Il progetto RIDUCI, finanziato dal fondo europeo FEASR 2023-2027, si concentra sulla gestione sostenibile delle principali minacce alle colture da frutto in Emilia-Romagna. Attraverso metodi innovativi e a ridotto impatto ambientale, il gruppo operativo coinvolto mira a migliorare la tutela di mele, pere e actinidia, integrando tecniche di lotta biologica, monitoraggi avanzati e tecnologie di trattamento come i droni. Prossimo appuntamento operativo il 27 giugno 2025 a Conselice, dove sarà possibile vedere in azione un intervento sperimentale su colture di cipolle.
principali obiettivi del progetto RIDUCI per la tutela delle colture da frutto
RIDUCI nasce per affrontare alcune avversità fitosanitarie che mettono a rischio produzioni tipiche e rilevanti nella regione Emilia-Romagna. Gli afidi del melo rappresentano uno dei problemi più insidiosi, e per questo si lavora alla realizzazione di strumenti di controllo meno invasivi. L’idea è sostenere la difesa con metodi che riducano la presenza di prodotti chimici pesanti, privilegiando soluzioni biologiche o di monitoraggio dettagliato.
L’attenzione si concentra anche sulla cecidomia dei frutti del pero, un insetto le cui popolazioni sono finora scarse di un sistema di controllo adeguato. La sperimentazione coinvolge feromoni sessuali specifici, con l’obiettivo di impiegarli per localizzare gli insetti, quantificare le infestazioni e dirigere gli interventi solo quando strettamente necessari. Uno strumento di questo tipo permette di definire soglie d’intervento precise e modulare la difesa, evitando trattamenti superflui.
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Un’altra sfida di rilievo riguarda la Glomerella Leaf Spot, una malattia fungina del melo che provoca danni alle foglie e alla produzione. Si stanno analizzando le molecole fungicide disponibili, valutandone l’efficacia e l’adeguato timing per l’applicazione dei trattamenti. In parallelo si lavora su un modello previsionale pensato per Pseudaulacaspis pentagona, un insetto dannoso dell’actinidia a polpa gialla. Ci si concentra sull’impiego di insetticidi e sostanze alternative meno impattanti rispetto alle tradizionali molecole di sintesi.
Droni e partecipazione della comunità locale nel progetto
Il progetto introduce anche l’uso di droni per applicare trattamenti fitosanitari sulle colture, valutandone l’effettiva efficacia nella gestione di malattie chiave. Questo approccio punta a garantire la precisione degli interventi e la riduzione degli sprechi di prodotto. La scelta della tecnologia si combina con la ricerca di sostanze alternative e con strategie di monitoraggio più accurate, dando spazio a misure integrate di difesa.
Non manca infine il piano di coinvolgimento attivo della comunità tramite il sistema AKIS, il sistema regionale di conoscenza e innovazione in agricoltura. L’obiettivo è costruire sinergie fra ricercatori, agricoltori e cittadini, per diffondere informazioni e favorire pratiche più sostenibili a livello locale. La partecipazione popolare e tecnica consente di migliorare l’efficacia e l’adozione delle innovazioni proposte, garantendo un dialogo aperto sulle strategie per la tutela del territorio e delle produzioni agricole.
Visita in campo a conselice: la prova di trattamento con drone su cipolla il 27 giugno
Venerdì 27 giugno 2025, alle 10 del mattino, l’azienda agricola CAB Massari di Conselice , in via Sillaro 1, ospiterà una visita in campo dedicata alla prova sperimentale di trattamenti fitosanitari eseguiti con l’ausilio di droni. L’intervento riguarderà coltivazioni di cipolle e offrirà l’occasione di osservare direttamente l’applicazione tecnologica in un contesto reale.
Durante la giornata, i risultati e le osservazioni saranno commentati da Loredana Antoniacci, responsabile del settore fitosanitario e difesa delle produzioni della Regione Emilia-Romagna. L’appuntamento mette in evidenza l’importanza di test pratici per valutare le potenzialità delle tecnologie moderne e delle strategie proposte dal progetto Riduci nel contrastare malattie e parassiti in modo efficace e rispettoso dell’ambiente. Le prove sul campo costituiscono una fase cruciale per consolidare le soluzioni e favorire un impiego più consapevole e mirato nelle aziende agricole del territorio.