Il mondo dell’agroalimentare si è riunito di recente al Sol2Expo, un evento cruciale per gli attori del settore, volto a discutere l’evoluzione degli oli vegetali e a presentare strategie per il rilancio dell’olivicoltura italiana. Andrea Tiso, presidente della Confeuro, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo l’importanza di questo incontro e le sfide future che dovrà affrontare l’industria olivicola.
Confeuro e il successo di Sol2Expo
Il Sol2Expo, tenutosi presso Veronafiere, ha raccolto produttori, esperti e buyer provenienti da diverse parti del mondo. Questo incontro è stato descritto da Andrea Tiso come un successo, dimostrando l’importanza dell’evento per il settore agroalimentare. Tiso ha sottolineato che l’appuntamento rappresenta un’occasione unica per mettere a confronto esperienze, idee e innovazioni, tutte orientate verso la crescita e lo sviluppo dell’industria.
Durante l’evento, è stata anche presentata una nuova iniziativa governativa: il Piano di Settore Olivicolo-Oleario Nazionale. Questo programma mira a rilanciare la produzione olivicola italiana, considerata una vera e propria eccellenza mondiale, grazie alla presenza di 533 varietà di olive, cioè un tesoro di biodiversità che pochi altri paesi possono vantare.
Obiettivi del Piano Olivicolo-Oleario Nazionale
Il Piano di Settore vuole affrontare diverse sfide, in primis la riduzione dell’olio importato, che spesso compete con quello nazionale. Tiso ha evidenziato l’importanza di potenziare la presenza dell’olio italiano sulle tavole degli italiani, tutelando la qualità e la tipicità del prodotto. La valorizzazione dell’olio italiano è considerata fondamentale non solo per il consumo domestico, ma anche per il riconoscimento internazionale.
Un punto cruciale del piano è l’introduzione di tecniche innovative che riducano i costi di produzione. Queste nuove soluzioni tecnologiche saranno in grado di rendere i produttori italiani più competitivi sul mercato globale, affrontando nel contempo le sfide legate alla sostenibilità e all’efficienza energetica.
Sfide climatiche e sanitarie: la lotta alla Xylella
Oltre alla questione competitiva, Tiso ha messo in evidenza ulteriori problematiche che affliggono l’olivicoltura, come la siccità e la diffusione della patologia causata dal batterio Xylella fastidiosa. Questi fattori rappresentano una vera minaccia per gli uliveti, soprattutto nel Meridione d’Italia. Il presidente di Confeuro ha chiesto un rafforzamento delle misure preventive e interventi più effettivi contro queste problematiche.
È necessario sviluppare strategie che integrino la ricerca e l’innovazione per garantire la salute degli uliveti italiani e, di conseguenza, la qualità del nostro olio. Le politiche devono essere orientate non solo alla risposta immediata, ma anche a una gestione sostenibile a lungo termine per assicurare un futuro per l’olivicoltura nel contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti.
Integrazione e promozione del Made in Italy
Un altro aspetto centrale della strategia proposta da Confeuro riguarda l’incentivazione dell’export. Tiso ha ricordato che l’olio extravergine d’oliva è uno dei più importanti simboli del Made in Italy e gioca un ruolo cruciale nella promozione del nostro patrimonio gastronomico all’estero. Rafforzare l’immagine e la reputazione del nostro olio è fondamentale per aumentare le esportazioni e garantire un migliore posizionamento sui mercati internazionali.
Il presidente ha dunque sottolineato l’importanza di un approccio integrato che coinvolga le istituzioni, i produttori e tutti gli attori del settore. Solo attraverso un lavoro di squadra sarà possibile affrontare le sfide attuali e promuovere la produzione nazionale di olio di alta qualità .
Il futuro dell’olivicoltura italiana dipende quindi dalla capacità di innovare, di affrontare le problematiche ambientali e di valorizzare i prodotti tipici nel contesto globale.