mileto antica. Il suo curriculum include esperienze all’estero, in particolare nella cura di siti archeologici di rilievo, e attività sul campo in italia, dove ha lavorato al parco di pompei. Mighetto ha realizzato pubblicazioni che approfondiscono il rapporto tra paesaggio e strutture antiche, oltre alle tecniche adottate per il restauro archeologico.
Impegno della soprintendenza per tutela e fruizione del patrimonio culturale
Maria Mallemace ha sottolineato che la scelta di affidare la direzione e responsabilità a questi professionisti risponde alla volontà della soprintendenza di garantire continuità nella tutela dei siti culturali calabresi. I progetti in corso non si limitano alla conservazione delle strutture, ma puntano a migliorare l’accessibilità e la fruizione da parte del pubblico. Investimenti sono destinati anche a iniziative che valorizzino le risorse archeologiche attraverso interventi mirati e un potenziamento della comunicazione con i visitatori.
La soprintendenza ha promosso le nomine in un periodo in cui cresce l’attenzione verso il patrimonio culturale del sud italia, sfruttando il lavoro di tecnici e studiosi per avviare interventi anche sul versante della ricerca scientifica. Gli incarichi affidati si inseriscono in un quadro più ampio di azioni finalizzate a conservare con rigore e rendere più accessibili quei luoghi che raccontano la storia antica della calabria e delle sue civiltà. Questi siti rappresentano un capitale culturale da gestire con cura, e le nomine indicano una volontà di consolidare la presenza istituzionale in territori ricchi di reperti archeologici.