Soccorso alpino nel Lazio: due interventi di emergenza sul monte redentore e monte cervia

Soccorso alpino nel Lazio: due interventi di emergenza sul monte redentore e monte cervia

due interventi di emergenza sul monte redentore a formia e monte cervia vicino a collegiove, con il soccorso alpino del lazio e l’eliambulanza ares 118 che hanno trasportato i feriti agli ospedali santa maria goretti di latina e policlinico gemelli di roma
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Sabato il Corpo nazionale soccorso alpino del Lazio ha effettuato due interventi d’emergenza con eliambulanza per soccorrere escursionisti feriti sul Monte Redentore e Monte Cervia, evidenziando l’importanza di tecniche specializzate e coordinamento in ambienti montani impervi. - Gaeta.it

Nel corso di un sabato movimentato per il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico del Lazio, si sono verificati due interventi di emergenza che hanno coinvolto escursionisti infortunati su due sentieri montani distinti. Le operazioni hanno richiesto l’impiego dell’eliambulanza e tecnici specializzati, con il trasporto urgente delle persone coinvolte verso strutture ospedaliere del territorio. Questi interventi sottolineano l’importanza della presenza di unità specializzate in situazioni di emergenza in ambienti naturali difficili.

Il primo soccorso a un’escursionista ferita sul monte redentore a formia

Sabato mattina, sul monte redentore nel comune di formia, una donna di 52 anni ha subito un infortunio mentre scendeva lungo il sentiero che conduce alla vetta. La donna ha riportato un sospetto trauma all’arto inferiore, probabilmente causato da una caduta o da un movimento brusco durante la discesa. Subito è stato allertato il servizio di emergenza.

L’eliambulanza Ares 118 è giunta rapidamente sul luogo con a bordo il tecnico di elisoccorso del soccorso alpino accompagnato da medico e infermiere del 118. I soccorritori hanno effettuato una valutazione accurata delle condizioni della donna, prestando le prime cure e stabilizzando il trauma durante l’intervento sul posto. A quel punto, considerata la gravità dell’infortunio, la donna è stata caricata sull’elicottero per il trasferimento all’ospedale santa maria goretti di latina.

L’intervento ha richiesto precisione e rapidità per garantire le condizioni di sicurezza dell’escursionista durante l’eliporto, un’operazione spesso complessa per le condizioni ambientali e la conformazione del territorio montano. Le squadre del soccorso alpino hanno confermato l’efficacia del coordinamento con il servizio sanitario regionale in questi casi.

Intervallo tra i soccorsi


Intervento urgente per un trauma cranico sul monte cervia vicino a collegiove

Nel pomeriggio dello stesso sabato, intorno alle 16:10, un altro intervento urgente ha riguardato il monte cervia, nei pressi di collegiove, in provincia di rieti. Qui, B.D., un escursionista nato nel 1944, è scivolato durante la discesa, colpendo una pietra con la testa e riportando un grave trauma cranico. La caduta è stata improvvisa e ha richiesto l’attivazione immediata delle squadre di soccorso.

L’elicottero Ares 118 è stato inviato tempestivamente con a bordo il tecnico di elisoccorso e personale sanitario del 118 . Sul posto, i soccorritori hanno raggiunto l’uomo, prestato le prime cure e stabilizzato le sue condizioni. Data la posizione del ferito, è stato necessario recuperarlo tramite verricello, una tecnica che consente di sollevare con cautela persone da luoghi impervi o difficili da raggiungere.

Dopo il recupero, l’escursionista è stato trasportato in codice rosso al policlinico gemelli di roma per ricevere assistenza specialistica. La tempestività dell’intervento e la disponibilità del soccorso alpino e dell’eliambulanza hanno contribuito a un trasporto rapido in ospedale, fattore decisivo in casi di trauma cranico.

Il ruolo del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico negli interventi di montagna

Gli interventi di sabato evidenziano la fondamentale funzione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico nel rispondere a emergenze in ambienti naturali e impervi. Le attività escursionistiche, sempre più diffuse, comportano rischi specifici, soprattutto su sentieri particolari o in condizioni meteo variabili.

Il soccorso alpino si occupa di fornire assistenza medica e tecnica in luoghi difficili da raggiungere con mezzi convenzionali, spesso usando elicotteri e tecniche di recupero come il verricello. La squadra di operatori comprende tecnici specializzati e personale sanitario che agiscono in sinergia per garantire soccorsi tempestivi e certi.

Tecniche e coordinamento indispensabili

L’esperienza dei soccorritori, unita all’uso di mezzi aerei, permette di minimizzare i tempi di intervento. Questo si dimostra cruciale per ridurre le conseguenze di traumi gravi, come quelli agli arti o cranici, che richiedono cure immediate. Ogni operazione richiede rigorosi protocolli e coordinamento con le strutture sanitarie di riferimento.

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