A Napoli, nelle ultime ore sono circolate voci riguardo presunte condanne o problemi giudiziari legati al titolare della ditta che ha noleggiato il montacarichi dal quale, due giorni fa, sono precipitati e morti tre operai nel quartiere Rione Alto. Un avvocato ha chiarito la posizione del suo cliente negando ogni coinvolgimento giudiziario. Contestualmente, emergono testimonianze legate a incidenti simili e si avviano iniziative per migliorare la sicurezza nei cantieri edili.
Iniziative parlamentari e denunce sui rischi nei cantieri edili
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha fatto sapere di aver attivato una linea WhatsApp per raccogliere segnalazioni su cantieri non sicuri, ricevendo decine di richieste in poche ore da tutta Italia. Il parlamentare ha annunciato l’intenzione di proporre una legge per eliminare la prescrizione dei reati connessi alla sicurezza nei cantieri.
Il caso del Rione Alto è indicato come esempio estremo di una realtà diffusa dove si lavora senza adeguate misure di protezione. Borrelli ha osservato che “spesso i lavoratori vittime di incidenti ricevono aiuti soltanto grazie all’intervento dell’Inail, senza che ci sia una vera tutela a livello penale per chi mette a rischio la loro vita.”
Leggi anche:
La proposta intende rendere i responsabili perseguibili senza limiti di tempo, per impedire che chi trascura norme e sicurezza sfugga alle conseguenze. La richiesta ha trovato sostegno in rappresentanti politici e attivisti, impegnati a ridurre i cosiddetti “cantieri della morte” e a garantire condizioni di lavoro più sicure per gli operai.
Il dibattito rimane aperto e le istituzioni sono chiamate a intervenire concretamente dopo questa nuova tragedia che ha scosso Napoli.
Chiarimenti sulle responsabilità e sulla ditta proprietaria del montacarichi
L’avvocato Giovanni Fusco, che assiste la ditta proprietaria del montacarichi coinvolto nell’incidente di via Domenico Fontana, ha risposto alle accuse diffuse nei giorni scorsi. Fusco ha precisato che il titolare, signor Napolitano, non ha mai avuto rapporti con la giustizia né problemi legati ai suoi macchinari. La ditta infatti si è limitata a noleggiare il montacarichi alla società incaricata dei lavori.
Il legale ha anche spiegato che l’installazione dell’impianto e la scelta di un responsabile della sicurezza spettavano alla società appaltatrice. Quest’ultima avrebbe dovuto assicurare che tutte le norme di sicurezza fossero rispettate durante i lavori. La ditta di Napolitano non aveva quindi competenze dirette sulla gestione del montacarichi durante l’impiego in cantiere.
Questa precisazione fa luce su un elemento essenziale del caso: individuare la responsabilità diretta sull’incidente mortale. Il ruolo limitato del proprietario del macchinario sembra escludere sue colpe penali dirette, mentre il peso delle indagini potrebbe spostarsi sugli appaltatori e sulla gestione del cantiere.
La testimonianza di giuseppe iaquinangelo e l’omaggio alle vittime
Nella mattinata successiva alla tragedia, si è tenuto un omaggio alle tre vittime del montacarichi, con riflessioni che hanno richiamato un’altra vicenda simile, accaduta dieci anni fa. Giuseppe Iaquinangelo, operaio rimasto gravemente ferito nel 2015 mentre lavorava per la stessa azienda coinvolta nell’incidente recente, è tornato sul posto con la sua legale, la moglie e rappresentanti politici locali.
Iaquinangelo ha raccontato l’incidente che lo ha costretto poi su una sedia a rotelle: cadde da circa dieci metri da un montacarichi privo di protezioni e senza imbracatura. Rimase in coma per sei mesi. Il suo racconto ha fatto emergere criticità profonde nella gestione della sicurezza da parte della ditta, confermate dal fatto che a distanza di anni si ripresenta uno scenario altrettanto drammatico.
L’avvocata Giovanna Iodice ha sottolineato che questa vicenda andava portata all’attenzione pubblica perché “queste famiglie meritano giustizia, risposte e sostegno.” La presenza del deputato Francesco Emilio Borrelli e di rappresentanti di Europa Verde ha dimostrato che il caso è stato accolto come segnale di un problema più ampio legato ai rischi nei cantieri.