Soccorso alpino in azione sul Monviso: un alpinista salvato in condizioni difficili

Soccorso alpino in azione sul Monviso: un alpinista salvato in condizioni difficili

Un escursionista bloccato sul Monviso è stato salvato dal Soccorso Alpino Piemontese dopo un intervento notturno, nonostante le avverse condizioni meteorologiche e il rischio di ipotermia.
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Soccorso alpino in azione sul Monviso: un alpinista salvato in condizioni difficili - (Credit: www.ansa.it)

Un intervento di soccorso decisivo si è svolto nella notte sul Monviso, sulla parete di Pontechianale, in Valle Varaita, provincia di Cuneo. Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha mobilitato il proprio personale per assistire un escursionista che si era trovato in difficoltà durante la sua ascensione. L’operazione, che ha richiesto un elevato livello di coordinamento e competenza, si è conclusa positivamente, evitando gravi conseguenze per l’alpinista.

L’allerta e l’intervento del soccorso

Intorno all’una di notte, l’allerta è stata lanciata dallo stesso escursionista, che ha contattato i soccorritori per segnalare la sua condizione di blocco al colletto delle Rocce di Viso, a un’altitudine di circa 2.900 metri. L’alpinista ha indicato di non essere in grado di proseguire verso il bivacco Berardo, situato a 2.700 metri, a causa della difficoltà del terreno e delle condizioni avverse. L’intervento, tuttavia, è stato ostacolato dal maltempo, che ha impedito l’uso di elicotteri per il salvataggio.

Di fronte a questa situazione, una squadra di soccorritori ha deciso di procedere a piedi dalla frazione Castello. Il tragitto, difficile e impegnativo, è stato affrontato con determinazione e professionalità dai membri del Soccorso Alpino. I soccorritori sono riusciti a raggiungere l’uomo bloccato intorno alle 4 del mattino, dopo un’ora di cammino, nonostante l’oscurità e una pioggia battente.

Le condizioni dell’alpinista e il trasporto al bivacco

Una volta giunti sul luogo dell’incidente, i soccorritori hanno verificato le condizioni fisiche dell’alpinista. Il blocco si era tradotto in una condizione di ipotermia, una preoccupazione grave in ambienti così elevati e freddi; tuttavia, l’uomo era ancora in grado di camminare. Il team di soccorso ha quindi preso la decisione di guidarlo verso il bivacco Berardo, dove avrebbe potuto ripararsi dalle intemperie, ricevere calore e nutrimento.

L’escursionista, accompagnato dai soccorritori, ha intrapreso il cammino verso il bivacco, una struttura che offre rifugio agli alpinisti e agli escursionisti che si avventurano in alta quota. Qui, ha avuto l’opportunità di scaldarsi, recuperare energie e riprendersi dalla brutta esperienza vissuta. Questo aspetto è cruciale per assicurare non solo la salvaguardia della vita dell’individuo, ma anche la sua prontezza nel riacquistare la forza necessaria per affrontare le difficoltà di un’escursione in montagna.

Ritornare a valle e la conclusione delle operazioni di soccorso

Dopo essersi riposato e rifornito di energie, l’escursionista è stato assistito dai soccorritori nel tragitto di ritorno a valle. Il percorso è stato effettuato con attenzione, considerando le condizioni pregresse dell’alpinista e la necessità di evitare ulteriori complicazioni. Il gruppo ha raggiunto la borgata Castello di Pontechianale intorno alle 7 del mattino, segnando la fine di un’operazione di soccorso complessa e impegnativa.

Il lavoro instancabile e la preparazione del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno dimostrato ancora una volta l’importanza di un intervento tempestivo e professionale in situazioni di emergenza. Questo episodio evidenzia come la montagna, pur offrendo opportunità straordinarie, possa nascondere insidie che richiedono competenze specifiche e grande abilità per essere affrontate in sicurezza.

Ultimo aggiornamento il 20 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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